Autore di diversi romanzi, tra cui La parte migliore degli uomini (Guanda 2011), Tristan Garcia viene da studi filosofici e non a caso iscrive il suo nuovo romanzo, Faber (traduzione di Sarah De Sanctis, NN editore, pp. 400, euro 19,00) nel segno di una tradizione importante, quella del Bildungsroman, capace di offrire, generalmente, una sintesi tra racconto e riflessione filosofica. Il viaggio che compie il protagonista di questo genere romanzesco è insieme di conoscenza e di iniziazione, non è concesso a tutti... Читать дальше...
Agli inizi degli anni settanta, in una Gran Bretagna invasa dagli ex sudditi dell’impero e già in via di suburbanizzazione, Raymond Williams descriveva in The Country and the City, del 1973, la modernità come una tensione persistente tra periferie rurali e centri urbani, le cui tracce si depositavano nell’esperienza materiale delle persone tanto quanto nella loro sfera simbolica. Williams attaccava il neocolonialismo inscritto nella metafora del «villaggio globale», evocando una sensibilità metropolitana... Читать дальше...
Nell’intricata e spesso imprevedibile storia della narrativa, ogni tanto accade che un romanzo passi inosservato al momento della pubblicazione, per poi riapparire a sorpresa anni dopo, osannato da pubblico e critica. Basti pensare a Stoner di John Williams, uscito nel 1965 nell’indifferenza generale, riscoperto nel 2003 e divenuto immediatamente un caso editoriale da centinaia di migliaia di copie. Sarebbe confortante poter immaginare che anche la letteratura sia soggetta a una sorta di evoluzione darwiniana... Читать дальше...
Esattamente quarantotto anni dopo l’agghiacciante «prologo» scritto del 1966, Neel Mukherjee – nato nel 1970 a Calcutta, un anno prima della fondazione dello stato del Bangladesh – conclude il suo romanzo-mondo, uscito del 2014, La vita degli altri (Neri Pozza, ottima traduzione di Norman Gobetti, pp. 605, € 20,00). È un mondo lontano dal nostro: tutto il Bengala, occidentale e orientale, sembra il luogo scelto da secoli dalla dea Fame per fondarvi il proprio regno, con l’immancabile corteggio di malgoverno... Читать дальше...
Non le risorse dell’immaginazione, con il gusto di inventare intrecci, personaggi e contesti sui quali proiettare, magari, le proprie ossessioni, sembrano alimentare i libri di V. S. Naipaul, bensì una sorta di tropismo della mente che lo orienta a captare i dettagli di quanto osserva, e tra tutti eleggere quelli che meglio si sintonizzano con la sua malinconia di fondo, non di rado venata da una rabbia che prende la strada dell’ipercriticismo, al quale non sfugge l’analisi della sua persona,... Читать дальше...
Dopo Lor signori, sorprendente rassegna di «caratteri» strambi messi alla prova dalle molteplici e incontrollabili contingenze dell’essere al mondo (Il signor Calvino, il signor Kraus, il signor Walser, il signor Valéry), l’editore nottetempo torna a pubblicare di Gonçalo M. Tavares un altro libro, uscito in portoghese nel 2010, che si inscrive nella stessa vena filosofica (condita da un obliquo e inquietante humour) del ciclo del Barrio in cui si muovevano i «signori»: Matteo ha perso il lavoro (pp. Читать дальше...
«Direi che quello che mi ha sempre interessato nel corso della vita sono le espressioni dell’uomo, il fatto che l’uomo sia un animale che può camuffarsi, che può mascherarsi, che può darsi una forma». Così Jean Starobinski, intervistato da Guido Ferrari nel 1986, mettendoci in mano un prezioso filo rosso per percorrere la sua straordinaria opera saggistica. Il problema della maschera lo interessa già da studente – Starobinski è nato a Ginevra nel 1920 – quando si confronta con i … Continua
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«Perché non organizzare un festival sul mare? Facciamo un palco sulla spiaggia e vedrai che choc!»: questa era l’idea che Simone Carella aveva proposto a Ulisse Benedetti e a uno scettico Franco Cordelli che «non credeva al mare. Non credeva al gigantismo. Detestava l’estetica dello choc, così avanguardistica…». Eppure a Castelporziano, nel 1979, non solo il Festival internazionale dei poeti si fece, ma diventò per Cordelli «una cotta» improvvisa, anzi, «peggio che la cotta per una donna. Peggio... Читать дальше...
