Carlo Lizzani, «Storia del cinema italiano. Dalle origini agli anni Settanta», a cura di Francesco Lizzani e Valentina Innocenti, Roma, Castelvecchi, pp. 280, euro 25 Ha ragione Marco Tullio Giordana quando nell’introduzione dice che Lizzani con questa Storia è stato il primo a rompere il ghiaccio. Anche oggi che del cinema italiano si scrive in tutto il mondo, pochi dimostrano di avere le idee chiare come chi ha vissuto dall’interno le contraddizioni di un’epoca. A proposito della rivoluzione... Читать дальше...
In questa storia (L’acqua calda e l’acqua fredda), fare un documentario ha significato mettersi in ascolto del lavoro operaio, delle sue narrazioni antiche e presenti, delle sue contraddizioni, delle sue parole – desuete e rimosse – pure non ancora perdute. Vissuti individuali, collettivi, intergenerazionali, migratori. Perché non è possibile raccontare il lavoro com’è, immaginare come potrebbe essere, senza agire la memoria di com’era. «Destino ha voluto che, come mio padre, diventassi gruista... Читать дальше...
Carlo Mollino, Giappone 1970, Humboldt Books 2016, euro 18 Ho per le mani un libro molto bello. È fotografico, ci sono testi e l’autore centrale in questo caso è il fotografo. Ma ne so poco, così mi metto a studiare il necessario, e intanto chiedo a chi di dovere. «Mollino? Era un genio», voilà. «Guarda quello che ha fatto con il Teatro Regio di Torino, oppure nel design, o i suoi scritti, o le foto, o addirittura il trattato sullo … Continua
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B.R. – Ancora un film filosofico e insieme politico questo tuo nuovo film. Un film che però rilancia un po’ tutto il tuo cinema, su un terreno azzardato, radicale, imprevisto. Il titolo è un nome proprio, quello di un martire cristiano, SebastianO con una O scritta in grande, che allude a un cerchio, a una Omega, a un “Oculo” ( che è un occhio , e che tra l’altro è una ossessione della pittura di Mantegna da cui tu sei … Continua
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Il 30 aprile la mostra Alfons Mucha e le atmosfere Art Nouveau si trasferisce, dalle sale di Palazzo Reale di Milano, con le sue donne eleganti, ammiccanti e ritratte in colorati e sensuali manifesti, a Palazzo Ducale di Genova. Qui la mostra, oltre a ripresentare il percorso espositivo che ha raccontato l’artista ceco alla città di Milano, offrirà anche l’opportunità di valutare la sua opera attraverso un ulteriore percorso dedicato a tutti i suoi manifesti pubblicitari, proprio nella mostra... Читать дальше...
Che spettacolo triste, questi fantasmi! Si esce con un sentimento di angoscia a malapena represso dal Fabbricone di Prato, dove abbiamo visto The Ghosts, ultima creazione di Constanza Macras. E ci si chiede istintivamente dov’è andato a finire il piacere del gioco con cui la giovane coreografa porteña ci aveva conquistato, lo spirito allegro con cui fin dall’inizio ha messo in scena uno spaesamento che è anche nostro, davanti a un mondo forse globalizzato ma non per questo privo di … Continua
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Fabio Fazio non copia, è lui stesso Mike Bongiorno. In fondo, Rischiatutto è la realizzazione del sogno privato-pubblico del conduttore più simile al modello di televisione dell’età dell’oro. È un sogno assai realistico, perché dà sembianze di spettacolo al desiderio diffuso di guardarsi nel rassicurante specchio della memoria addomesticata. Con una ormai consumatissima abilità Fazio ripercorre la laica via crucis del modello generalista: dal varietà, a Sanremo, al calcio, al talk. Ecco, ora, il quiz... Читать дальше...
Sicuramente è la produzione più importante del Teatro di Roma per questa stagione, al di là delle celebrazioni pasoliniane nel quarantesimo anniversario della morte dell’autore. Federico Tiezzi offre con Calderòn (all’Argentina fino all’ 8 maggio) uno spettacolo di grande impatto e respiro, con una buona compagnia di attori e il risultato non secondario di rendere chiarissima la tragedia in versi. Che sicuramente è uno dei testi fondamentali del teatro (ma forse dell’intera poetica) di Pasolini... Читать дальше...
