Il successo dell’heavy metal nel corso dei decenni si è consolidato grazie alla capacità di essere percepito come una musica di ribellione, non tanto politica o ideologica, ma un affronto al conformismo. Diventato poi un genere di massa e divisosi in miriadi di sotto-categorie, ha comunque mantenuto la capacità di mantenere in qualche nicchia l’immagine di sottocultura antagonista che lotta contro il pensiero dominante e il perbenismo. È stato così in grado di relazionarsi spesso con il lato oscuro... Читать дальше...
Nessuna sorpresa se nella patria di Agatha Christie, gli scrittori di mystery, anzi le scrittrici, sono presi sul serio. Sarà un caso che due tra le più celebri signore del crimine di carta siano state sedute alla Camera dei Lord, Ruth Rendell tra le fila dei laburisti e P.D. James tra i conservatori? Scomparse entrambe da poco, neppure il compassato understatement inglese è mai riuscito a nascondere l’amichevole ma tenace rivalità che, con i tanti libri tradotti in mezzo mondo, … Continua
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Il deserto come testimone che tutto sa e una voce femminile che si unisce a quella del vento che sposta le sue dune. Sono queste le immagini permanenti, scheletro di un graphic novel che è un viaggio musicale ma anche un lungo percorso di determinazione individuale e politica. Io sono saharaui narra la storia di Mariem Hassan, meglio conosciuta come “la voce del Sahara”, cantante saharaui che del proprio popolo ha tradotto in musica la lotta, personificandone il destino. Il … Continua
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È il 15 agosto 2015. Il Leicester City ha appena battuto il West Ham al Boleyn Ground, rimanendo così a punteggio pieno dopo le prime due giornate di campionato. La leggenda delle Foxes e della nazionale inglese Gary Lineker, ormai stimato commentatore televisivo della BBC, nel post-partita rivolge una domanda a Claudio Ranieri. Gli chiede se quest’anno il Leicester riuscirà finalmente a qualificarsi per le competizioni europee. L’ex tecnico della Roma risponde senza troppi giri di parole: «no... Читать дальше...
Che cos’è l’eternità? Cos’è il tempo? Possiamo conoscerli? Divenire noi stessi figure immutabili in un tempo che inesorabilmente muta? Ogni epoca ha costruito la sua visione dell’eternità, strumentalizzandola a fini politici o religiosi. Borges, nel suo Breve storia dell’eternità, ci parla di due grandi concezione del tempo, quella classica, con riferimento a Platone ed ai presocratici, e quella cristiana, a partire da Ireneo con l’affermazione del suo dogma trinitario. L’eternità nella filosofia antica. Читать дальше...
Immaginate William Shakespeare che va a Hollywood. Cosa potrebbe accadere? Si tratterà di uno scontro tra la cosiddetta «cultura alta» e quella commerciale? Una lotta del poeta inglese più celebrato contro i soldi sporchi dello spettacolo? L’artista geniale sarà distrutto dalla macchina industriale dei sogni? No. William Shakespeare a Hollywood si troverebbe proprio bene. Naturalmente, il suo agente avrebbe qualcosa da ridire sul trasloco: «Ma William, là non ci sono storie originali. Tutto è stato fatto e rifatto mille volte». Читать дальше...
Vi ho parlato (nel fulmine del 4 aprile 2015) di Zygmunt Bauman sociologo della modernità liquida, un simpatico vecchietto che descrive bene la crisi ma non la spiega per niente. Vi parlo oggi di Guido Oldani teorico del terzo millennio, un omone misericordioso che offre alla nostra riflessione Il realismo terminale (Mursia, 2010, euro 5, pagine 50). Qual è la sua idea? “Col terzo millennio e con l’umanità prevalentemente urbanizzata, cambia antropologicamente l’organizzazione della percezione della realtà... Читать дальше...
L’Officina Filmclub in collaborazione con la Cineteca nazionale presenta alla Casa del Cinema di Roma martedì 10 maggio l’omaggio a Marco Leto, una giornata alla riscoperta di un regista che occupa un posto rilevante nell’analisi che nel dopoguerra è stato fatto del fascismo con il film La villeggiatura, suo esordio del 1973 presentato alla Quinzaine di Cannes di quell’anno, Nastro d’argento come miglior regista esordiente nel 1974. In apertura di giornata, alle ore 16 è in programma la versione... Читать дальше...
