Comici itineranti di quart’ordine, isole divenute approdi della disperazione, vagabondi per campare o per destino, gioventù disintegrate dalla follia integralista… Detour, piccolo e tenace festival padovano di cinema, quinta edizione, conferma l’intento di declinare altrimenti la parola «viaggio». Novità 2016 la sezione «Music Around the World», cinque titoli dedicati a musicisti in prima linea contro l’emarginazione, il fanatismo, le discriminazioni; discepoli convinti della musica veicolo di democrazia e materia aggregante. Читать дальше...
Quattro settimane per quattro fashion week: otto giorni a New York, cinque a Londra, sei a Milano e nove a Parigi. Si possono tirare le somme e prendere appunti per gli stati generali. I tempi. Non si capisce perché la settimana della moda di New York debba durare così tanti giorni: in attesa che a febbraio 2017 Raf Simons presenti la sua prima collezione per Calvin Klein, questa volta la moda poteva essere presentata in due ore, cioè il tempo … Continua
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Un male oscuro si annida nei gangli nervosi dei calciatori professionisti, è così cupo che preferiscono tenerlo nascosto. Non ne parlano con nessuno, per non essere messi alla berlina da un mondo, come quello del calcio, che della denigrazione e delegittimazione dell’avversario ha fatto il suo asse portante, e dei propri beniamini in campo l’esaltazione sconsiderata. I calciatori possono contrarre infortuni, ritrovarsi da un momento all’altro con una frattura della tibia o con la rottura dei legamenti crociati... Читать дальше...
L’espressione verbale «Roma capitale» rimanda all’ente territoriale capitolino, istituito nel 2010, che gestisce in autonomia e con varie competenze un territorio esteso di quasi 1300 Km quadrati. «Roma capitale» funge anche da etichetta, priva di scadenza, applicabile a progetti che possiedono la velleità di qualificare la città sotto il profilo della sostenibilità ambientale e della valorizzazione del territorio: intenti (che hanno dato risultati deficitari) con i quali si è misurata ogni amministrazione... Читать дальше...
Quando Ben-Hur è arrivato nelle sale al suono delle bighe romane nessuno è andato a vederlo. Un nome migliore per I Magnifici Sette potrebbe essere I Magnifici Due (più Ethan Hawke). Il Blair Witch era terrificante, ma solo per gli investitori visto il box office pessimo. Il pubblico lo ha abbandonato da solo in mezzo al bosco. E nessuno ha chiamato i Ghostbusters, anche se sapevamo a chi telefonare come ci ripete la canzone. I remake sono tanti, troppi, e … Continua
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Il 21 settembre è stata inaugurata al PAN (Palazzo delle Arti di Napoli) la personale del fotografo milanese Jacopo di Cera dal titolo «Fino alla fine del mare» (fino al 17 ottobre) proprio mentre si concludeva quella della fotografa palermitana Letizia Battaglia allestita nell’ambito del festival sul giornalismo civile «Imbavagliati». Curiosa coincidenza perché le esposizioni di due autori così lontani per generazione, formazione, stile e prospettive hanno in comune la Sicilia e la «denuncia». Читать дальше...
«A Napule ‘o Teatro si fa Onest». Una volta tanto questo non è il solito slogan napoletano con l’inconfondibile ironico doppio senso. Insomma non è la formula ad effetto che spesso in una città come Napoli resta un espressione di superficie che nasconde una sostanziale impotenza culturale. Enuncia invece un progetto culturale dai precisi connotati politici. Nest è l’acronimo di Napoli Est Teatro e si riferisce a un nuovo spazio teatrale con programmazione stagionale situato a San Giovanni a Teduccio... Читать дальше...
Ci sono autori di cui tutti parlano bene senza riuscire a parlarne bene abbastanza. Quando si tratta di autori giovani, la questione è ancor più complicata. Martoz, al secolo Alessandro Martoz Martorelli classe 1990, si era imposto all’attenzione del fumetto italiano già lo scorso anno con Remi Tot in Stunt (MalEdizioni, 2015) e pubblica adesso con Canicola il suo secondo romanzo grafico, “Amore di lontano”, facendoci ripiombare nello stesso problema: come parlare di un autore ventiseienne che... Читать дальше...
L’allestimento è cambiato di poco, qualche tendone come sala provvisoria non c’è più sostituito da nuovi spazi altrettanto temporanei seguendo l’alternanza degli sponsor. Quello che è cambiato parecchio, almeno negli ultimi due anni, è il festival. La direzione di Antonio Monda sembra avere rinunciato a renderlo tale, ambizione che è stata invece del predecessore, Marco Mueller, per allinearlo all’idea di festa iniziale: film in anteprima, qualche star, incontri con personaggi vari da far sfilare sul red carpet. Читать дальше...
