L’idea di cosa sia una democrazia appare offuscata da interessi di carattere tecnocratico, che alla prassi parlamentare oppongono l’esigenza e la necessità di un governo di esperti. Questo fenomeno, oltre al rischio di sfociare in nuove forme di autoritarismo, pone una questione fondamentale, ovvero quella di comprendere fino a che punto la democrazia nella sua forma parlamentare sia in grado di mantenere e difendere le proprie pretese di verità, non solo sul piano normativo ma anche sul piano empirico. Читать дальше...
«Grazie per aver costruito in fretta i grattacieli per farci piacere. Ne siamo rimasti molto impressionati». Le battute di Checco Zalone, nome d’arte di Luca Pasquale Medici, giunto per la prima volta a Toronto con il regista Gennaro Nunziante, hanno echeggiato per qualche giorno per le strade della città canadese. «Abbiamo fatto un giro per il centro – ha esordito Zalone all’incontro con stampa e pubblico all’Istituto Italiano di Cultura – questo è un posto dove i grattacieli ti fanno … Continua
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Basta una foto per riassumere le asperità e le felici intuizioni presenti in un libro. Quella che campeggia sulla copertina de La radicalità dell’amore (DeriveApprodi, pp. 141, euro 15, collana Opera viva) del filosofo d’origine slovena ma cosmopolita per convinzione Srecko Horvat è di questo tipo. Ritrae due giovani distesi sull’asfalto che si baciano appassionatamente mentre intorno è in corso una battaglia di strada tra manifestanti antiausterità e forze dell’ordine. Il tema è dunque quello... Читать дальше...
Dopo lunga riflessione, sono arrivata alla conclusione che, se esistesse un tribunale per i diritti di espressione del corpo, certi ormoni dovrebbero appellarvisi. È in particolare una tipologia a essere sottomessa alle leggi morali, quella degli estrogeni che le donne conoscono bene. Non per fare le gradasse, ma fra mestruazioni, gravidanza e menopausa, dall’adolescenza in poi, fra estrogeni e progesterone, non si sta mai tranquille. Questi ormoni dirigono la trasformazione da bambina in ragazza e poi donna... Читать дальше...
L’operaio è dentro un turbo generatore, in maglietta. Ha i guanti alle mani e un casco di sicurezza in testa. Potrebbe essere una foto di un’altra epoca, quando Genova faceva squadra nel «triangolo industriale», e sarebbe, allora, uno delle decine di migliaia di immagini sul lavoro operaio conservate nell’archivio storico Ansaldo. Ma il giovane operaio ha tutto l’avambraccio destro tatuato con segni tribali: è una foto di oggi. Un tempo avresti trovato un piccolo cuore trafitto, un’ancora inchiostrata, sui bicipiti. Читать дальше...
La parola del poeta greco Sotirios Pastekas può scuotere l’ordine esistente e non ha niente di dottrinale e di ideologico; il suo «impegno civile» – si potrebbe dire – sta nella capacità di uscire dalla separazione tra privato e pubblico, tra il corpo e la polis, tra biologia e storia, sta nel tentativo di sottrarre all’«afasia» pensieri, sentimenti, passioni «impresentabili» della vita e della quotidianità. È da lì, dalle aree di frontiera meno praticate dai saperi e dai linguaggi tradizionali... Читать дальше...
Diceva Andreotti che il potere logora chi non ce l’ha. Ma alla fine logora anche chi ce l’ha. Renzi spiega la pesante sconfitta del PD con la vittoria di volti giovani. Allora almeno il volto suo è precocemente invecchiato, perché candidati perdenti recano il suo imprimatur, e hanno avuto il sostegno persino troppo evidente suo personale e del governo. Renzi è l’uomo dei numeri taroccati. Ha scalato il partito con le primarie aperte mettendo ai margini gli iscritti con il … Continua
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Anche se in Toscana è stato chiamato alle urne meno del 10% dell’elettorato, con la sola Grosseto capoluogo provinciale, la débacle del Pd fa notizia. Sarà l’analisi dei flussi elettorali a separare le iconografiche suggestioni del dopovoto, che vedono ad esempio Matteo Salvini a Cascina (45mila abitanti) dalla ventinovenne neosindaca Ceccardi, golden girl leghista vincitrice di un soffio, e comunque con una destra compatta (Fi, Lega, Fdi) che si riprende anche la sempre oscillante Grosseto. Per... Читать дальше...
Il destino ce la mette tutta per farci capire, eppure sembra che intendere sia per molti una missione impossibile. Soprattutto per chi ci governa. Raramente, nella storia recente, si sono verificate congiunture tanto limpide. Mentre in regioni critiche delicati equilibri geopolitici vanno in frantumi e ovunque si segnala il rischio di attentati, in molti paesi occidentali si profila la vittoria delle forze populiste. In Francia il Front National è il primo partito e da noi i 5 Stelle potrebbero... Читать дальше...