A settantanove anni dalla scomparsa, avvenuta il 27 aprile 1937, Antonio Gramsci non è solo il pensatore italiano contemporaneo più letto e conosciuto nel mondo, ma anche un personaggio capace di ispirare film, letteratura, teatro, luoghi in cui la potenza del pensiero e l’esperienza umana estrema si fondono. Per questo, fra le tante celebrazioni organizzate per il 27 aprile, in due luoghi simbolici come Roma e Turi vi sono anche la proiezione di Gramsci 44 di Emiliano Barbucci (2016) e … Continua
L'articolo Antonio Gramsci... Читать дальше...
Presentato in anteprima italiana al Festival dei Diritti Umani di Milano, La casa delle estati lontane di Shirel Amitaï è il racconto di tre sorelle che si ritrovano assieme nel luogo della loro infanzia per vendere la casa ereditata dai genitori scomparsi. Girato fra gli interni dell’abitazione e il giardino di ulivi, l’opera prima della regista franco-israeliana ci parla dell’eredità di una casa, ma anche di una Terra, dell’identità di tutti noi, che affonda le sue radici nei luoghi e … Continua
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La chiamata da Cannes è giunta inaspettata per Paolo Virzì, che con il suo La pazza gioia è stato selezionato per il concorso della Quinzaine des Realisateurs dove il film verrà proiettato il 14 maggio, per poi arrivare sugli schermi italiani tre giorni dopo, il 17. «Avevamo già i manifesti e i trailer pronti che indicavano l’uscita in sala il tre marzo», dice il regista che sarà al Festival francese per la prima volta. «Cannes è una calamita per l’ego … Continua
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Lo stesso Harold Pinter amava confessare di aver scritto uno dei suoi ultimi testi (negli anni 90) ispirandosi a un testo di Samuel Beckett, cui era legato da un rapporto di rispetto affettuoso. Il testo beckettiano era Catastrophe, un titolo «d’occasione» per una vicenda assolutamente grave. È dedicato infatti a Vaclav Havel, intellettuale perseguitato, anche con le maniere forti, in quanto dissidente dalla politica del governo ceko (e che poi sarebbe divenuto presidente del suo paese dopo la... Читать дальше...
Da principio non è facile comprendere cosa succede sulla scena, in che luogo stiamo. E questo benefico spaesamento dura in effetti fino alla fine. Anche dopo che il gioco è diventato più chiaro. C’è una donna che balla da sola nel cerchio di luce che esce da una grande macchina del vento che troneggia sul fondo della scena. Ci sono intorno anche dei drappi argentati che pendono dall’alto, sui lati, ma sembrano funzionali soltanto al violento strappo con cui poi … Continua
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La bellezza intrisa di nostalgia, danzata sulle sponde di un lago di lacrime, da fanciulle in tutù immacolato. Il braccio che sfiora il viso, come fosse un’ala che asciuga il volto dall’acqua. Da più di cento anni è l’immagine icona dell’idea di balletto, complice il sentimento che attraversa da fine Ottocento musica e coreografia de Il lago dei cigni di Ciaikovskij, Petipa e Ivanov. ù Un titolo di culto, rinato nelle mani di artisti classici e non classici, da Nureyev … Continua
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È un’opera sperimentale La fanciulla del West di Giacomo Puccini, andata in scena per la prima volta al Metropolitan di New York nel 1910, con la sua sintesi di tradizione e ricerca del nuovo. La trama amorosa è stereotipa: lui, lei e l’altro; tenore, soprano e baritono; amore a prima vista tra i primi due, un bacio a sigillarlo con tanto di citazione quasi letterale (verbale e armonica) da Otello di Giuseppe Verdi («Un bacio, un bacio, un bacio solo»), … Continua
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Chi è la personaggia? Da dove nasce questo neologismo? Quale esigenza sostanzia la sua creazione? Si tratta del neologismo nato dall’intuizione di Maria Vittoria Tessitore e introdotto dalla Società Italiana delle Letterate (Sil) per identificare personaggi femminili dell’immaginario letterario. A seguito del convegno nazionale tenutosi a Genova nel 2011 sono nate riflessioni, dibattiti, ulteriori convegni e l’orientazione teorica per ulteriori seminari che hanno dato vita al volume appena pubblicato... Читать дальше...
