«Never look back», mai guardarsi indietro dice Tom Hanks della sua lunga filmografia proprio nel giorno in cui gli viene consegnato, da Claudia Cardinale alla Festa del cinema di Roma, il Premio alla carriera accompagnato da una retrospettiva dei suoi lavori, più e meno famosi. «Preferirei che invece di Forrest Gump o Big, che avete visto tutti, guardaste titoli meno noti come Larry Crowne», dice infatti l’attore del film da lui scritto, diretto e interpretato al fianco di Julia Roberts. … Continua
L'articolo Tom Hanks... Читать дальше...
Il Nobel per la letteratura a una star della musica pop è una ghiotta occasione per fare sfoggio di conformismo, nella certezza di ritrovarsi in buona e qualificata compagnia. È un’ottima opportunità per (fingere di) godere dell’azzardo (sai che cuccagna), e per allinearsi al sollievo di sentire premiata la convinzione per cui la letteratura non gode di una sua specificità, dunque è fruibile indistintamente da chi non ha di meglio per addormentarsi la notte e da chi ne fa un … Continua
Читать дальше...
Come si racconta lo spazio? Da alcuni anni, la questione è al centro degli studi letterari, da quando cioè il cosiddetto spatial turn ha revocato in dubbio la centralità del tempo come asse e coordinata decisiva nella narrazione. In effetti, non si tratta di privilegiare o escludere l’una o l’altra categoria, ma di rendersi conto che il tempo può essere raccontato attraverso lo spazio, può manifestarsi e consistere nei paesaggi e negli ambienti. Può farsi tempo materiale. L’allusione al titolo … Continua
L'articolo Spazio... Читать дальше...
La «storia globale» è ormai all’ordine del giorno anche in paesi come il nostro, resi culturalmente semi-periferici e dunque subalterni da decenni di disinvestimento e cattiva gestione delle istituzioni della ricerca e della formazione. Non a caso non figurano contributi di studiosi italiani nei tre volumi finora usciti della traduzione per Einaudi della Storia del mondo (sui sei previsti). Oltre a quest’ultima ponderosa opera, a testimoniare della diffusione dell’interesse fra ricercatori, docenti e studenti... Читать дальше...
Una biografia di Pablo Neruda, poeta cileno, senatore comunista, ricercato politico, non può che contenere tre generi, e il film che la mette in scena non può essere che tre volte «po» : poetico, politico, poliziesco. Ma queste tre dimensioni possono accordarsi tra di loro? Si aiutano a vicenda o si mettono piuttosto i bastoni tra le ruote? A giudicare dall’ultimo film di Pablo Larrain… entrambe le cose. Andiamo per ordine. Nella prima parte, il film mette in scena il poeta. … Continua
Читать дальше...
Il successo del primo film, La mafia uccide solo d’estate, era stato una sorpresa e così forse anche per non rischiare troppo – si sa che il secondo film è sempre la prova più difficile specie dopo un esordio molto acclamato – l’eclettico Pif, volto di punta della nuova stagione Rai campodallortiana, ha puntato sugli stessi temi della sua opera prima: la Sicilia e la mafia. Anzi In guerra per amore ne è quasi una variazione – un prequel se … Continua
Читать дальше...
Lo sguardo dell’adolescente cilena protagonista del film, le sue sensazioni, incertezze e interrogativi sembrano diventare un po’ alla volta quelle di un’intera società. La tredicenne Sara comincia a sentirsi un po’ «rara», strana, rispetto alle sue coetanee, una sensazione mai provata prima avendo vissuto come affettuosa normalità insieme alla sorellina minore il menage della madre con la sua compagna dopo il divorzio dal marito. Invece comincia a sentire battute indirizzate a lei, ad avere timori... Читать дальше...
Terzo capitolo della trilogia di Ron Howard dedicata ai romanzi esotico-esoterico-eruditi di Dan Brown, Inferno si presenta come un riaggiornamento non banale della classica avventura turistica-cosmopolita dei tardi anni Settanta, quella con le Ava Gardner e i Charlton Heston di turno a spasso per le capitali europee. Rispetto ai due precedenti capitoli, l’incursione fiorentina di Tom Hanks/Robert Langdon si presenta in contro tendenza. Il protagonista, drogato fino agli occhi e ferito, è in perenne... Читать дальше...
Seconda edizione per A Corner in the World festival di danza, teatro, musica, arti visive e multimediali, che occupa l’intera città di Istanbul per due settimane, con incontri, performance site specif, spettacoli, concerti e mostre. Artisti di diverse nazionalità dal Medio Oriente, dai Balcani, dal Caucaso, dal Nord Africa si incontrano con «colleghi» del luogo e siriani che hanno trovato un rifugio in questo paese. Tante le proposte e le commistioni prodotte, la mattina si inizia al centro Depo... Читать дальше...
