«Stimatissimo Signor Berg, forse si ricorderà di me: al Tonkünstlerfest del 1924 a Francoforte Le fui presentato da Scherchen, e Le parlai della mia intenzione di venire a Vienna a studiare presso di Lei». Comincia così la prima lettera di Adorno ad Alban Berg, datata febbraio 1925 e contenuta nel carteggio che ora esce con il titolo Sii fedele Corrispondenza 1925-1935 (traduzione di Roberto Di Vanni, revisione e nota di Paolo Petazzi, Archinto, pp. 312, euro 24,00). Adorno aveva allora ventun... Читать дальше...
Se ne è andato con discrezione Paolo Poli, un mese dopo che un ictus l’aveva costretto al ricovero nell’ospedale romano Fatebenefratelli, dove la sua fibra fortissima era riuscita anche a superare una broncopolmonite. Stava per compiere 87 anni (era nato nel maggio del 1929), ma era ancora un «ragazzo», asciutto e scattante, lasciati da due anni i palcoscenici perché era difficile tenere in piedi una compagnia quando anche un teatro di quelli cosiddetti primari, non gli aveva pagato i cachet,... Читать дальше...
A Paolo Poli il Niccolini è toccato in sorte due volte. A distanza di 38 anni. Firenze restava la sua città. Seppur conflittuale. 6 novembre 1978. Dopo le fumose stagioni del cinema, come volevano i gusti del pubblico e le ragioni del botteghino, la gloriosa sala di via Ricasoli, già del Cocomero, la prima in città, anno domini 1650 per volontà dell’Accademia degli Infuocati, riapriva il sipario, artefici magici Roberto Toni e Carlo Cecchi. 8 gennaio 2016. Dopo vent’anni di … Continua
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Si intitola Alessandro Magnasco (1667-1749) Gli anni della maturità di un pittore anticonformista la mostra di pezzi sceltissimi aperta a Genova, nei Musei di Strada Nuova, fino al 5 giugno. Ventitré opere ripercorrono l’ultimo ventennio di attività di quest’artista, uno dei grandi della pittura europea del Settecento. Non certo uno sconosciuto, visto che fu tra i primi artisti genovesi a essere apprezzato e ricercato: già nel 1914, infatti, una celebre casa antiquaria di Parigi gli riservò una «personale»... Читать дальше...
In una conferenza tenuta alla Kunstverein di Jena nel 1924 Paul Klee paragona l’artista al tronco di un albero, tormentato, scosso dalla possanza dei fluidi che penetrano attraverso le radici, «e come la chioma dell’albero si dispiega visibilmente in ogni senso nello spazio e nel tempo, così avviene con l’opera». L’immagine dell’albero sta a significare due cose: il legame saldo con il mondo, con il presente, e il ruolo dell’artista come mediatore della realtà. La sua attività si spiega bene … Continua
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Progredisce la tecnologia, le società si trasformano, e di pari passo si adeguano anche le culture, che di questa o quella società dovrebbero essere espressione. Così almeno vuole il nostro indefettibile credo storicista, che contempla una specie di palazzone di vetro a più piani, di cui i singoli popoli occuperebbero via via il seminterrato con la preistoria, poi il piano terra con l’evo antico, e poi il mezzanino con il medio evo, fino al piano nobile, dove ci troveremmo adesso, … Continua
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«Guarda, se solo penso che sono qui e che io sto per vederli dal vivo mi vengono i brividi» mi aveva detto Librado, 45 anni, un colosso di uomo, meccanico di «almendrones» (le auto americane anni 50 che miracolosamente deambulano per Cuba) e guida turistica per arrotondare. Per confermare mostrava la pelle d’oca che effettivamente ricopriva il braccio. Forse solo in questa Cuba macchina del tempo, un concerto dei Rolling Stones poteva tornare ad essere un evento «epocale». Librado è … Continua
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Jean Cayrol è stato uno scrittore deportato per motivi politici nel campo di Mauthausen, non un deportato divenuto scrittore per impulso di testimonianza. Della permanenza nel Lager parlò sempre pochissimo, giudicandola esperienza «intrasmissibile, solitaria, instabile», inevitabilmente tradita da qualsiasi tentativo di restituzione narrativa. All’aborrito «pittoresco», più o meno involontario, di troppa memorialistica (o, peggio, fiction) sulla Shoah, Cayrol contrappone da un lato la nuda denotazione delle ricerche storiche... Читать дальше...
