Dove si manifesta la letteratura al tempo di Internet? Quante parole si disperdono per frammenti, come plancton di un nuovo mare magnum? E soprattutto: cosa diventerebbe questo materiale qualora lo si raccogliesse in un libro, fosse anche digitale? Domande forse non particolarmente originali, ma nessuna vera domanda lo è. Che piaccia o no, su questo terreno si gioca una partita essenziale e per nulla scontata, la partita giocata da Rick Moody nel suo nuovo romanzo e dalla quale è uscito … Continua
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Narrare attraverso l’infanzia è come ridurre il mondo all’assurdo: non serve a spiegare il perché delle cose, ma a mostrarne l’essenza mettendola di fronte all’impossibile, all’immagine paradossale in cui l’esperienza può riflettersi. Non si tratta solo e tanto di straniamento. In letteratura, la funzione dello straniamento è di favorire un incremento conoscitivo; al contrario, narrare attraverso l’infanzia produce estraniazione, disorientamento cognitivo. La costruzione del racconto si basa proprio su quel disorientamento... Читать дальше...
La nutrita antologia di biografie letterarie, curata da Alexandre Gefen per Gallimard nel 2014, Vies imaginaires, ha sancito il definitivo superamento del discredito in cui le scritture biografiche erano state tenute dalla cultura francese del secondo Novecento – mentre in area anglosassone gli anatemi strutturalisti non hanno mai impedito il successo dei racconti di vite (più o meno) immaginarie. Il sottotitolo dell’antologia, De Plutarque à Michon, ne segna gli estremi cronologici, accostando Plutarco a un classico contemporaneo... Читать дальше...
Grazie all’iniziativa congiunta del Kunsthaus di Zurigo e del MoMA di New York un secondo importante risultato è stato conseguito in occasione del centenario della nascita di Dada: si tratta della retrospettiva su Francis Picabia, curata da Cathérine Hug e Anne Umland, titolo Our heads are round so our thoughts can change direction (Le nostre teste sono circolari così i nostri pensieri possono cambiare direzione), che segue Dadaglobe Reconstructed, la «ricostruzione» dell’opus magnum del dadaismo... Читать дальше...
La serie dei corti prodotti dallo sponsor MiuMiu, dedicata alle donne, registe e personaggi, è arrivata quest’anno al numero 11 e 12, rispettivamente con Seed e That One Day. Il giapponese Seed diretto da Naomi Kawase ha il suo punto di forza in una delle attrici migliori di questi anni, Sakura Ando, che abbiamo avuto modo di scoprire un paio di anni fa al Far East, sensibile quanto fisica tanto da cimentarsi persino nel ruolo del pugile. Nel film Sakura … Continua
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Edmund de Waal, nato a Nottingham nel 1964, è uno di quei personaggi che si ritrovano a raccogliere nelle loro mani un lascito unico e prezioso e che scelgono di accettarlo appieno e di farlo diventare il loro destino. Artista della porcellana, de Waal è uno dei discendenti degli Ephrussi, famiglia ebraica le cui fortune cominciarono nel Settecento a Odessa. Un suo prozio, Charles Ephrussi, erudito e collezionista, era tra i proprietari della «Gazette des Beaux-Arts» e amico di Proust, … Continua
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Hanno sfilato sul tappeto rosso accompagnati dai loro cavalli i cowboy di The Magnificent Seven, o meglio la delegazione del film di Antoine Fuqua giunta sul Lido per presentare il blockbuster che chiude fuori concorso il Festival di Venezia, presentato in anteprima mondiale a Toronto pochi giorni fa. Insieme al regista ci sono Denzel Washington e Chris Pratt, nell’ordine il capo dei magnifici sette Sam Chisolm e il pistolero con la passione per il gioco d’azzardo Farraday. Il film è … Continua
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Non si fermano le epurazioni del Sultano Erdogan: ieri sono stati arrestati il noto giornalista turco Ahmet Altan e suo fratello, il professore universitario Mehmet Altan. I due sono finiti in carcere per alcune frasi dette in tv alla vigilia del fallito colpo di Stato del 15 luglio. A riferire sul loro arresto è stata la Piattaforma per il giornalismo indipendente (P24). La notizia è stata poi confermata dall’agenzia di stampa ufficiale Anadolu, secondo la quale i due fratelli sarebbero … Continua
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Vezio De Lucia non è solo uno dei più grandi urbanisti italiani ma è anche la memoria storica di Roma, del suo territorio, della sua trasformazione sotto gli appetiti dei potenti, della sua anima. Cosa pensa dell’attuale giunta capitolina, crede che Virginia Raggi sia nel posto giusto? Intanto se c’è, è meglio che resista. Credo sia presto per dare un giudizio definitivo, mi pare che la stampa si stia scatenando contro al di là del dovuto. Certo però, dato che … Continua
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In tempo di guerra la credibilità di qualsiasi accordo è sancita sempre dalla applicazione sul terreno dei punti dell’intesa e dalle sue prospettive reali. Per questa ragione solleva non pochi interrogativi l’annuncio fatto nella notte tra venerdì e sabato, al termine di 13 ore di negoziati a Ginevra tra il Segretario di stato Usa John Kerry e dal ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, che a partire dal tramonto di domani, il primo giorno della festa islamica dell’Eid al Adha, … Continua
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Dalla Russia, dove si trova in esilio forzato, il whistleblower Edward Snowden, durante un’intervista al Financial Times con l’ex direttore del Guardian Alan Rusbridger, ha attaccato la politica moscovita esprimendosi su temi riguardanti le violazioni dei diritti umani e suggerendo che funzionari russi siano coinvolti nella violazione al sistema di reti di sicurezza degli Stati uniti; i famosi «hacker russi» in pratica secondo Snowden sarebbero agenti governativi. Eroe, traditore, patriota, informatore... Читать дальше...
