Questo giornale domani non esisterà più. Fermi, che avete capito! Questo, quello che è uscito finora in edicola. Dal 29 settembre, infatti, il manifesto volta pagina. Una rivoluzione quotidiana che proveremo a costruire insieme a voi. Con una nuova grafica che è un omaggio ai grandi del nostro passato e uno squarcio (rosso) sul futuro. Sarà un quotidiano diverso da quello al quale siete abituati, più in sintonia con gli inserti di approfondimento che oggi vi proponiamo all’interno. Più agile nella... Читать дальше...
Si sono ritrovati in 400 ieri mattina davanti alla sede del governo per protestare contro l’assassinio dello scrittore Nahed Hattar compiuto domenica da un imam salafita. Proprio sotto le finestre dell’ufficio del primo ministro Hani al Mulki – (re)incaricato da re Abdallah dopo le elezioni del 20 settembre – che il mese scorso non aveva esitato ad appellarsi alla difesa della fede per condannare l’ateo Hattar, arrestato e rinviato a giudizio per avere condiviso il mese scorso su Facebook una … Continua
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Per continuare l’analogia pugilistica universalmente impiegata dai media, il dibattito Clinton-Trump non ha prodotto un knockout ma un KO tecnico forse sì. Il consenso degli analisti (e dei primi sondaggi fatti dai network) è che Hillary Clinton ha vinto piuttosto agevolmente il primo confronto diretto fra i candidati. Il dibattito era stato preceduto da un enorme battage e la promessa di ascolti da Superbowl (si è parlato di 100 milioni di telespettatori; in realtà sarà difficile capire esattamente... Читать дальше...
È la moda del momento, prendi un vecchio film e lo trasformi ad uso e consumo del piccolo schermo… La formula prevede l’adattamento di un film di successo «culturale» al format seriale, ricetta che di recente ha prodotto una esplosione di contenuti dal sapore nostalgico con cui i produttori sperano replicare il successo degli originali. Mentre i network generalisti ripropongono versioni vagamente hipster e millennial di MacGyver e Arma letale, sui canali «premium» si punta al cinema «cult»: su FX … Continua
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È sotto gli occhi di tutti e allo stesso tempo invisibile il banco dei pegni, il luogo scelto dalla regista Irene Dionisio, classe 1986, per osservare la crisi economica e sociale in Le ultime cose, il suo film presentato in concorso alla Settimana della critica e in sala da giovedì 29 settembre. «A Torino sono passata davanti al banco dei pegni tantissime volte, ma solo di recente ho scoperto cosa fosse. Ero legata a una visione romantica, cinematografica di quel … Continua
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Aver avuto come padre un famoso regista, un noto scrittore, un autorevole personaggio politico, può costituire un handicap per quel figlio costretto a dimostrare di non essere da meno del suo genitore. Altrettanto impegnativa può essere l’eredità che un padre, come quello di Bruno Amoroso – modesto operaio nella Manifattura Tabacchi, totalmente immerso nella politica del suo tempo con orgoglio e fierezza, mai incline al compromesso, e con un profondo amore per i suoi cari – lascia al proprio figlio. Читать дальше...
Un figlio ammazzato senza ragione, più per stupidità che per crudeltà. Un genitore che decide di farsi giustizia da solo. È uno schema noto, quasi un archetipo: rappresenta quindi la sfida più rischiosa. Ricalcare il modello sembra semplice. Impadronirsene riempiendolo di un contenuto personale e inedito, capace tittavia di reggere la forza implicita nell’archetipo stesso,è un impresa. Anche per questo Le Lupe, il primo romanzo di Flavia Perina, giornalista ed ex parlamentare (Baldini&Castoldi, pp. Читать дальше...
Non poteva che cominciare con il ricordo della strage di Orlando la ventesima edizione di Queer Lisboa, il più antico festival cinematografico cittadino conclusosi lo scorso sabato al Cinema São Jorge. Alla presenza dell’ambasciatore degli Stati Uniti in Portogallo, una messa in scena corale ha ricordato una per una le cinquanta vittime della sparatoria del Pulse della notte tra l’11 e il 12 giugno 2016, restituendo loro la parola e mostrandone i volti. Apertura dunque nel segno di una comunità... Читать дальше...