Il 1963 fu anno memorando: accanto alla Cognizione del dolore di Gadda apparvero Marcovaldo di Calvino, Lessico famigliare della Ginzburg e La tregua di Primo Levi, Diario minimo di Eco e Fratelli d’Italia di Arbasino, Rien va di Landolfi e Capriccio italiano di Sanguineti, Libera nos a Malo di Meneghello e La dura spina di Renzo Rosso: tutti rimasti negli annali, a non dir d’altro. Ma proprio non passò inosservato l’esordio di Luigi Malerba (1927-2008) con un titolo che, visto … Continua
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Fidel Castro e la sua armata rivoluzionaria stanno avvicinandosi all’Avana quando Sean Connery atterra sull’isola caraibica. Il film è Cuba, di Richard Lester, distribuito dalla United Artists nel 1979, e Connery interpreta un ex militare inglese, reinventatosi mercenario, qui assoldato per insegnare alle truppe di Batista come sconfiggere i ribelli. Che l’affascinante, soldato di ventura sia arrivato troppo tardi per fermare il corso della Storia è subito evidente in questo mix di satira politica e melodramma alla Casablanca... Читать дальше...
Il 9 maggio 1600, poco prima del suo ventitreesimo compleanno, Rubens partì da Anversa verso sud. Giunse, passando probabilmente per Verona e Padova, a Venezia. Poco più di un anno dopo una lettera scritta dal fratello Philip testimonia come Peter Paul avesse già visitato buona parte delle città della penisola. Restò in Italia otto anni raccogliendo notevoli opportunità lavorative e un bagaglio figurativo con pochi confronti. I quadri e le sculture esposte alla mostra Rubens e la nascita del Barocco... Читать дальше...
Antonio Sant’Elia (1888-1916) è una delle più note e celebrate figure della generazione di progettisti che, agli albori del Novecento, hanno profondamente rivoluzionato l’immaginario collettivo della nascente civiltà della macchina in tema di prefigurazioni urbane. Le radicali teorizzazioni dell’architetto comasco possono essere, infatti, annoverate tra le molte riflessioni sulla metropoli contemporanea, dalla Citè Industrielle di Tony Garnier (1901-1904) alla Ville Radieuse di Le Corbusier (1930)... Читать дальше...
La mole di memorie, studi, romanzi e film dedicati alla Shoah è immensa. Pochissime opere sono riuscite a renderne testimonianza, dunque a dire l’indicibile, come Maus, il romanzo a fumetti di Art Spiegelman premiato con il Pulitzer nel 1992. Nessuno avrebbe potuto prevedere che una storia a fumetti, con gli ebrei ritratti come topi, i tedeschi come gatti e i polacchi come maiali, potesse avere un impatto così forte, paragonabile solo ad alcune delle memorie più potenti o a quella … Continua
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Molti francesi e fiammenghi che vanno e vengono e non li si può dar regola» (Considerazioni sulla pittura, 1617-1620). Un medico senese che di pittura se ne intende, Giulio Mancini, descrive così quello che vede a Roma. Aggirandosi per vicoli e osterie, vede giovani venuti dal nord che potevano anche non capire la lingua. Cominciavano da garzoni, e se da subito riflettevano su cosa fosse la pittura, dovevano fare i conti con Caravaggio, morto pochi anni prima, e con quel … Continua
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Il baseball, come per la maggior parte dei cubani, era una delle passioni del Comandante. E non solo perché il figlio Tony per anni era stato il medico sociale della nazionale caraibica con mazze e visiere. Fidel era un lanciatore mancino, pare molto dotato. L’altezza lo aiutava a caricare la forza da imprimere alla pallina. E voci – mai confermate dal Lider Maximo – circolavano di un provino rifiutato per una società americana. Era prima della Rivoluzione. Il baseball però … Continua
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«Sì, lo sai, la forza che hai. Sì, lo so, la forza che ho». Dalla testa del corteo della straordinaria manifestazione organizzata ieri a Roma dalla rete Non Una Di Meno era questo lo slogan ripetuto, per dire che – come recitava un altro striscione – «guerriere sempre, vittime mai». O forse non si trattava di uno slogan, bensì erano le voci, le tante voci di numerose generazioni che ieri si sono mostrate, fianco a fianco per dire no alla … Continua
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Talmente fascinoso da sembrare uno pseudonimo, benché ormai non più famoso come allora, il nome di Daphne Du Maurier attraversa il tempo illuminato dal fiabesco bianco e nero di Rebecca. Sopravvive impigliato ai tronchi, alle radici, ai rami su cui Alfred Hitchcock inchioda la macchina da presa nell’onirica sequenza iniziale del suo primo film americano, l’unico premiato con un Oscar. Ha la forma delle spirali di nebbia che intorno a quelle fronde si allargano sinistre con effetto di sipario,... Читать дальше...
