Riconoscimenti e complimenti, si sa, fanno piacere a tutti. Per un musicista essere chiamato dal grande Paul McCartney a collaborare a un suo disco (per la precisione Flowers in the Dirt del 1989, l’ex Beatles ricambierà scrivendo a quattro mani Veronica, il pezzo più bello dell’album Spike) è di certo motivo di grande esaltazione. Se poi, alla fine del lavoro, sir Paul se ne esce con un elogio spaziale («Durante la nostra collaborazione mi ha ricordato John») c’è veramente da … Continua
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Ha voluto contemplarli molto da vicino. Per narrare Raghda e Amer, una coppia di rivoluzionari e il loro vissuto in Siria prima della guerra e durante, i loro quattro figli e l’esilio, Sean McAllister, documentarista inglese con un solido tracciato di ricerca in Medio Oriente, ha sentito che doveva assolutamente andare oltre la nube del racconto mediatico-politico internazionale, oltre il rintocco sterile delle immagini di rovina e di morte. Allora ha scelto di stare accanto a quest’uomo a questa... Читать дальше...
Gli aerosiluranti erano dei velivoli che operavano sul mare. Col siluro agganciato alla pancia della fusoliera puntavano sulle navi e a 500 metri di distanza lo lanciavano in acqua per colpirle e affondarle. Potevano essere impiegati soltanto sulle distese di mare, nel contesto di uno scontro aeronavale del secolo scorso. Non esisteva altro scenario possibile per aerei di quel tipo, per motivarne la loro presenza. Ci parve fuori luogo dunque un esemplare simile fra le catene alpine del Trentino... Читать дальше...
Il calcio come veicolo per consolidare l’identità operaia. In alcune realtà locali, in Italia, in Francia e in altri paesi europei, spesso i valori della classe operaia sono stati amplificati attraverso le squadre di calcio. Marion Fontaine docente di Storia Contemporanea all’Università di Avignone in Francia, ha scritto Le Racing Club de Lens et les «Gueules Noires» (euro 23), trattando il caso della squadra di calcio del Lens, conosciuta in Francia come la squadra dei minatori, assurta ai vertici... Читать дальше...
Quali le ricadute della guerra – nel breve, nel medio e nel lunghissimo termine – sul corpo e sull’anima di chi se la vede arrivare addosso. Ma anche nella mente e nei tessuti reconditi di coloro che la progettano la ordinano la demandano la fabbricano la seminano. In questi giorni di fine maggio 2016, mentre, in 71 anni, Barack Obama sarà solo il primo presidente degli Stati uniti a recarsi a Hiroshima, e mentre, non solo per il suo Paese, … Continua
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Ho appuntamento con Lionel Baier il 18 febbraio 2016 in un hotel di Place de la République a Parigi, poco distante nello spazio e nel tempo da uno dei luoghi degli attacchi terroristici del 13 novembre 2015 che hanno sconvolto una Francia ancora visibilmente scossa e in stato d’emergenza. La statua di Marianne al centro della piazza è piena di messaggi di solidarietà, candele, fotografie. Di lì a qualche settimana, in occasione della protesta contro la Loi Travail, quel luogo … Continua
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È il 1966: l’ Inghilterra vince il mondiale di calcio per la prima e, ahimè unica volta; i Beatles hanno conquistato gli Stati uniti e il gelo del lungo inverno di austerità del dopoguerra comincia a sciogliersi con l’ottimismo degli anni Sessanta e l’estate dell’ amore. Il 16 novembre un quarto della popolazione inglese è seduta davanti alla tv a vedere una puntata di Wednesday Play sul canale BBC1. In uno stile quasi-documentaristico, tutti vedono, o meglio vivono, la storia … Continua
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«Se un uomo trova un diamante, ha fortuna, se un uomo trova due diamanti, ha molta fortuna, se un uomo trova tre diamanti: è stregoneria» recita un proverbio africano. La stregoneria e la magia, infatti, spiegano ciò che è evidentemente di molto lontano dalla normalità. Termini come «magia» e «stregoneria» ci rimandano immediatamente a un mondo primitivo, segnato da superstizioni, popolato da individui succubi di credenze, impregnato di elementi, che noi definiremmo sovrannaturali e pertanto non controllabili dall’uomo. Читать дальше...