«Rue de Vaugirard a Parigi è lunga come una frase di Proust», dichiarava con ironico allegorismo Kurt Tucholsky, amico di Franz Kafka e di Max Brod, cabarettista, scrittore politico, satirico, grottesco, pacifista di sinistra; trasferitosi in Francia nei primi anni venti, e stretta amicizia anche con Marcel Proust, Tucholsky sosteneva: «Qui mi sento pienamente un essere umano». Sarebbe piaciuta – ne sono certo – a un altro grande berlinese trasferitosi anche lui a Parigi pochi anni più tardi, Walter Benjamin... Читать дальше...
Cuba ha avuto satisfaction. Non solo una notte «inolvidable» di rock, con i Rolling Stones, in un concerto gratuito e con tutti i crismi di un gran evento moderno, schermi, luci, altoparlanti con 1,3 kilos di suono, una cosa mai vista prima. Ma una specie di riconciliazione generazionale, tra mayores, con i capelli brizzolati o decisamente bianchi , occhiali da vista, che hanno per decenni sognato un concerto rock di questo tipo e i giovani reguetoneros che però hanno gridato … Continua
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Non se l’aspettava, Marco Pannella, era stato informato solo di una visita «speciale». Ma del resto non sarebbe stata una novità: da due settimane a casa sua, in via della Panetteria vicino a Fontana di Trevi, vengono a salutarlo e omaggiarlo senza interruzione le più alte cariche dello stato, a partire dal presidente del consiglio Matteo Renzi; oltreché politici, vecchi amici e militanti. Così alle 11 di mattina chi era presente racconta che il vecchio leone radicale, consumato nel fisico … Continua
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C’è una cosa che ricordo bene dei miei anni da studente: il chiamare la polizia, il farla intervenire dentro l’Università, era considerato il più alto e inconcepibile dei tradimenti. Tanto è che, a fronte di occupazioni assai lunghe, di mesi, il MR pro tempore mai ne fece ricorso: Felice Battaglia, Walter Bigiavi per una breve parentesi, Tito Carnacini. Questo modo di sentire, evidentemente condiviso tra studenti e rettori, ha radici antichissime. Che certo un filosofo del diritto della statura... Читать дальше...
La coperta egiziana è corta. Lo è per chi in Italia pretende la verità dal presidente-alleato al-Sisi e lo è per i tanti egiziani che in queste ore inondano di commenti i social network e i giornali online. Le domande, le nostre e le loro, sono le stesse. Perché una banda di criminali avrebbe dovuto torturare per giorni uno straniero a fini di rapina, perché la polizia rifiuta di rispondere alle legittime domande poste dalla stampa alternativa, perché i malviventi … Continua
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Più passano i giorni dalla doppia strage di Bruxelles, più appare chiaro come la principale vittima di quell’atrocità, oltre alle donne e agli uomini le cui vite sono state cancellate come fossero cose, sono loro: la moltitudine di migranti spalmati sui confini d’Europa o appena filtrati al suo interno, che ne avranno – ne hanno già! – la vita sconvolta. E con loro i 20 milioni di musulmani che abitano le città d’Europa, a cui con voci sempre più sguaiate … Continua
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«Chiediamo per il bene del Partito, per la salvezza a lungo termine della Nazione, per il tuo bene e per quello della tua famiglia, di dimetterti da ogni incarico statale e di Partito. Di lasciare nelle mani del popolo cinese e del Partito la scelta di un’altra persona capace che possa guidarci attivamente verso il futuro». Firmato: «I membri fedeli del Partito». È una bomba a orologeria la lettera comparsa qualche settimana fa sul sito specializzato in diritti umani Canyu.org … Continua
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La lettera che chiede le dimissione del presidente cinese (nonché segretario del Partito comunista) Xi Jinping e le sue conseguenze immediate, gli arresti e le detenzioni di persone ritenute coinvolte se non nella sua stesura, quanto meno nella sua diffusione, indicano una difficoltà della leadership di Pechino a rendere omogeneo tutto il Partito, di fronte alla figura di un numero uno che si è via via rivelato accentratore anche più dei suoi predecessori. Significa che quelle lotte intestine... Читать дальше...
