L'articolo Presidenziali Usa, la diretta è stato pubblicato su il manifesto.
Alla morte del padre, Massimo torna nella casa di famiglia. Dovrebbe sgomberare l’appartamento. Invece mette tutto a soqquadro. Come il romanzo di Massimo Gramellini, da cui è tratto, il film di Marco Bellocchio inizia dal nostro presente. Poi, con il protagonista adulto, steso sul letto della cameretta, torna indietro alla fine degli anni sessanta. Massimo è un bambino, figlio unico di una famiglia della media borghesia torinese. Studia, proprio come uno dei « buoni » del libro Cuore. Ed è la madre... Читать дальше...
È un antieroe il vicequestore Rocco Schiavone, trasteverino trasferito per punizione nel profondo nord della Val d’Aosta. È (quasi) sempre di cattivo umore, detesta il freddo, indossa un loden sgualcito e inadatte Clark che gli fanno rischiare l’osso del collo sul ghiaccio. Ma ha un fiuto investigativo infallibile e sa risolvere casi a dir poco intricati. Schiavone è il protagonista di una serie di fortunatissimi romanzi noir scritti da Antonio Manzini e editi da Sellerio, diventati ora una serie... Читать дальше...
Se sei una star del pop, vivi nel paese che ha inventato la politica spettacolo e vai sul palco a cantare per sostenere il tuo candidato in una delle ultime tappe di una campagna fra le più virulente della storia Usa, una delle cose peggiori che ti può capitare è steccare un acuto. È successo a Katy Perry il 5 novembre a Philadelphia, proprio mentre intonava alcuni suoi successi indossando una maglietta glitterata a stelle e strisce. Dicono che subito … Continua
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Negli ultimi tempi gli equilibri asiatici sembrano essere completamente in via di ridefinizione. La scintilla diplomatica del nuovo presidente filippino Rodrigo Duterte, che ha tuonato contro gli Usa e si è avvicinato alla Cina, ha costituito la prova che qualcosa sta cambiando. A stretto giro la Malesia è apparsa seguire lo stesso percorso, mentre la Birmania cerca il modo migliore per avvicinarsi a Pechino, così come farà presumibilmente la Thailandia una volta superata la fase di successione... Читать дальше...
È opinione condivisa che la crisi del 2007 abbia riaperto finalmente una discussione vera sulle contraddizioni dell’ordine neoliberista. La stagione dei movimenti altermondialisti (da Seattle a Porto Alegre) aveva chiamato in causa le responsabilità della globalizzazione. Nel biennio 2010-2011 un insieme variegato di movimenti (Occupy Wall Street, Indignados…) è tornato a riempire le piazze contro il capitalismo finanziario per denunciare l’ipocrisia della vulgata neoliberista sulla crisi. Nel suo L’uomo neoliberale. Читать дальше...
Per alcuni della mia generazione dire di Gianni Scalia è evocare una parte della loro giovinezza: si andava spesso, tra il finire degli anni Sessanta e per tutti gli anni Settanta, a Bologna, nella casa di via Riva Reno, dove abitava Gianni circondato da scaffali e da pile di libri classici e recentissimi, si andava a respirare un’aria che era insieme di fervore conoscitivo e libertà inventiva. Un’esperienza di sovversione fondata sulla passione del pensare e dello scrivere, un’esperienza della... Читать дальше...
Arriva con un’ora d’anticipo a giurisprudenza, spiazzando molti. È da solo, senza compagni. Senza claque. Si capisce subito che Pierluigi Bersani ha voglia di parlare, mentre la sala della facoltà, a Palermo, si comincia a riempire di studenti accorsi per ascoltare le sue ragioni per il No al referendum costituzionale. Comincia da quel «fuori fuori», urlato da chi sta nel suo stesso partito. «I leopoldini possono risparmiarsi il fiato, vanno già fuori parte dei nostri. Io sto cercando di tenerli... Читать дальше...
«Ci hanno sgomberato un ennesima volta da Tiburtina, ancora una volta senza soluzione. C’erano molti volontari e 70 migranti, che stati portati in questura per fare richiesta di asilo o aderire al programma di relocation. Stanotte con il maltempo si riproporrà il problema di dove dormiranno i migranti che tornano dalla questura e quelli che continuano ad arrivare. Ancora una volta troveremo noi le tende dove ospitarli», così ha denunciato ieri Andrea Costa, coordinatore dei volontari del Baobab. Читать дальше...