Jean Rouch, indimenticabile pioniere del film etnografico, lo definiva un incrocio di sguardi. Più che una particolare tecnica di ripresa, più ancora di una originale modalità espressiva, era un’esperienza di vita. Lo sguardo dietro l’obiettivo di una cinepresa a spalla, l’antropologo cercava lo sguardo dell’altro, per instaurare una reciprocità come veicolo di conoscenza. È questo lo spirito dell’antropologia visiva, un modo per avvicinare, conoscere e comunicare culture e modi di vita diversi... Читать дальше...
In paese tutti la chiamano Fraulein, signorina, un sarcastico riferimento alla sua condizione di donna adulta non sposata. Lei è Regina, proprietaria dell’hotel che porta il suo nome in un paese di confine del nord Italia, dove il tedesco viene spesso preferito all’italiano. È lei la protagonista che dà il titolo al film appena uscito in sala di Caterina Carone – Fraülein. Una fiaba d’inverno – primo lungometraggio di finzione girato dalla regista del documentario Valentina Postika in attesa di … Continua
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Chissà perché Antonio Latella ha voluto intitolare Santa estasi questo suo impegnativo e in fin dei conti assai riuscito progetto dedicato alla tragedia greca, o per dir meglio alla tragica stirpe degli Atridi. Otto ritratti di famiglia, dice il sottotitolo. Tanti sono infatti gli spettacoli, in sé compiuti, in scena al teatro delle Passioni fino all’11 di giugno, quando di nuovo si potranno vedere tutti di seguito l’uno all’altro come meritano. Estasi è letteralmente uno stare fuori. Allude a... Читать дальше...
Al termine della prima romana dell’ultima creazione di Peter Brook Battlefield (che dall’Argentina ha iniziato una fitta tournée in diverse città italiane), la maggior parte del pubblico applaudiva entusiasta, addirittura in piedi, prima che il commissario Tronca gli consegnasse mestamente la lupa capitolina. Sul volto di qualcuno però affiorava un sorriso pensieroso. Lo spettacolo viene presentato come lo sviluppo di un brano del Mahabharatha, il poema epico indiano che racchiude l’origine e... Читать дальше...
Due attori eccellenti e un regista unanimemente riconosciuto come uno dei migliori, insieme per darci uno spettacolo veloce e divertente, ma capace anche di far scattare belle suggestioni, e corto circuiti magari prima non scontati, come quelli possibili tra certe scritture di Agota Kristof e quelle di Samuel Beckett. Responsabili e protagonisti unici Nicola Pannelli e Sergio Romano, entrambi a vario titolo esponenti di quella fertile «scuola genovese» fatta di affinità elettive più che di formazione geografica... Читать дальше...
Gli archivi non sono dispositivi statici ma performativi. Permettono di attuare nuovi processi generativi dei documenti in essi raccolti. Ad investigare proprio la performatività dell’archivio c’è ora la mostra milanese L’Inarchiviabile. Italia anni 70, ricognizione della scena artistica italiana di quegli anni attraverso duecento opere di sessanta artisti, provenienti da archivi e collezioni private del nostro paese. Anni in cui la cultura «eccede» fuori dell’ambito estetico con pratiche legate... Читать дальше...
Gli occhi di chi non ci abita non possono vedere bene. Rischiano la miopia, gli sguardi obliqui, la messa a fuoco dell’inquadratura sbagliata. Perché a Scampia, dicono i ragazzi che lì passano la loro infanzia e adolescenza, c’è ’o bbuono e o’ malamente. Non tutto quel che accade in quel microcosmo ad alta densità umana rimanda a una discarica sociale. Certo, c’è qualcuno che, come Raffaele, si sveglia ogni mattina chiedendosi «Quanti ne uccideranno oggi?». E non è un ritornello … Continua
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La Mostra di Architettura di Venezia ha ospitato negli ultimi dieci anni critici come Dejan Sudic, storici, Kurt W.Foster, professori della London School of Economics, Richard Burdett e, naturalmente, architetti, Kazuyo Sejima, David Chipperfield, Rem Koolhaas, ma è la prima volta che in Laguna fa la sua comparsa un architetto-imprenditore: il cileno Alejandro Aravena. Nulla di cui stupirsi perché l’istituzione veneziana predilige chi può garantire al meglio il successo mediatico della manifestazione e il cileno... Читать дальше...