Quale lo spazio e la misura del presente? A questa domanda sembra voler rispondere Ivan Carozzi con Teneri violenti (Einaudi, pp. 160, euro 17), un libro che si snoda tra la Milano già post Pisapia e un tempo contemporaneo espanso che riprende vita nelle pagine del romanzo, grazie all’incessante lavoro d’archivio del protagonista. Un’indagine tra quella cronaca fatta di omicidi famigliari, amori privati e giornalismo tanto pettegolo quanto ingenuo. Ivan Carozzi attraversa Milano con lo sguardo... Читать дальше...
È uscita pochi giorni fa negli Stati Uniti l’autobiografia di Taraji P Henson, l’attrice afroamericana diventata famosa per il suo ruolo nei panni di Cookie Lyon nella serie tv musical della Fox, Empire, per la quale ha anche ricevuto una nomination agli Emmy Awards e un Golden Globe come miglior attrice protagonista di una serie drammatica a gennaio scorso. Nel libro, dal titolo Around the Way Girl, l’attrice aggiunge un tassello alla storia delle diseguaglianze a Hollywood, raccontando come per … Continua
L'articolo Taraji P. Читать дальше...
Nello spazio globale, quello contrassegnato dal perenne schiacciamento su una sorta di eterno presente, c’è ancora una funzione collettiva per la storia o non rischia di passare l’idea di una storia «a propria misura», come le costruzioni con i mattoncini del Lego? Il proliferare delle memorie, sia individuali che collettive, tanto più potenti in quanto declinate in chiave rigorosamente vittimistica, rischiano di sbarrare il passo ai diritti di cittadinanza inclusivi, rivolti a tutti. Ovvero,... Читать дальше...
Cittadini del mondo, questo è il significato più immediato e letterale del termine «cosmopolitismo». Molte sono le riflessioni che possono aggiungersi intorno al tema che, alla prova della complessità del presente, tange l’idea secondo cui il mondo, per non costringere, dovrebbe assumere il proprio perimetro come un continuo sconfinamento. Partendo, per esempio, da un ripensamento della vivibilità e declinandone diversamente le frontiere. Un mondo più mobile e articolato, insomma, di quanto l’etimo generoso di cosmopolitismo non preveda. Читать дальше...
Sabato mattina ci siamo incontrati al cinema Rosebud di Reggio Emilia per la premiazione del nostro video… Mi spiegate come funzionava questo concorso? «Io sono venuto con mia mamma. In auto con noi c’era anche Mohamed. Siamo andati a prenderlo io e mia mamma a casa sua». «C’era freddo». «A me è piaciuto moltissimo, anche se non abbiamo vinto». «Il concorso si chiamava Fuoriclasse perché un fuoriclasse, quando gioca a calcio, vuol dire che è bravissimo». «Però noi… Però non … Continua
Читать дальше...
Davvero è sempre tutto grasso che cola? Prendiamo in esame la città dove tutto sembra risplendere, il laboratorio dell’innovazione che dovrebbe prendere per mano l’Italia – come dice il presidente del Consiglio. Qui, a Milano, tutti gli indicatori promettono benessere e una certa spensieratezza. I turisti accorrono (7,7 milioni nel 2016, 14esima città del mondo più visitata, un paio di posizioni sopra Roma), la popolazione cresce (172 mila abitanti in più negli ultimi dieci anni), i giovani laureati... Читать дальше...
«Se il ragazzo arrestato a Palermo non è il supertrafficante Yedhego Mered, sarebbe un fatto gravissimo. Un orrore per l’Europa che chiude le porte ai rifugiati». Sul caso dell’eritreo catturato a Khartum e sull’ipotesi di un «clamoroso scambio di persona», interviene Don Mussie Zerai, l’«angelo dei profughi», candidato al premio Nobel per la Pace nel 2015 per l’aiuto dato a migliaia di migranti africani e voce della comunità eritrea nel Vecchio Continente. Don Zerai, che vive tra l’Italia e la... Читать дальше...
Gli occhi spiritati di Mered continuano a perseguitarlo nei suoi sogni. Birhan non dimenticherà mai quello sguardo. Le cicatrici sulla schiena glielo ricordano ogni giorno. Il «Generale» gli ha rovinato la vita. Birhan, sta provando a costruirsene una nuova, lontano da Asmara, dalla Libia. Dal 2014 vive in Svezia. Status: rifugiato. Di più: martire. Venduto dai trafficanti ai beduini nel bel mezzo del deserto, questo ragazzo di appena 32 anni, è morto e risorto più di una volta. Birhan non … Continua
... Читать дальше...