Sel non sarà stata un fallimento, di certo è stata sconfitta. L’analisi di Nichi Vendola è severa, irreparabile, domenica scorsa a Roma, all’assemblea nazionale di Sel, l’ultima del partito nato nel 2009 da una scissione di Rifondazione comunista e arrivato allo scioglimento e alla confluenza in Sinistra italiana. Un partito, Sel, nato per «riaprire la partita» della sinistra e del centrosinistra, per esserne il «lievito». Ma per il presidente il bilancio è amaro. «La crisi del mito riformista»... Читать дальше...
In politica e diplomazia di solito le cose non accadono per caso. Perciò non è un caso che Israele ieri, alla vigilia del voto che deciderà il nuovo presidente degli Stati Uniti, abbia detto in maniera «chiara ed inequivocabile» di opporsi alla Conferenza internazionale per il Medio Oriente che la Francia intende organizzare entro la fine dell’anno a Parigi. All’emissario francese Pierre Vimont, il negoziatore Yitzhak Molcho e il consigliere per la sicurezza nazionale Yaakov Nagel, hanno spiegato... Читать дальше...
«Noi non cacciamo nessuno». È lo stesso Matteo Renzi, da un comizio a Frosinone, a mettere una toppa al finale pirotecnico della Leopolda edizione 7, finita bordeggiando espulsioni a furor di popolo, con le urla da stadio «Fuori, fuori» scandite da una parte della platea all’indirizzo della minoranza Pd. Proprio per le espulsioni il segretario-premier ha più volte criticato i 5 stelle. Stavolta tocca a lui minimizzare la deriva grillina dei suoi fan. Nel frattempo nel Pd scoppiano le polemiche … Continua
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Si possono anche ridurre i cori della Leopolda a un eccesso di spirito fazioso. O leggere i toni di Matteo Renzi come un’esagerazione espressiva di un leader che gioca a indossare la maschera del bullo. Così però si evita il cuore della questione, che non riguarda una vampata di calore del pubblico o un’ambigua psicologia del capo. Esiste un nesso tra l’ideologia originaria del renzismo (la rottamazione) e la recita aggressivo-denigratoria che si ripete con regolarità. Questo collegamento sfugge... Читать дальше...
Oggi l’Election day è il finale di un lungo film iniziato oltre un anno fa, e anche prima. Ritornare con la memoria ai suoi inizi, e a quel che poi è successo; rammentare il copione che la maggioranza di politologi, giornalisti e protagonisti aveva scritto. sarebbe andato come loro avevano deciso: ricordare tutto questo, aiuta a capire quel che succederà stanotte, e da domani in poi, a prescindere da chi sarà il vincitore, diventando il 45 presidente (probabilmente Madam President) … Continua
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Decisamente non è un momento fortunato per Matteo Renzi. Ieri è stata una giornata nerissima sul fronte nevralgico della legge di bilancio. Il presidente della Commissione europea Juncker si è tolto parecchi sassolini dalle scarpe, prendendo di mira Renzi pur senza mai nominarlo: «L’Italia non smette di attaccare la Commissione a torto, e questo non produrrà i risultati previsti». E poi: «Non si può dire che le politiche di austerità vengono continuate come prima da questa Commissione, e se lo... Читать дальше...
E invece non bisogna solo sbarrare la strada a una cattiva riforma della Costituzione e al disegno neopresidenzialista della legge elettorale. Occorre sconfiggere Renzi per ragioni drammaticamente più serie. La presente riflessione è indirizzata ai tanti democratici, intellettuali, giornalisti e varie altre personalità pubbliche che considerano Renzi, nella presente situazione italiana, il male minore. E invece anche una sommaria considerazione ci consente di vedere e prevedere, fuori da ogni ragionevole dubbio, che egli è il male peggiore. Читать дальше...
Investimenti pubblici tra i più bassi nei paesi dell’Eurozona; abbandono scolastico superiore alla media, ma con qualche traccia di diminuzione; il più basso tasso di laureati fra i 30 e 34 anni; un sistema dell’istruzione che non affronta i problemi di invecchiamento e riduzione dei professori. La transizione dalla formazione al lavoro che «è molto difficile anche per i più qualificati». Tutto questo «provoca la fuga dei cervelli» in Italia. Nelle ore in cui Renzi ha rilanciato il conflitto con... Читать дальше...