Dopo aver seguito questo lungo percorso sin dagli esordi, giunti alla fine del percorso con l’uscita del terzo volume del «Lessico» gli interrogativi che mi pongo riguardano i cambiamenti che possono essere avvenuti a cominciare dalla nostra conversazione in occasione dell’uscita del primo volume. Sono ancora validi i presupposti e le esigenze che avevano animato il progetto? Quel desiderio di pensare le forme del cinema italiano con una prospettiva che oltrepassasse le pur meritorie operazioni... Читать дальше...
Non importa se lo aveva visto solo il pubblico rarefatto del Sundance: dalla sua prima proiezione, in gennaio, The Birth of a Nation (oggi e domani alla Festa del cinema di Roma) – storia della sanguinaria rivolta comandata dallo schiavo mistico Nat Turner, nel 1831- era il titolo da battere agli Academy Awards, l’espediente miracoloso che avrebbe riscattato Hollywood dall’imbarazzo di #OscarSoWhite: un film indie con ambizioni spettacolari da grande pubblico, scritto, diretto e interpretato da... Читать дальше...
Sin dai suoi albori il cinema ha percorso un sentiero che si biforca continuamente, scindendosi in una prassi e una teoria. Due diramazioni che non hanno mai smesso di intrecciarsi, rincorrersi, a volte ostacolarsi, ma che non possono fare a meno l’una dell’altra. È qui che può essere individuato il senso dei tre volumi, di cui l’ultimo appena pubblicato, del Lessico del cinema italiano. Forme di rappresentazione e forme di vita (Mimesis 2014-2016) a cura di Roberto De Gaetano, esito … Continua
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Potrebbe avere un valore profetico Afterimage (titolo originale Powidoki) il magnifico film di Wajda, il regista appena scomparso, presentato alla Festa di Roma, candidato all’Oscar, dove si raccontano gli ultimi due anni di vita (1950-52) di un celebre artista polacco dell’avanguardia, Wladislaw Strzeminski, morto di stenti, disperazione e tubercolosi per non essersi voluto piegare ai dettami imposti dal realismo socialista. È una drammatica vicenda che può fare da guida anche agli intellettuali... Читать дальше...
Il cibo come materia e simbolo, come legame presente o in absentia. Magno dunque sono, anche se poi forse muoio. «Il cibo uccide» è la prima mostra personale del collettivo «Panem et Circenses», ovvero Ludovico Pensato e Alessandra Ivul, presso la Fusion Art Gallery di Torino fino al 31 ottobre curata dall´artista veneziana Barbara Fragogna. Il duo artistico partorisce il progetto di Panem a Berlino nel 2012 e in quel di via Solferino a Bologna fonda il CACCA (Centro di … Continua
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Mela zeta (Nottetempo, pp. 123, euro 13,50) è il titolo dell’ultimo e bellissimo libro di Ginevra Bompiani. L’allusione è inequivocabile visto che, nella tecnologia Apple, la combinazione dei tasti mela e zeta fornisce la sicurezza di poter annullare le operazioni appena compiute: tornare indietro, un’eventualità che per la condizione umana non è plausibile se non nella contrattazione della memoria. Quando si tratta di ciò che è accaduto, intimamente, non si è in presenza solo di se stessi, davanti... Читать дальше...
Non è un libro a km zero, I signori del cibo di Stefano Liberti (minimum fax, pagg. 327, euro 19). È piuttosto un’inchiesta globale su come il capitalismo alimentare, non diversamente che in altri settori, passi oggi sopra la testa degli Stati e soprattutto dei consumatori. Per tesserne le fila, il giornalista (ex manifesto, penna di Internazionale e autore di documentari come A sud di Lampedusa e Container 158) ha ricostruito la filiera di alcuni prodotti di larghissima diffusione: dalla … Continua
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«Non è un tradizionale film di spionaggio Snowden: non ci sono omicidi, inseguimenti… Ma non volevamo oltrepassare il confine di ciò che sapevamo essere la verità». Quella verità raccontata a Oliver Stone da Edward Snowden, l’ex contractor delle agenzie di intelligence statunitensi – Cia, Nsa – protagonista (con il volto di Joseph Gordon-Levitt) del biopic che il regista ha presentato ieri alla Festa del cinema di Roma, e che uscirà in sala il primo dicembre distribuito da Bim. «La sceneggiatura … Continua
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Come ben sanno le persone colte d’Europa e dei vari paesi del mondo, l’Italia eredita, con poco merito dei contemporanei, un patrimonio di inestimabile valore: il suo paesaggio. E forse occorrerebbe aggiungere che questo, subito dopo la tradizione culinaria, costituisce il connotato identitario più spiccato del nostro Paese, quello che ne fa appunto il Bel paese e che nell’immaginario internazionale fa dell’Italia, l’Italia. Eppure quanta fatica per le ristrette avanguardie nazionali, che sono consapevoli di questa eredità unica al mondo... Читать дальше...