Il Tribunale del Cairo nord avrebbe ordinato la scarcerazione del presidente della Commissione egiziana per i diritti e le libertà e consulente della famiglia di Giulio Regeni, Ahmed Abdallah. Lo ha riferito ieri ad Aki-Adnkronos International un avvocato della Commissione, Muhammad Hanafi, precisando che non è stata pagata alcuna cauzione per la scarcerazione di Abdallah e di altri quattro attivisti. Si tratta di Muhammad Ahmad Khalifa, Abdelrahman Hamza Muhammad Hamza, Muhammad al-Sayyid Muhammad Ibrahim e Mahmoud Hisham Hasanayn Khalifa. Читать дальше...
Accade di rado che le giurie si sintonizzino con le passioni del festivalieri, ma stavolta è successo. La giuria internazionale del concorso di Venezia 73, presidente Sam Mendes e composta da Laurie Anderson, Gemma Arterton, Giancarlo De Cataldo, Nina Hoss, Chiara Mastroianni, Joshua Oppenheimer, Lorenzo Vigas, Zhao Wei, ha premiato col Leone d’oro il film più amato sul Lido, arrivato all’ultimo, in chiusura, per scompigliare qualsiasi pronostico rilanciando una competizione che ha avuto più di qualche intoppo... Читать дальше...
L’appuntamento è al mattino, abbastanza presto, l’ultimo giorno della Mostra, i Leoni sono soltanto supposizioni anche se il suo The Woman Who Left, La donna che partì, protagonista la magnifica attrice Charo Santoso Conchos, è stato da subito il Leone d’oro di questa 73esima edizione. Non è la prima volta che il regista filippino, tra i più carismatici autori contemporanei, presenta i suoi film al Lido – ma è la prima volta in concorso – anzi è qui (e un … Continua
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Napolitano si preoccupa per l’esasperazione del confronto sul referendum costituzionale. Preoccupazione giusta, perché nessuno si può compiacere della circostanza che una riforma di 47 articoli della Costituzione, che una nuova e diversa architettura dello Stato possano sortire da una lacerante divisione. I vecchi, saggi costituenti rappresentavano la Repubblica come «casa comune» dentro la quale siamo chiamati ad abitare insieme (così, per esempio, Moro). Non è buona cosa che mezzo paese – vinca il sì o vinca il no ... Читать дальше...
È strettissima la porta che può portare a evitare alla Spagna le terze elezioni in un anno. A tenere aperta la possibilità di una chance ci prova in questi giorni Pedro Sánchez, segretario del Partito socialista (Psoe). Pur non avendo avuto un formale incarico dal re Filippo VI, il leader socialista sta saggiando in queste ore le disponibilità di Podemos e di Ciudadanos a formare un governo. Dopo che la Camera ha negato per due volte la fiducia a Mariano … Continua
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Il giorno in cui il suo successore al Quirinale Sergio Mattarella firmò, molto velocemente, la nuova legge elettorale, Giorgio Napolitano dal suo studio di senatore a vita commentò: «È un raggiungimento importante, era inevitabile approvare l’Italicum che del resto non è arrivato in un mese ma in oltre un anno». Tutti i giornali riportarono con evidenza questa benedizione dell’ex capo dello stato e nessuno ci trovò niente di strano. Era stato lui con i suoi discorsi pubblici contro le «zavorre»... Читать дальше...