Centoquarantatre giorni. Hiwett non smette di contare le albe dallo scorso 24 maggio, quando cinque poliziotti sudanesi si sono presi il fratello in un bar di Khartum. Incappucciato e spedito in Italia dove lo attende una cella e un lungo processo. «Abbiamo catturato Medhanie Yehdego Mered, il più feroce trafficante di uomini della storia», annunceranno gli inquirenti giorni dopo. Le immagini di un giovane eritreo, con i capelli arruffati, che scende mezzo addormentato le scale di un aereo a Fiumicino … Continua
L'articolo Caso Mered... Читать дальше...
“L’Eurozona è impantanata da nove anni, e in particolare lo è l’Italia. Ma si continua con le politiche sul lato dell’offerta mentre servono investimenti. Serve alimentare la domanda pubblica, perché quella privata non riparte”. Le parole di Stefano Fassina sintetizzano le ragioni della proposta di un “social compact”, una ipotesi di politica economica alternativa a quella del governo, presentata da Sinistra italiana a Montecitorio. La contromanovra prevede un intervento triennale da 30 miliardi complessivi per il lavoro... Читать дальше...
Due sole cose sono certe: la prima è che comunque vada a finire il 4 dicembre la minoranza Pd non farà a Renzi il favore di alzare i tacchi; la seconda è che, se sconfitto, Renzi non farà alla minoranza il regalo di restare a palazzo Chigi per completare il processo di arrostimento né quello di lasciare invece la segreteria del partito. Al contrario, subito dopo il voto del Senato sulla legge di bilancio, si dimetterà da premier ma si … Continua
Читать дальше...
Fini e Dini, Calvi e Salvi, tanto centrodestra (Romani, Brunetta, Fedriga, Schifani, Gasparri…), un po’ meno centrosinistra (Civati, Tocci, Zoggia…), vecchie glorie (Pomicino, Gargani), costituzionalisti di diverse sponde (Cheli, Gallo, Antonini, Pertici e poi l’ingresso, applaudito, di Stefano Rodotà), persino Ingroia. Massimo D’Alema è il primo a rendersi conto che la composizione articolata – diciamo – della sua platea può essere un problema. In altri tempi, la capacità di mettere assieme culture ed esperienze politiche così diverse ... Читать дальше...
La notizia è grossa, di quelle davvero epocali. Ci chiedevamo in questi anni che fine avesse fatto il movimento del ’68, milioni di donne e uomini libertari, pacifisti, rivoluzionari, eretici e tranquillamente senza nome. Ma fu un anonimato che fece tremare per lungo tempo tutto il mondo. Ora lo sappiamo. Ben 68 – quando si dice il numero – ex attivisti del ’68 con – finalmente, ne sentivamo la mancanza – tanto di nome e cognome «hanno portato il loro … Continua
Читать дальше...
Lo sguardo dell’uomo sul Mondo, diceva Walter Benjamin, riflette la forma dei rapporti di produzione. E se i «rapporti di produzione», elabora Foucault, sono governati dalla biopolitica, cioè dalla riduzione della vita al suo valore di scambio, di merce, è facile capire quanto la politica che gestisce gli affari europei non possa vedere i fenomeni migratori nella loro dimensione umana. Generando così quella solidarietà empatica che darebbe luogo a pratiche di accoglienza radicalmente diverse dalle attuali. Читать дальше...
«Noi addestriamo dei giovani a scaricare napalm sulla gente e i loro comandanti non gli permettono di scrivere ‘cazzo’ sui loro cacciabombardieri perché è osceno”: così parla nel finale di Apocalipse Now il maggiore dei Berretti verdi Kurz (Marlon Brando). la frase sintetizza bene l’attuale ipocrisia occidentale. Oscena dovrebbe essere la guerra, ma indignano solo le parole, quelle del magnate isolazionista Donald Trump, sessista e razzista, il peggio dell’America e forse proprio per questo candidato repubblicano alle presidenziali Usa. Читать дальше...
Per vincere il referendum costituzionale il fronte del Sì, come sostiene il segretario del Pd, ha bisogno dei voti della destra. Quello del no può fare a meno dei voti dei lavoratori? Le donne e gli uomini che ,alle dipendenze o in forma autonoma, rimangono comunque subordinati a un padrone, anche quando si occulta dietro un algoritmo, costituiscono un terzo del corpo elettorale. Per una lunga stagione le lotte operaie hanno avuto nella Costituzione un punto di riferimento per combattere … Continua
L'articolo Il Sì punta a destra... Читать дальше...