Quanta violenza c’è nel discorso sull’immigrazione? Per discorso intendo un’accumulazione di termini, idee, conversazioni, prassi, azioni concertate e azioni automatiche dello stato e delle strutture democratiche, inclusi i mass media. Tutti assieme, nel corso del tempo, creano un corpo fluido e multiforme che pervicacemente avvolge tutto quello che incontra. Il discorso è potere, perché penetra le (in)coscienze e trascina le azioni verso una direzione. Il discorso è violenza, perché non rispetta ambiti e pertinenze. Читать дальше...
In un parco dell’Illinois dei bambini giocano nella neve: sono passati quasi 200 anni da quando nello stesso luogo passarono i Cherokee, intenti a percorrere quello che divenne poi famoso come Trail of Tears, il sentiero delle lacrime. E cioè la lunga marcia di molte tribù indiane sradicate dalle loro terre in seguito all’Indian Removal Act, che stabiliva il ricollocamento degli indiani a ovest del fiume Mississippi, nell’odierno Oklahoma. L’esodo forzato degli indiani è una delle undici «parabole»... Читать дальше...
L’episodio in sé sarebbe derubricabile fra gli incidenti che di tanto in tanto infiorettano le dirette televisive. Giovedì 24 novembre Cristina Fantoni, conduttrice del TG delle 13,30 su La7, cade dai tacchi e scompare dal video durante un collegamento di anticipazione delle notizie con la trasmissione condotta da Myrta Merlino. La conduttrice è in piedi, introduce le notizie, fa appena in tempo a dire: «E poi andiamo al referendum, il nostro referendum», pausa… e flop, Fantoni scompare dal video... Читать дальше...
All’Area Sismica sono abituati alle grandi imprese. Di solito in campo di musiche elettroacustiche, impro total, ultra-jazz. Cose così. Se si mettono d’impegno riescono benissimo anche in campo di musiche di provenienza «dotta» contemporanea. Infatti il concerto inaugurale del Festival 2016 di questo tipo di musiche, tutte italiane, è già storia. Un trio di spiriti intelligenti, Antonio Caggiano, percussioni, Fabrizio Ottaviucci, pianoforte, Gianni Trovalusci, flauti, denominato Alma, posa lo... Читать дальше...
Un virtuosismo a tratti autocelebrativo si sposa, alla fine, con la profondità del sentimento e la forza del feeling. Ecco il senso del recital del trio di Jacky Terrasson con la vocalist Cécile McLorin Salvant. Ad offrirlo il 40° Roma Jazz Festival al Parco della Musica quasi in chiusura di cartellone. Del cinquantenne pianista franco-americano si conoscono le qualità tecniche ed un impiego, oggi così poco diffuso, delle dinamiche che gli consentono di far sussurrare melodicamente il suo strumento... Читать дальше...
Il pubblico è in mezzo a sei palchi disposti ad ovale. Nel buio se ne illumina per primo uno, e il percussionista che lo occupa comincia con scariche secche, poi via via si illuminano ed entrano in gioco gli altri cinque percussionisti, ciascuno sul proprio palco, col suo arsenale di strumenti. Tendenzialmente i sei palchi non intervengono mai tutti insieme: in un avvicendamento continuo dell’emergere di uno dopo l’altro, in fasi successive i sei percussionisti procedono con modalità fondamentalmente omogenee... Читать дальше...
Cosa è un confine? Quali territori delimita o slabbra? Chi e che cosa definiscono il limite? A queste questioni, così contingenti, tenta di trovare una risposta l’artista Valerio Rocco Orlando (Milano, 1978) nella mostra Portami al Confine, al museo Musma di Matera, promossa dalla Fondazione Zetema e curata del neo direttore Tommaso Strinati. Il dispositivo operativo e concettuale che l’artista invera per sviluppare il progetto e dar forma alla mostra è ellittico ed è pensato fino al minimo dettaglio. Читать дальше...
«Il denaro non può comprare la salute, ma mi accontenterei di una sedia a rotelle tempestata di diamanti», diceva la scrittrice americana Dorothy Parker. D’altronde, è vero che i soldi non danno la salute. Ma che ci sia una relazione tra la ricchezza di un individuo e il suo benessere fisico appare altrettanto ovvio. I dati empirici, per esempio, ci raccontano che l’aspettativa di vita dei ricchi e quella dei poveri è assai diversa. Tuttavia, le modalità con cui le … Continua
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C’è vitalità e letteratura in questo primo romanzo del siciliano Carlo Loforti (Appalermo, Appalermo, Baldini&Castoldi, pp. 342, euro 16), un racconto costellato da ironia e disincanto. Una Sicilia che non inizia a fuoriuscire dai suoi cliché è un territorio perduto, sembra suggerire l’autore di questa storia di un giornalista sportivo che gioca con la vita, crogiolandosi nel suo cinismo e nella sua filosofia da strapazzo. Il romanzo intreccia le due lingue, l’italiana e la siciliana, in modo... Читать дальше...