Ottanta ospiti e oltre trecentocinquanta appuntamenti si stanno sparpagliando per la Sardegna, seminando qua e là frammenti di «coraggio». È questo, infatti, il tema scelto – gli intrepidi eroi e le eroine senza macchia né paura – dal festival di letteratura per ragazzi Tuttestorie che, partendo da Cagliari, coinvolgerà diversi comuni (da Carbonia a Villaspeciosa) fino al 20 ottobre. Una kermesse, giunta ormai alla sua undicesima edizione, nata da un’idea delle libraie Cristina e Manuela Fiori... Читать дальше...
In posa davanti all’obiettivo, tra i calciatori che formano una squadra un po’ curiosa c’è anche l’autore dello scatto, Omar Imam (Damasco 1979, vive e lavora ad Amsterdam). Lui pure, in questa che è l’ultima immagine del progetto Live, Love, Refugees – presentato da MLB Maria Livia Brunelli home gallery di Ferrara (fino al 20 novembre) – fa parte del gruppo di profughi siriani. Visionario, il lavoro prende corpo nel 2014-15, nell’ambito di un progetto di collaborazione tra Arab Fund … Continua
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A poco più di 6 km dal centro di Parigi, nella periferia est, sorge il comune di Montreuil, già casa dei fratelli Lumière e di George Méliès. È stato il primo quartiere a essere liberato il 18 agosto 1944 dall’occupazione nazista, grazie a una sollevazione popolare guidata dal comandante partigiano Henry. È ora una zona in rapida evoluzione, sempre meno operaia e sempre più «bobo» (bourgeois+bohème) con una massiccia presenza di nuovi immigrati. Al 47 di Rue de la Beaune … Continua
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Il poliziotto agita le braccia: «In terra, sbracati, nun se po’ sta». È notte, ma posti per dormire nelle strutture per migranti non ce ne sono più. Finiscono sempre prima i letti di quelli che hanno sonno, qui a Roma. Anche i centri che accolgono i minori sono al completo e una trentina di ragazze e ragazzi cercano riparo alla stazione Tiburtina, in piedi, vicini. Wudie ha 16 anni, una croce tatuata sulla fronte, uno zaino che da un anno … Continua
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Il presidente argentino Mauricio Macri è in Italia per incontrare il premier Matteo Renzi e poi il papa. Domani sarà in Piazza San Pietro alla messa di canonizzazione di Josè Brochero, un prete argentino vissuto a metà dell’800. Il nuovo colloquio con il pontefice cerca di far dimenticare quello di febbraio, quando un Bergoglio cupo accolse Macri per non più di 22 minuti. «Con il Papa abbiamo un’agenda in comune, condividiamo preoccupazioni quali la lotta alla povertà e alla corruzione», … Continua
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La socialdemocrazia è in crisi in Europa. L’idea stessa sembra inadeguata a rispondere alle domande dei cittadini in questo periodo di transizione. È ancora peggio quando una sua versione, rivista e corretta, è al potere, come in Francia. A pochi mesi dalle elezioni presidenziali, mentre le candidature si moltiplicano, manca in effetti per il momento quella «socialdemocratica». Per cercare di capire questa situazione di stallo, discutiamo con Daniel Cirera, specialista di questioni europee, segretario... Читать дальше...
«Presidente, si stava progettando un piano di invasione della Russia…». Matteo Renzi ha provato a sdrammatizzare così, ieri, a margine della colazione di lavoro con Mattarella in vista del Consiglio europeo, la situazione scivolosa venutasi a creare dopo le dichiarazioni del segretario della Nato Jens Stoltenberg, riportate in prima pagina dalla Stampa il giorno precedente. Un contingente di soldati italiani «farà parte – aveva detto Stoltenberg – di uno dei quattro battaglioni dell’Alleanza schierati nei Paesi baltici». Читать дальше...