La statua dorata di San Michele, uccisore del drago, protegge ancora la Gran Place di Bruxelles con i suoi simboli alchemici e la conchiglia di San Giacomo incastonata nelle pietre del selciato a indicare ai pellegrini l’inizio del cammino per Santiago di Compostela. Ma, anche se i locali che danno sulla piazza sono pieni come sempre, l’aria che si respira trasmette un senso di normalità forzata, sorvegliata dalla presenza delle forze dell’ordine. Un’atmosfera che vira bruscamente verso la tensione... Читать дальше...
Il «pesce grosso» ferito alla fermata del tram a Schaerbeek è un personaggio già condannato in Afghanistan a sette anni di carcere per la complicità nell’assassinio del comandante Ahmad Shah Massoud, il «Leone del Panshjr», eroe della resistenza anti-sovietica e anti-talebana, ucciso all’immediata vigilia dell’attentato alle Twin Towers di New York, nel settembre 2011. Si chiama Abderahmane Ameroud ed è un franco-algerino. Ma la figura più singolare è quella del cosiddetto «uomo col cappello»... Читать дальше...
Del referendum non si parla. O se ne parla assai poco, in televisione. Venerdì l’Autorità garante per le comunicazioni ha diffuso i primi dati utili per valutare quanta informazione si stia (non) facendo sul prossimo appuntamento con le urne: il 17 aprile gli italiani sono chiamati a esprimersi sulle trivellazioni in mare entro le 12 miglia. Anche su questi dati è calato un sostanziale silenzio. L’Agcom ha fatto monitorare tutte le tv nazionali, dalla Rai a Mediaset, da La7 a … Continua
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Tutte le volte che la guerra altrove guerreggiata bussa alle porte di casa nostra, la domanda si ripete. Ma questi islamici che vivono tra noi, e da noi così diversi, si sono integrati? Si vogliono o no integrare nelle società che li ospitano accettandone i valori fondanti? Sentir far queste domande in televisione al musulmano di turno e vederne l’imbarazzo nel tentativo di dare la risposta che vada bene all’intervistatore, ha un che di penoso e umiliante. Come se integrarsi … Continua
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Migranti, terrorismo, guerre, ma anche i preti pedofili, sono stati al centro dei gesti e delle parole di papa Francesco nei giorni del «triduo pasquale» che si conclude oggi con la messa e la benedizione Urbi et Orbi a San Pietro. «O Croce di Cristo, ti vediamo ancora oggi nel nostro Mediterraneo e nel mar Egeo divenuti un insaziabile cimitero, immagine della nostra coscienza insensibile e narcotizzata», ha detto Francesco nella preghiera che ha recitato venerdì notte, al termine della … Continua
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È un vero e proprio uragano quello che si è abbattuto sul Belgio. Lo spettro della crisi politica, dopo le dimissioni (poi respinte) dei ministri degli Interni, Jan Jambon, e della Giustizia, Koen Geens, unita alle falle oramai evidenti nei servizi di sicurezza sono una miscela esplosiva che rischia di generare una crisi di governo che potrebbe destabilizzare l’intera comunità europea. La falla dei servizi di sicurezza di mezza Europa (non dimentichiamo che Salah Abdeslam in fuga da Parigi dopo... Читать дальше...
Alexandra è una ragazza greca che studia giurisprudenza a Bologna. Era a bordo del traghetto Ancona-Igoumenitza “monopolizzato” dalla carovana #Overthefortness con tanto di assemblea sul ponte più alto. Ha deciso di non proseguire il viaggio con il padre verso Atene. Si è aggregata a Igoumenitza alla carovana italiana e ieri ha portato a destinazione due borse cariche di pannolini, medicinali e scarpe in una delle centinaia di tende del campo. Con la pettorina arancione, a gruppetti controllati... Читать дальше...
I trofei stavano per essere consegnati ai giocatori, alla fine di un torneo di calcio tra squadre locali. Ma l’apparente normalità di una partita di pallone è stata devastata dalla cintura esplosiva di un kamikaze dello Stato Islamico: almeno 41 i morti, 100 i feriti. Tra le vittime ci sono anche 17 bambini: avevano tra i 10 e i 16 anni. In un video pubblicato online si vede il sindaco, Ahmed Shaker, chiamare a voce alta i nomi dei calciatori. … Continua
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