Alla vigilia della manifestazione «Non una di meno» ha gioito del ritorno in piazza delle donne contro la violenza. Ieri, a fine corteo, Laura Boldrini è emozionata per il successo. Una piazza di donne – ma c’erano anche molti uomini – dove per la prima volta non è andata «perché» spiega la presidente della Camera, «rispetto l’autonomia dei movimenti che hanno promosso il corteo e mi faceva piacere che le protagoniste fossero quelle che hanno voluto e saputo organizzare una … Continua
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È testa a testa, secondo gli ultimi sondaggi, tra i sostenitori e i contrari all’iniziativa popolare che pianifica l’uscita definitiva della Svizzera dal nucleare. I cittadini elvetici sono chiamati oggi alle urne per esprimersi sulla proposta di iscrivere nella Costituzione il divieto di costruire nuove centrali, che già esiste dal 2011, e una nuova limitazione del periodo di attività di quelle esistenti, per pianificare così l’uscita definitiva dal nucleare. Il quesito referendario infatti fissa... Читать дальше...
Con un esempio palese di assoluta discrezione venerdì se ne è andato da questo mondo il Comandante Fidel Castro, l’unico, nel mondo moderno, che abbia fatto una rivoluzione e non l’abbia persa. L’unico leader che abbia lasciato un paese in condizioni migliori di quando ha rischiato la pelle per liberarlo dalle prepotenze del dittatore Fulgencio Battista, uno che governava sotto braccio alla mafia. È singolare che queste realtà, inconfutabili per l’America Latina (Piano Condor, desaparecidos) non... Читать дальше...
Appoggiata a un parafango, occhiali con montatura pesante che scendono sul naso, truccatissima, in short e calze nere, regge un cartello con aria disinvolta e sigaretta in mano. Sta scritto semplice semplice: «Se non te la do non te la prendere». È così, una miriade di cose spiazzanti di questo genere, piccole, grandi, singole, collettive, collettive tutte insieme: una marea, sì, fatta di tante, tantissime onde, una diversa dall’altra. Delle duecentomila persone che hanno sfilato ieri per le strade... Читать дальше...
«Siamo in piazza contro la violenza sulle donne, la tortura e le detenzioni arbitrarie: per la libertà di Milagro Sala». Un gruppo di donne accompagna la regista argentina Magali Buj, condirettrice, insieme a Federico Palumbo, del documentario «Tupac Amaru, qualcosa sta cambiando», che continua a riempire le sale e ad animare i dibattiti di associazioni e movimenti. Un lavoro che racconta l’arresto arbitrario della deputata indigena Milagro Sala, «la prima prigioniera politica di Mauricio Macri». Читать дальше...
Solo i Grandi lasciano dietro di sé odi indelebili e ammirazione sconfinata. E solo chi è naturalmente dotato di straordinario carisma suscita emozioni straordinarie. Anche i diplomatici possono provare emozioni: noi giovani diplomatici in servizio all’Avana eravamo emozionati ogni volta che incontravamo Fidel per lavoro o in pubbliche occasioni. Erano gli anni Settanta. A Washington la Commissione Church aveva avuto il coraggio di scavare nei maleodoranti recessi della Cia e scoperchiare le sue «intrusioni» in mezzo mondo. Читать дальше...
A parlare più di tutto è la foto di Marco Bentivogli e Maurizio Landini, i segretari di Fim e Fiom, che si abbracciano e sorridono dopo la firma: il contratto dei metalmeccanici è una realtà, e soprattutto i tre sindacati delle tute blu sono di nuovo uniti dopo ben otto anni di divisioni e scontri. Quello più duro – uno tra tanti – il contrasto sulla Fiat (oggi Fca) di Sergio Marchionne, ma ora che la testa dell’industria auto è … Continua
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Per Cuba è l’ora della verità. Da molti anni gli osservatori di vicende cubane si chiedevano cosa sarebbe accaduto nell’isola al momento dell’annuncio della morte di Fidel Castro. Dopo tante notizie smentite che contribuivano al mito del comandante en jefe, non ha colto di sorpresa la sua scomparsa a novant’anni suonati festeggiati lo scorso agosto. L’annuncio è stato dato da Raúl Castro poco dopo il decesso con un breve e sobrio comunicato letto in televisione: dunque, nessuna strategia di gestione... Читать дальше...