La scelta del rapper italiano Fedez di abbandonare la Siae ha conquistato i titoli dei giornali, ma non ha smosso le acque del diritto d’autore all’italiana. Entro il 10 aprile, ormai un mese fa, anche l’Italia avrebbe dovuto introdurre una nuova legislazione sul diritto d’autore, ratificando la direttiva europea (la cosiddetta «Barnier») approvata già nel 2014 a Bruxelles. Ma la legge ancora non c’è; la delega che assegna al governo il compito di scrivere le nuove norme è stata appena … Continua
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Se c’è un artista che ha mutato l’idea di «immagine» è Sigmar Polke, perché ne ha valorizzato il medium. Image Magie! (Man Ray). L’opera è magia quando sfrutta il medium in senso non mediatico, ma medianico: il tramite tecnologico tiene in vita l’alchimia dell’opera – prima forma di magia, trasformazione di materie, solide e liquide, in figure – tanto da generare spettri fra la sua presenza e noi. Fantasmagorie. La prima antologica italiana di Polke, allestita a Venezia Palazzo Grassi … Continua
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La proprietà intellettuale è quell’oggetto misterioso che accende l’immaginazione di giuristi, esponenti politici e grandi manager. A essa sono dedicate una organizzazione delle Nazioni Unite (la Wipo, con sede la neutrale Svizzera), leggi nazionali e normative internazionali, a partire dai trattati del Wto ad alcune direttive dell’Unione europea. Ci sono anche leggi che hanno portato ad accordi bilaterali tra Stati Uniti e altre nazioni. Infine, le imprese la custodiscono come un Santo Graal... Читать дальше...
Uomini con le mani davanti la faccia, a nascondere il viso, in una negazione dello sguardo. Fu questo il biglietto da visita di Sigmar Polke quando nel 1986 venne invitato a rappresentare la Germania alla Biennale di Venezia (padiglione che gli valse il Leone d’oro e che era intitolato ai procedimenti alchemici). Lo sfondo nero era iridiscente e cambiava tonalità a seconda del variare della luce e della temperatura del giorno. Fedele all’idea che un quadro è sempre un organismo … Continua
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Non è facile raccontare nell’arco di un decennio, anzi di soli nove anni, quell’energico mutamento del linguaggio che subì l’arte italiana inseguendo gli anni Sessanta, quelli del boom ma anche del disincanto delle generazioni nate dopo la guerra, quelli in cui crebbero i sognatori dell’«immaginazione al potere», i rivoluzionari che scuotevano le fondamenta ingiuste di una società e anche i protagonisti del periodo stragista. Bisognerebbe avere a disposizione un palazzo di dieci piani, sapersi destreggiare fra molti nomi... Читать дальше...
La biennale di arte contemporanea africana, Dak’Art 2016, inaugurata a Dakar il 3 maggio e che proseguirà fino al 2 giugno, è curata quest’anno da Simon Njami. In occasione dell’apertura della biblioteca pubblica di Dakar, si è appena tenuta una mostra di tutti i taccuini prodotti in quattro anni di workshop AtWork – format educativo itinerante rivolto a giovani creativi del continente panafricano. L’elemento chiave di AtWork è infatti un workshop condotto da un artista o un curatore di calibro... Читать дальше...
Fermare la corsa al consumo del territorio, non utilizzare più il patrimonio artistico come fosse «un pozzo petrolifero» (da sfruttare peraltro solo in piccola parte con i «beni star»), tornare a studiare la storia dell’arte nelle scuole (ripristinando le ore tagliate dalla riforma Gelmini), non indebolire le norme per le esportazioni di opere fuori dai confini nazionali, non svilire il ruolo delle soprintendenze né cancellare le direzioni archeologiche. E poi, sospendere l’attuazione dello Sblocca Italia della legge Madia... Читать дальше...
«Parteciperò alla marcia di oggi in quanto ritengo che le linee portanti della Riforma dei beni culturali, lanciata in due tempi dal governo, abbiano delle profonde cause di negatività e non siano adatte a garantire la maggior tutela possibile del patrimonio culturale del paese». A parlare è Pier Giovanni Guzzo, militante di lunga data nel campo dell’archeologia (dal 1986 ha successivamente retto la soprintendenza della Puglia, dell’Emilia-Romagna e di Pompei). La manifestazione, indetta dal movimento... Читать дальше...
I farmacisti con il camice bianco guidano il corteo, dietro ci sono gli operatori delle pulizie con le scope, e poi arrivano quelli delle mense con tanti piatti di plastica: che lanciano simbolicamente contro la sede della Regione Lombardia. «Vuoti, come le nostre buste paga, visto che le imprese non rinnovano il contratto ormai da tre anni». Così è andata la manifestazione di Milano, ma i lavoratori del turismo, alberghi, fast food, pulizie, farmacie private, terme e multiservizi si sono … Continua
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