Se si vuole capire quanto la danza e la musica possano darsi a vicenda, Mark Morris è, tra gli artisti viventi, un maestro da cui non prescindere. Genio ribelle della danza americana anni Ottanta, chiamato a sostituire Béjart al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles nel 1988, dove rimase fino al 1991 sfoderando capolavori come L’Allegro, il Penseroso e il Moderato su musica di Handel, Morris esplora il rapporto tra musica e danza con una sottigliezza e originalità che … Continua
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La corposa selezione del Far East Film Festival di Udine, giunto alla diciottesima edizione, ci permette come ogni anno di ragionare (anche) sui numeri del cinema asiatico. Anzi, sulle quote, termine probabilmente più appropriato per l’industria cinematografica della Corea del Sud. Partiamo quindi da un mero dato, dal numero delle pellicole sudcoreane presenti al FEFF 2016: sono quattordici, due più della Cina e tre più del Giappone, gli altri colossi della kermesse friulana e del cinema asiatico. Читать дальше...
Il 29 luglio di quest’anno debutterà nelle sale dell’arcipelago nipponico Godzilla Resurgence – Shin Gojira, il trentunesimo film giapponese dedicato al kaiju creato e portato sul grande schermo dalla coppia Ishiro Honda e Eiji Tsuburaya nel 1954. Questa nuova pellicola sarà co-diretta da Hideaki Anno e Shinji Higuchi e viste le prime immagini sembra essere un ritorno alle origini di Godzilla, quello originale per intenderci, tanto per design che per stile. Con una scelta che potrebbe sembrare... Читать дальше...
La locandina di Oh Hell No! raffigura un uomo sulla settantina, in ostentato abito classico, che dietro occhiali scuri e un cappello da cowboy lascia intravedere un piglio severo. La mise e la posa farebbero pensare far pensare a un repubblicano di ferro, se non fosse per la cravatta che, con inaspettata iridescenza, stravolge la rigida compostezza dello scatto. La persona ritratta è David Mixner, figura chiave del panorama culturale americano, attivista per i diritti umani e pioniere del movimento... Читать дальше...
(…) Un’altra data, 1967, si staglia per due secondi sullo schermo nero, prima che il commento italiano lapidario situi l’immagine: <EN> I consigli comunali delle Apuane dove ventitré anni prima Reder e i suoi ammazzarono centinaia di persone si pronunciano contro la richiesta di grazia, dopo il comune di Marzabotto. <EN>La prima di una serie di dieci panoramiche percorre la linea di cresta verde delle colline da sinistra a destra, poi ritorna da destra a sinistra, e si ferma su … Continua
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Con la prefettura di Kumamoto nel Giappone meridionale ancora oggi teatro di forti attività sismiche che sembrano non voler fermarsi, ricordiamo che lo scorso 14 aprile una scossa di magnitudine 6.2 ed una di grado 7 due giorni dopo hanno colpito la zona devastandola, il terremoto e in generale il tema del disastro restano degli argomenti molto presenti ed esplorati dall’arte prodotta nell’arcipelago nipponico. Dall’antichità quando i maremoti e i danni causati dalle scosse venivano raffigurati... Читать дальше...
Città della ghisa, fin dal tempo dei Lorena, Follonica sfoggia da un anno un polo di aggregazione e formazione culturali di livello europeo. Il recupero da parte del Comune della grande area ex Ilva, dismessa nel 1960, ha prodotto infatti, dopo sette anni di lavoro, un sistema integrato di spazi e superfici in cui dove si affiancano sale prove, laboratori e convegni, percorsi espositivi, un museo, servizi, foyer, caffetteria, arena estiva e un teatro, il Fonderia Leopolda. Confortevole, elegante... Читать дальше...
Il diciottesimo Far East Film Festival si è aperto ieri, venerdì 22, sotto il segno della tigre, è stato proiettato infatti il sudcoreano The Tiger, film diretto da Choi Min-sik ed ambientato nel ventesimo secolo durante il periodo di occupazione giapponese. Quest’anno alla manifestazione friulana la pattuglia più copiosa, senza considerare le retrospettive, è proprio quella proveniente dalla Corea del Sud, un numero che assieme ai tre film che saranno presentati al prossimo festival di Cannes... Читать дальше...