«Non so se (Trump) sia una cosa buona per l’America, ma è dannatamente buono per la Cbs». La frase, pronunciata il febbraio scorso, dal presidente del network americano Les Monvees, a una conferenza su media e tecnologia organizzata dalla banca d’investimento Morgan Stanley, è diventata istantaneamente storica. E, nove mesi dopo, il giorno del voto, continua a riflettere l’entusiastico cinismo con cui l’establishment mediatico ha accolto e alimentato l’allucinante parabola trumpiana in direzione della Casa bianca. Читать дальше...
L’America finalmente va alle urne e lo fa sotto l’onda dell’ultimo, si spera, colpo di scena di questa infinita campagna elettorale. A due giorni dal voto, domenica, il direttore dell’Fbi (nominato dall’attuale presidente Barack Obama), James B. Comey ha comunicato alla nazione ed al mondo che, dopo aver valutato le mail contenute nel computer di Anthony Weiner, no, non c’è nulla che incrimini Hillary Clinton, come invece l’agenzia temeva una settimana fa. Quindi, tutto a posto, non è successo niente... Читать дальше...
Meglio la strada sicura o l’ignoto? È questo, secondo gli analisti internazionali, il dilemma in corso a Pechino di fronte alle elezioni americane. Secondo un recente sondaggio, e al contrario di quanto sostenuto da molti media occidentali, ai cinesi non piace Donald Trump; anzi il miliardario verrebbe visto come un «pericolo» per la Cina nel caso dovesse diventare presidente. Se è vero che «The Donald» potrebbe dare vita a una politica isolazionista da parte degli Stati uniti, allo stesso tempo... Читать дальше...
Le urla di domenica alla Leopolda ci dicono che siamo ad un passaggio d’epoca, a una crisi seria e grave della democrazia, al passaggio dal governo dei partiti a quello delle bande. Sul Corsera di ieri Pierluigi Battista ricorda la radiazione dal Pci del gruppo del Manifesto, che io continuo a condannare ma che fu cosa del tutto diversa dal linciaggio della Leopolda di questi giorni. Vale ricordare che alla nostra radiazione si arrivò dopo un dibattito che investì tutta … Continua
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La volontà popolare crea qualche grattacapo almeno alle oligarchie che governano l’industria agroalimentare. Il caso esemplare destinato a fare scuola riguarda l’olio di palma che gode di pessima fama per via della sua nocività (contiene grassi saturi in eccesso) e perché è considerato uno dei principali responsabili della deforestazione (ogni anno sparisce un milione di ettari di foresta per produrre 60 milioni di tonnellate di olio di palma, principalmente in Indonesia e Malesia). Un impatto insostenibile ... Читать дальше...
Il bel volto afro-latino spicca nella delegazione statunitense. Claudia De la Cruz è venuta dal Bronx a Roma per partecipare al III Incontro mondiale dei movimenti polari, voluto dal papa. Immigrata di seconda generazione da genitori della Repubblica dominicana, fa parte dei collettivi giovanili – Arte y rebeldia e Las Mariposas urbanas – che insegnano «alle donne, negre e latine, e ai ragazzi tra i 18 e i 25 anni, come si fa politica contando sulle proprie forze, nel solco … Continua
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«In Italia a fine ottobre, la cifra (di migranti arrivati, ndr) era di oltre 155mila, più del totale del 2015». Così il commissario Ue alle migrazioni Dimitris Avramopoulos (nella foto in basso) in una lettera inviata agli Stati membri. Della lettera esistono due versioni: una per il gruppo Visegrad (Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Slovacchia) arroccato su posizioni anti-immigrati, e l’altra per il resto dei Paesi Ue. Le due versioni sono quasi identiche a parte dove si affronta il tema dei... Читать дальше...
In Friuli, il Pd della Leopolda è finito al tappeto al secondo round elettorale. Le urne di primavera erano state un campanello d’allarme: sconfitte clamorose a Trieste e Pordenone. Domenica una replica impietosa a Monfalcone e Codroipo, che squaderna le dimissioni della segretaria regionale Antonella Grim e mette spalle al muro la governatrice e vice di Renzi al Nazareno. Debora Serracchiani si è presentata ieri agli studenti di Pubbliche relazioni nella sede universitaria distaccata di Gorizia... Читать дальше...