Fuocoammare di Gianfranco Rosi è il titolo scelto per rappresentare l’Italia nella corsa agli Oscar per la categoria del miglior film straniero, la cui cinquina sarà annunciata il prossimo 24 gennaio. «Sono molto felice – ha detto Rosi, in questi giorni a Parigi per l’uscita del film – In un mondo in cui si continuano a erigere muri e barriere spero che questo film possa seguire le parole di Obama: chi costruisce dei muri costruisce una prigione per sé stesso. … Continua
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Non la prima pagina, ma la copertina. Per comprendere dentro quale vicenda il lettore andrà ad incunearsi è necessario prestare attenzione prima di tutto alla copertina che su fondo bianco presenta un’opera di Adolfo Wildt che nella sua levigata lucentezza definisce il senso e lo spessore del lavoro d’esordio di Andrea Morstabilini. Il demone meridiano segna infatti la definizione di una letteratura che potremmo definire dell’inquietudine (Il Saggiatore, pp. 196, euro 19). Un romanzo che straccia... Читать дальше...
A differenza dell’ufficio comunicazione della ministra della salute Beatrice Lorenzin, quelli della Norwegian Air gli slogan li sanno fare. Non era passato nemmeno un giorno dall’annuncio del divorzio fra Brad Pitt e Angelina Jolie, che su molti media è comparso lo slogan «Brad è single» per promuovere i voli low cost da Oslo agli Usa. Come si dice, saper cogliere il momento, intercettare un pensiero diffuso, interpretare un comune sentire e saltarci sopra con la frase ad affetto che si … Continua
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Mani, piedi, volti di donne, uomini e bambini con gli occhi chiusi che escono dal buio, cercando la loro collocazione in uno spazio che attraversa il tempo. Antonio Biasiucci (Dragoni, Caserta, 1961, vive e lavora a Napoli) costruisce così il suo polittico di ventotto immagini. Il titolo è The Dream, perché sogno è una parola ricorrente nei discorsi dei profughi. Usa il consueto formato quadrato, ricorrendo al bianco e nero fortemente contrastato che, come in altri lavori – da Vapori … Continua
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Parte da Firenze la campagna ufficiale di Renzi per il sì. “Parte” si fa per dire, perché fin qui il premier si è speso senza economie per vincere il referendum. Infatti questa settimana sarà a Milano, Verona, Perugia, Genova e Torino. Ma per il 29 settembre ha pensato a un evento speciale. Non è un giorno scelto a caso. È un’autocitazione, un portafortuna nella cabala personale della sua irresistibile (fin qui) ascesa: in quello stesso giorno di otto anni fa … Continua
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Di fronte alla contrazione del commercio mondiale, il rallentamento dell’economia globale, i limitati risultati in materia di maggiore sviluppo conseguiti da politiche monetarie mai così permissive, negli osservatori internazionali – compresi Fmi e Ocse – si fa strada la convinzione che oggi sono gli investimenti pubblici la variabile cruciale. In due articoli sul Washington Post e sul Financial Times Larry Summers, già ministro del Tesoro americano e ora consigliere di Hillary Clinton, argomenta... Читать дальше...
Le trattative tra il governo colombiano di Manuel Santos e le Forze armate rivoluzionarie colombiane-Esercito del popolo (Farc-Ep) sono iniziate nel novembre del 2011 con una riunione esplorativa e con altri incontri alla frontiera colombiana, durati 18 mesi. Riunioni preparate dalla diplomazia di pace dell’allora presidente venezuelano Hugo Chavez, scomparso il 5 marzo del 2013. Nel 2008, Chavez si adoperò per portare a buon fine la liberazione della colombiana Ingrid Betancourt, catturata sei anni prima dalla guerriglia. Читать дальше...
Il quesito predisposto dall’Ufficio centrale della Cassazione per il referendum non è neutro. È vero che esso si “limita” a riprodurre il titolo della legge approvata dal Parlamento, ciò non toglie che quella formulazione non doveva essere prescelta. Per diverse e buone ragioni. Anzitutto perché – com’è noto – i “titoli” delle leggi non sono votati dal parlamento sono invece formulati da chi ha presentato il testo, nel nostro caso da Renzi e Boschi. Dunque da una parte interessata a … Continua
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Anche Bruxelles, oltre l’Italia del nord, è andata in fibrillazione dopo che la maggioranza relativa dei cittadini del Canton Ticino ha promosso domenica l’iniziativa referendaria dell’ultradestra «Prima i nostri!». Un voto, espresso a conti fatti da circa il 29% della popolazione della regione italianofona, che pur imponendo la modifica della Costituzione cantonale per mettere un limite all’utilizzo dei lavoratori non residenti, «non avrà conseguenze immediate» – almeno così assicura il ministro degli esteri svizzero Didier Burkhalter ... Читать дальше...