Nella società odierna, troviamo l’eroe in quasi tutti gli aspetti della vita. Può sembrare che sappiamo esattamente cosa sia e come si debba comportare un eroe, e che tipo di etica preveda un appellativo del genere. La verità è che siamo inondati di presunti eroi nei film, in letteratura, nei media e nei discorsi di ogni giorno. Esiste, a quanto pare, una forte convinzione che noi esseri umani possiamo essere divisi in mortali «comuni» ed «eccezionali». Inoltre c’è la percezione … Continua
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Di quale «disincanto» ci parla l’ultimo libro di Massimo Ilardi (Il tempo del disincanto, manifestolibri, pp. 140, euro 15)? La parola è molto impegnativa e vale la pena di ricordarne le origini recenti. Le fortune del termine disincanto risalgono a quelle condizioni di vita di estraniamento, stupore, spaesamento, descritte dai grandi scrittori e narratori dell’Ottocento di fronte al comparire della modernità e, in particolare, di fronte ad uno dei suoi aspetti più inediti e sorprendenti: la nascita della metropoli... Читать дальше...
Da parecchi anni Teresa Margolles (Culiacan, Sinaloa 1963, vive e lavora a Città del Messico) colleziona momenti della quotidianità strettamente connessi con la morte: fotografa, registra suoni. Lo avverte come un dovere nei confronti di tutte le vittime della violenza, soprattutto delle migliaia di donne assassinate la cui morte attraversa in silenzio la storia del Messico, più che altrove. Come quella della sua amica Karla, una prostituta transessuale di 65 anni che collaborava al progetto che... Читать дальше...
Amalia Pica (Nequén, Argentina 1978, vive e lavora a Londra) è la più giovane tra le quattro artiste – Ana Mendieta, Anna Maria Maiolino e Teresa Margolles – scelte per la XVI Biennale Donna di Ferrara Silencio vivo, a cura di Lola G. Bonora e Silvia Cirelli (visitabile fino al 12 giugno). Cresciuta in Argentina ascoltando la musica di Luis Alberto Spinetta e guardando (almeno all’inizio dei suoi studi, quando era allieva alla Escuela Nacional de Bellas Artes Prilidiano Pueyrredón … Continua
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In questa città, distinguere una razza non è facile, si rischia la confusione, Trieste è sempre stata una madre con le gonne accomodanti; tanti i padri, tanti i figli. Padri e figli ne arrivano in continuazione, lo si può notare anche in Piazza Garibaldi. Lì hanno piantato un ufficio di collocamento all’aperto, ed è una sede che non ha uffici e non ha sportelli, ma soprattutto, non c’è il disturbo burocratico che esige cartellini da timbrare o richieste da riempire. … Continua
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Il furore neoliberista del governo argentino di Gustavo Macri non si ferma davanti a nulla. Nel mese scorso a farne le spese sono stati 240 impiegati della Biblioteca Nazionale a Buenos Aires (un quarto degli effettivi), licenziati sull’onda di una politica di tagli violenti al settore pubblico che ha già fatto migliaia di vittime. Se è vero che dal 2005 questa importante istituzione ha aumentato significativamente il suo personale, è anche vero che sotto la direzione di Horacio González ha …... Читать дальше...
Prince è stato centrale dal punto di vista artistico e ancor di più da un punto di vista politico/culturale. Le sue canzoni sono diventate – soprattutto in ambito afroamericano – il manifesto di un vero e proprio culto, il New Breed. In tal senso Let’s Go Crazy, il pezzo che apre Purple Rain, l’album del 1984, è emblematico. Recita: «Mie cari, siamo tutti qui riuniti per attraversare questa cosa che si chiama vita. Io sono qui però anche per dirvi … Continua
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Che in così tanti Paesi abbiano firmato alla prima occasione utile l’accordo di Parigi sul clima è un segno importante. Avviene mentre i segnali dei cambiamenti climatici continuano a essere allarmanti, con un altro record nelle temperature globali registrato appena a febbraio e nuovi dati sullo scioglimento dei ghiacci dalla Groenlandia all’Antartide. Il recente sbiancamento del 97% osservato nella Grande Barriera Corallina in Australia è un altro fenomeno che non ha precedenti e che è legato al riscaldamento dell’oceano. Читать дальше...
Come il poeta, i cinquantasei giuristi che hanno firmato un nuovo appello sulla riforma costituzionale sanno ciò che non sono e ciò che non vogliono. «Non siamo fra coloro che indicano questa riforma come l’anticamera di uno stravolgimento totale dei principi della nostra Costituzione e di una sorta di nuovo autoritarismo», scrivono, prendendo immediatamente le distanze dai colleghi costituzionalisti confluiti nel comitato del No al referendum sulla riforma. Ma subito dopo aggiungo di non volerla neanche loro... Читать дальше...