Chelsea Manning, la ventottenne transgender che sta scontando 35 anni di carcere per spionaggio, ha affidato ad un comunicato pubblicato sul sito chelseamanning.org, una richiesta di garanzie scritte per poter ricevere la cura necessaria «prescritta dal medico per la mia disforia di genere». Chelsea è in carcere per aver fornito a Wikileaks migliaia di pagine di documenti militari classificati americani, dove si mostrava come gli Usa in Iraq avessero come target anche obiettivi civili; da quei... Читать дальше...
No, non siamo d’accordo con Giorgio Napolitano. Non possiamo esserlo noi oppositori alla deformazione del parlamento cui mira la legge Renzi-Boschi. A «quello che succede nel mondo e ha sulle spalle l’Italia», come dice l’ex presidente, si aggiunge e si deve aggiungere, la questione della democrazia in Italia. Questione che non si può negare, eludere, affogare nel caos delle contraddizioni del mondo. Quante altre volte bisogna dire che a porre, a squadernare questa questione, è proprio quella... Читать дальше...
C’è un ponte immaginario che collega Lampedusa alla Germania; porta il nome di Oranien ed è una piazza che si trova a Berlino nel quartiere di Kreuzberg. Jenny Erpenbeck, scrittrice tedesca tra le più acclamate nel suo paese che ha all’attivo romanzi di grande pregio oltre che premi prestigiosi, è ospite al Festivaletteratura di Mantova che si conclude oggi; proprio nel 2013 ha conosciuto un gruppo di tredici persone, tra uomini e donne perlopiù africani che in centinaia sono riusciti … Continua
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La giornata dedicata alla festa catalana, la Diada, da qualche anno ha cambiato profilo. L’11 settembre è il ricordo di una bruciante sconfitta in una mera guerra dinastica di 300 anni fa che non era né nazionale, né identitaria. Nel XIX secolo diventa simbolo dell’identità catalana e subito dopo il franchismo, la Diada – vietata dai golpisti – è l’occasione per unire anche la rivendicazione sociale, con sindacati e lavoratori, soprattutto andalusi. Ma è tornata in auge in risposta alle … Continua
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Chi sarà il prossimo assessore al bilancio di Roma Capitale? Virginia Raggi ieri ha annullato la sua partecipazione al Festival dell’Azione cattolica per selezionare diversi curriculum. Ha lavorato da casa, stando lontana dai veleni del Campidoglio. Disertando il Vaticano si è risparmiata il rimbrotto del segretario Cei Nunzio Galantino («Basta con gli inciuci o con gli accordi sotterranei», ha detto) e l’imbarazzo di dover replicare proprio da Oltretevere alla critiche dell’Osservatore romano sulla «città abbandonata». Читать дальше...
Il paesaggio europeo, politicamente parlando, è sempre più punteggiato da espressioni di insofferenza verso il progetto di integrazione. Tra innalzamenti di muri, rigurgiti razzisti e spinte centrifughe, sembra che da un momento all’altro tutto possa venire giù. Parallelamente, scema la fiducia dei cittadini nelle istituzioni comunitarie e si allarga il fossato tra gli stessi partner del sodalizio. In questo quadro, di incrollabile sembra rimanere soltanto la difesa delle vigenti regole di bilancio cui soggiacciono i Paesi della zona euro... Читать дальше...
Riuscirà ad imporsi la promessa – perché di promessa di tregua si tratta non di un cessate il fuoco vero e proprio – annunciato nella notte di ieri da John Kerry e da Serghei Lavrov? Dicono le cronache che alla fine, dopo tredici ore ininterrotte di trattativa, della quale gli americani negavano addirittura l’esistenza fino a poche ore prima, le due delegazioni (ma c’è una versione che dice solo quella russa) abbiano offerto ai giornalisti stanchi ed affamati, tante pizze … Continua
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Nata a Berlino Est nel 1967, Jenny Erpenbeck è considerata una delle voci più rappresentative della letteratura tedesca. È del 1999 il suo fortunato esordio, «Storia della bambina che volle fermare il tempo» (Zandonai 2013) in cui racconta la storia, drammatica e distopica, di una ragazzina che non sembra avere reazioni per ciò che le accade intorno. Che sia il peso di una storia in cui è immersa che non concede spiragli, l’autrice sostiene che si tratta di una «bambina … Continua
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