Tra il dicembre del 2009 e l’estate del 2012 Maria Luisa Boccia e Alberto Olivetti hanno intrattenuto una fitta serie di conversazioni con Pietro Ingrao che ci ha lasciato un anno fa, il 27 settembre del 2015. Sono state registrate e trascritte per realizzare un volume. Alcuni capitoli sono pronti per la stampa, altri attendono una revisione. Nel marzo del 2011, frutto di quegli incontri, fu pubblicato Indignarsi non basta presso l’editore Aliberti, che ebbe grande diffusione ed è stato tradotto... Читать дальше...
C’è forte preoccupazione tra i 32 mila esodati che ancora attendono una soluzione dal governo: i segnali ricevuti nell’ultima settimana farebbero apparire sempre più remota la possibilità di una ottava (e definitiva) salvaguardia che includa tutti e rivelerebbero al contrario l’intenzione dell’esecutivo di agire attraverso l’Ape o il meccanismo dei lavoratori precoci, soluzione che però rischierebbe di tagliare fuori la maggior parte degli aventi diritto. Il nodo potrebbe essere affrontato al... Читать дальше...
Cercando – in rete ovviamente – l’etimologia della parola ragazzo o ragazza mi sono imbattuto in ipotesi diverse. Suggestiva quella che un termine così comune per noi derivi dall’arabo raqqas, che vuol dire corriere, portalettere. Ma ci sono altre derivazioni dal latino e dal greco (rake vuol dire abito cencioso) che rimandano alla figura del giovane servo, o ancora dal dialettale dell’alta Italia ragar, che allude – come anche toso e mozzo – al fatto che ai giovani, specialmente del … Continua
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Trecentoquarantotto milioni di euro a favore dei rifugiati siriani in Turchia. È quanto prevede il programma umanitario avviato ieri dall’Unione europea e che consiste in trasferimenti diretti di denaro ai profughi attraverso carte di debito ricaricate mensilmente. Le carte serviranno ad acquistare generi alimentari e a pagare le spese scolastiche dei piccoli rifugiati. A dare il via all’iniziativa è stato Christos Stylianides, commissario per la gestione delle crisi, che l’ha definita «il più... Читать дальше...
In un libro anomalo, mesto, prudente e a tratti malinconico, Federico Pizzarotti scrive una specie di lettera d’addio al Movimento 5 Stelle che lo ha sospeso da mesi a causa di un’indagine ormai archiviata. Arriva oggi in libreria per Mondadori e si intitola La Rivoluzione Normale, questa disamina del M5S, delle affinità e divergenze tra il sindaco di Parma e Beppe Grillo. Il volume ripercorre questi anni di grillismo visti dal sindaco e viene attraversato dall’elogio dell’arte del compromesso... Читать дальше...
Le «Psyops» (Operazioni psicologiche), cui sono addette speciali unità delle forze armate e dei servizi segreti Usa, sono definite dal Pentagono «operazioni pianificate per influenzare attraverso determinate informazioni le emozioni e le motivazioni e quindi il comportamento dell’opinione pubblica, di organizzazioni e governi stranieri, così da indurre o rafforzare atteggiamenti favorevoli agli obiettivi prefissi». Esattamente lo scopo della colossale psyop politico-mediatica lanciata sulla Siria. Читать дальше...
In attesa della sfida dell’anno, i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti due giorni fa, incontrando il premier israeliano Netanyahu, hanno offerto un assaggio dei loro programmi “innovativi” per il Medio Oriente e per il conflitto israelo-palestinese. L’appoggio americano a Israele, più deciso e meno polemico di quello garantito per otto anni dall’Amministrazione Obama, è un caposaldo dei programmi sia della democratica Hillary Clinton che del repubblicano Donald Trump. Entrambi si sono... Читать дальше...
In un libro anomalo, mesto, prudente e a tratti malinconico, Federico Pizzarotti scrive una specie di lettera d’addio al Movimento 5 Stelle che lo ha sospeso da mesi a causa di un’indagine ormai archiviata. Arriva oggi in libreria per Mondadori e si intitola La Rivoluzione Normale, questa disamina del M5S, delle affinità e divergenze tra il sindaco di Parma e Beppe Grillo. Il volume ripercorre questi anni di grillismo visti dal sindaco e viene attraversato dall’elogio dell’arte del compromesso... Читать дальше...