Se esiste un «caso» Marc Monnet il festival AngelicA provvede a segnalarlo. Questo compositore francese sessantanovenne è conosciuto più per la direzione artistica della rassegna Printemps des Arts di Montecarlo che per le sue opere, pur numerose e ricche. Fa parte dell’ufficialità da un lato e da un altro sembra quasi un irregolare. Al Teatro San Leonardo, porta due brani che lo ritraggono abbastanza fedelmente e un po’ lo tradiscono. La sua natura di giocatore esce con evidenza ma con … Continua
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Su queste pagine martedì 17 maggio Toni Negri ha dedicato un articolo, importante e critico – importante perché critico – al mio recente libro Da fuori. Una filosofia per l’Europa (Einaudi). Il suo rilievo sta nel fatto che con esso Negri apre una discussione sul pensiero italiano contemporaneo, rompendo la tendenza «monastica» che connota questa fase della produzione intellettuale soprattutto nel nostro Paese. Tra i tanti cultori dell’a solo, un protagonista di primo piano della vita pubblica... Читать дальше...
Espressione della pura percezione banalizzante delle idee, tipica di molta cultura mediatica americana, è in corso a New York Manus x Machina, l’annuale mostra blockbuster del Metropolitan Costume Institut (al Metropolitan Museum, fino al 14 agosto 2016), curata da Andrew Bolton, sponsorizzata da Apple, fortemente voluta da Anna Wintour, direttrice di Vogue, e dalla machina del marketing della Condé Nast, la casa editrice di cui la Wintour è anche direttore artistico. Il tema dell’esibizione, che espone 170 pezzi... Читать дальше...
Il fronte dell’architettura non riparte dal padiglione Italia, curato da Tam associati, in quanto nella definizione immaginata dal curatore della Biennale, Alejandro Aravena, l’architettura deve essere un mezzo per risolvere questioni complesse come i problemi delle periferie, dell’abitare in condizioni migliori, di progettare spazi per l’aggregazione sociale. Tutti temi che non rientrano nelle ricerche attuate dagli architetti italiani tanto meno nell’agenda politica. E questo nonostante l’architettura... Читать дальше...
Nel padiglione italiano della Biennale di Venezia 2013, Sislej Xhafa invitava i visitatori ad appollaiarsi fra i rami di un albero per farsi tagliare i capelli da un barbiere di Mestre che, gambe ciondoloni, accoglieva il suo cliente in quel negozio improvvisato ed effimero. Con la sua performance, l’artista kosovaro (è nato a Peja nel 1970, ma vive e lavora a New York) concedeva a tutti la possibilità di assumere un punto di vista «alieno», di sperimentare un dislocamento e … Continua
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Il disappunto da parte del Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali è arrivato puntuale a fronte della recente pubblicazione del Bando di concorso per funzionari bibliotecari pubblicato ieri sul sito del Mibact. La questione, interna al concorso per l’assunzione di nuovi funzionari, attiene al numero esiguo di funzionari bibliotecari. Solo 25 saranno infatti i reclutamenti delle unità che interesseranno il settore a fronte dei complessivi 500 posti previsti. Troppo pochi... Читать дальше...
Nuovo passo a Cuba verso la caduta del tabù della proprietà privata. Il governo intende infatti legalizzare le piccole e medie imprese per dare un impulso alla debole economia e favorire maggiori investimenti esteri. La proposta di legge è apparsa all’inizio della settimana in un documento di 32 pagine che illustra una serie di iniziative approvate dal VII° Congresso del Pcc a metà aprile. In particolare la nuova apertura nei confronti dell’impresa privata viene dal comitato incaricato della «concettualizzazione... Читать дальше...
Tra le fila dei manifestanti della Cgt a Parigi, Repubblica Tv, raccoglie la seguente parola d’ordine: «Che ci detestino pure, purché ci temano!» A prima vista può apparire come una contrapposizione piuttosto ruvida tra la forza e il consenso ( secondo la versione di Hollande che strepita contro «una minoranza» che blocca il paese e danneggia l’interesse nazionale), ma in realtà coglie un punto molto importante. Nessuna lotta è in grado, non dico di vincere, ma nemmeno di scompaginare o … Continua
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Il movimento Nuit Debout è diventato molto noto in Italia; nei gruppi politici più attivi e radicali l’entusiasmo è pari alla costernazione per l’immobilismo italico, in specie riguardo i sindacati. È noto che tale movimento è sorto a fine marzo per opporsi a quella che viene considerata la versione d’oltralpe del Jobs Act, la legge chiamata Loi travail, volta alla riforma del codice del lavoro. Da quando ha iniziato l’iter legislativo a metà febbraio fino al voto favorevole dell’Assemblea nazionale... Читать дальше...