Il presidente della Repubblica è il grande rimosso della riforma costituzionale sulla quale voteremo domenica prossima, lo è da due punti di vista. Per un verso la sua figura è toccata marginalmente dalla riforma; per un altro il suo ruolo è ridimensionato nei fatti. Con la riforma cambia il sistema di elezione del capo dello stato. Dai grandi elettori spariscono i delegati regionali, resta il parlamento in seduta comune. Nelle prime tre votazioni è richiesto ancora il voto dei due … Continua
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Lacrime e bandiere al vento, e ambasciate aperte in tutti i paesi per ricevere messaggi di condoglianze. L’America latina ricorda Fidel Castro con manifestazioni e convegni, e i movimenti si stringono intorno all’isola, ora sotto minaccia di nuove aggressioni. Le dichiarazioni di Trump, supportate dai falchi di Miami, allarmano il continente, che le respinge con forza e invita alla vigilanza. Intanto, è partito il killeraggio mediatico di nani e avvoltoi, pronti a banchettare sulle presunte ceneri del socialismo cubano... Читать дальше...
Ventun salve di cannone, sparate dal forte della Cabaña che domina il porto, hanno rotto una strana, impressionante atmosfera ovattata, un silenzio che, dall’annuncio della morte di Fidel, ha cambiato il volto tropicale dell’Avana. Erano le nove di mattina, inizio formale delle cerimonie di lutto in onore del Comandante che si estenderanno fino al funerale di domenica, nell’amata Santiago. MA GIÀ DA VARIE ORE migliaia di persone, i cubani de a pié, erano allineati in due lunghe fila di fronte... Читать дальше...
Motivato, circolare, inclusivo. Competente. Attento a nominare i punti di criticità, ma senza espellerli. Un movimento globale. Dopo la grande manifestazione, che ha portato in piazza a Roma 200.000 persone contro la violenza maschile e i femminicidi, domenica le donne hanno letteralmente riempito la facoltà di psicologia. Per l’assmblea plenaria, l’aula magna non è bastata, più di 1.300. Nonostante la fatica e l’impegno di un’intera giornata di discussione, se non ci fossero state le partenze di chi veniva da fuori... Читать дальше...
Si è chiusa domenica sera con un concerto in piazza del popolo a Roma la campagna per il «No» al referendum costituzionale del 4 dicembre più invisibile nei dibattiti televisivi che la storia politica italiana ricordi. Per gli organizzatori sono state cinquantamila le persone che hanno riempito la piazza, senza avere bisogno di photoshop, gazebo, fotografie scattate da angolature impensabili. Hanno sfilato in un pomeriggio festivo, lungo un percorso anch’esso atipico per i cortei nella Capitale... Читать дальше...
«Non è corretto parlare di Fidel al passato: perché è presente e futuro». In una toccante intervista alla televisione cubana, si è espresso così il giovane Elian Gonzalez, il bambino che fu protagonista di una battaglia internazionale tra Cuba e gli Stati uniti per la sua custodia. Sono trascorsi 16 anni da quando Elian ha fatto ritorno a Cuba. La madre era morta in mare cercando di raggiungere gli Stati uniti in una barca. Il ragazzino, che aveva allora 7 … Continua
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Oggi mi renderò, credo, antipatico. Intanto mi piacerebbe sapere che cosa pensano i giornalisti e le giornaliste del Tg di Mentana (e che ne pensa lui stesso) del fatto che sabato sera questo telegiornale non ha dato alcuna notizia della grande manifestazione delle donne contro la violenza maschile svoltasi a Roma. Come nasce un simile «buco»? Oppure davvero l’evento non meritava attenzione, non era «una notizia»? Purtroppo La7 è stata in buona compagnia: anche i tre Tg Rai hanno relegato … Continua
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L’unico dato in crescita è quello dei bambini che non hanno genitori sposati: uno su tre dei nuovi nati. Tutti gli altri indicatori sulle nascite in Italia sono in calo, compreso quedei bimbi nati da genitori stranieri. Per l’Istat nel 2015 sono diminuite di quasi 17 mila rispetto al 2014: sono nati 485.780 bambini. La tendenza continua dal 2008. Il calo è pari a 91 mila ed è stato attribuibile alle coppie italiane. Nel 2015 i nati sono scesi a … Continua
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In caso di vittoria del No non tutto il Pd seguirà Renzi nei suoi eventuali propositi avventuristi. È il messaggio che comincia a circolare nelle file dem in risposta alle fosche profezie di Renzi. Governo tecnico, governicchio, otto banche pronte a fallire secondo il Financial Times, lo spettro dell’instabilità sul paese, delle elezioni come se fossero una maledizione. Il premier apre l’ultima settimana prima del referendum dando fondo alle fantasie più noir sul futuro del paese. Pazienza se... Читать дальше...
In una giornata di borsa nerissima per l’intero settore bancario, con Bper che lascia sul terreno il 5,3%, Banco Popolare il 3,9%, Unicredit il 4,01% e Bpm il 3,82%, spicca il -13,8%. del Monte dei Paschi. Questo nel primo giorno di conversione in azioni dei bond subordinati della banca. Colpa del Financial Times, che in suo articolo sostiene che la vittoria del No al referendum metterebbe a rischio fallimento otto banche, tra cui Mps? La risposta al Tg3 di un … Continua
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«Caro Pisapia, nella tua intervista a la Repubblica del 18 novembre (…) affermi che il Sì e il No sono determinati non dal giudizio sulla legge di revisione costituzionale, ma dalla volontà di far cadere il governo». Un gruppo di comitati per il No scrive all’ex sindaco di Milano che ha deciso di non schierarsi nella battaglia referendaria e di ragionare su una nuova formazione di sinistra. «Non è certamente così per il nostro Comitato, non lo è per la … Continua
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Quelle 500 firme raccolte, domenica mattina, in pochissimo tempo, per dire no all’arrivo di profughi, sono suonate, un po’ ovunque, anche come un ceffone al proprio passato. Perché Manoppello, in provincia di Pescara, è realtà simbolo, a livello internazionale, del sacrificio del lavoro per via di una delle tragedie dell’emigrazione, quella di Marcinelle. La mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier, in Belgio, in un incendio, causato dalla combustione d’olio ad alta pressione... Читать дальше...
La morte di Fidel Castro continua a riverberare negli Stati uniti, il paese che più di ogni altro, a parte la stessa Cuba, ha assorbito storicamente e simbolicamente la notizia della scomparsa del leader cubano. In gran parte la morte di Fidel ha avuto un effetto nefasto. Oltre ogni valutazione, su questa sponda dello stretto della Florida, il principale retaggio di Castro rimane per molti versi la resistenza e l’implicito smacco all’impero che per 60 anni – e 10 presidenti … Continua
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«Credo che Cuba debba prepararsi a un rallentamento nel processo di normalizzazione con gli Stati Uniti. O peggio a una decisa marcia indietro rispetto all’apertura voluta dal presidente Barack Obama». Non nasconde le sue preoccupazioni Esteban Morales, grande esperto delle relazioni tra l’Avana e Washington, tema sul quale ha scritto due libri e varie pubblicazioni. Professore, si riferisce alle ultime dichiarazioni di Donald Trump che accusa lo scomparso Fidel di essere stato un sanguinario dittatore? Читать дальше...
Siamo alle ultime cartucce della lunghissima campagna elettorale referendaria. Considerati i suoi scarsi argomenti di merito, lo schieramento del Sì fa affidamento su un terrorismo psicologico sulla paura del dopo, in particolare per le sorti economiche del paese. La strategia renziana, ispirata dai suoi consulenti americani – per la verità fin qui assai poco efficaci – punta a fare leva sulle tasche di quei cittadini che non le hanno del tutto vuote. Il suo target è quella che Renzi ha … Continua
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Tutti ricordiamo la famosa uscita di Berlusconi – «cancellerò l’Ici sulla prima casa» – nel 2006 a pochi giorni delle elezioni, asso tirato fuori dalla manica in un confronto tv con l’avversario Romano Prodi: mutatis mutandis, dopo dieci anni, ci ritroviamo con il premier Matteo Renzi di fronte alla sfida più grossa della sua carriera politica, quella del referendum costituzionale. Chiaro che ci scappino anche in questo caso prebende e promesse: nella legge di Bilancio «ci saranno 30-50 euro al... Читать дальше...