Fame, saccheggi, rivolte, scontri con la polizia. Addirittura un allarme di religiosi dominicani che sembrava provenire da uno dei punti più caldi di qualche regione africana. Le notizie sul Venezuela si battono da un solo lato della tastiera per indurre alla seguente conclusione: il paese è in preda a una crisi umanitaria, esiste “rottura dell’ordine democratico” ergo occorre un intervento esterno, preceduto dall’”aiuto umanitario della comunità internazionale”. Sullo sfondo, le prossime elezioni spagnole e ... Читать дальше...
Era obiettivamente difficile negare l’evidenza, e infatti ieri pomeriggio dalla sala stampa di palazzo Chigi è arrivato il commento del premier-segretario. Renzi ammette la sconfitta e riconosce la vittoria «netta e indiscutibile» del Movimento 5Stelle. Ma nonostante il terremoto elettorale e le centinaia di migliaia di voti persi, si capisce che non ha alcuna intenzione di assumersene la responsabilità. Dopo una scivolata nel politichese «sull’analisi di un risultato frastagliato…», nel dire... Читать дальше...
I lettori del manifesto sanno già molto di quanto è accaduto a Sesto Fiorentino, da un anno a questa parte, fino al risultato clamoroso delle elezioni di domenica scorsa. Ricordiamolo: i due candidati sindaco espressione delle varie forze della sinistra hanno ottenuto al primo turno, rispettivamente, il 19% e il 27%: e uno dei due, il candidato espresso da Sinistra italiana, ha trionfato al ballottaggio con il 65,5% dei voti, contro il candidato del Pd (al primo turno fermo al … Continua
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Gli esiti del referendum sulla Brexit possono avere conseguenze di un certo rilievo, non soltanto per gli equilibri tra le nazioni d’Europa, ma anche tra quelle del Regno Unito. Conseguenze sia a breve che a lungo termine; ma, e questo può sorprendere non poco, anche conseguenze già visibili. Negli ultimi due anni, ad esempio, la richiesta di passaporti irlandesi da parte di cittadini britannici è aumentata esponenzialmente. La Repubblica d’Irlanda concede la cittadinanza a chiunque nato all’estero... Читать дальше...
«Il ballottaggio a Roma sarà un referendum sulle Olimpiadi. Raggi ha detto che sarebbe criminale farle, mentre per me criminale sarebbe rinunciare a questa grande opportunità per Roma. Vedremo cosa pensano i romani». Forse è stato questo l’ultimo errore di Roberto Giachetti e dell’establishment da cui non ha avuto il coraggio radicale di affrancarsi. La trovata elettorale di puntare sul cuore giallorosso e sull’orgoglio nazional-sportivo dell’elettorato romano, messa in campo dall’indomani del voto del primo turno... Читать дальше...
Non solo Roma e Torino. Il M5s trionfa ai ballottaggi, eleggendo i propri sindaci in 19 dei 20 comuni dove ha corso per il secondo turno, solo ad Alpignano la vittoria è sfumata per una manciata di voti. E lo fa dalle alture di Pinerolo in Piemonte al mare di Porto Empedocle, in Sicilia. A farne le spese è stato soprattutto il Pd, che ne esce con le ossa rotte. La bandiera grillina sventola tra l’altro su una delle roccaforti … Continua
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Tra i tanti commenti che si affollano sul voto nelle città scelgo di partire da quello di Ilvo Diamanti, che ha parlato di «tripolarismo imperfetto» , di forze politiche tutte piuttosto sradicate dal territorio (compresi i 5 stelle, almeno per ora), di un cambiamento «appena cominciato». Se guardiamo alle grandi città italiane i casi di Roma, Napoli, Torino, Milano, Bologna parlano linguaggi molto diversi, e sul piano generale colpisce che nella maggioranza dei casi le vecchie amministrazioni... Читать дальше...
Matteo Orfini, presidente del Pd, non si dimette dalll’incarico di commissario del Pd romano, nonostante la cocente sconfitta del partito. Stroncatq sul nascere lq richiestq di dimissioni arrivata da Davide Zoggia. Orfini porterà la federazione fino al congresso «entro ottobre». Lo ha annunciato lui stesso in un lungo post su Facebook con cui ha aperto ’il dibattito’. Replicando alle molte critiche di queste ultime ore. Per esempio quella che vuole la sconfitta conseguenza della defenestrazione dell’ex sindaco... Читать дальше...
Avrebbe compiuto 42 anni questo mercoledì la deputata laburista Jo Cox, se l’instabile fanatismo razzista di Thomas Mair non l’avesse uccisa giovedì scorso. Dopo la pausa di riflessione nel fine settimana, il Parlamento si è riunito in una sessione straordinaria per renderle omaggio. Sul seggio che occupava di solito una rosa bianca, come quella indossata da tutti i deputati in aula. Alla presenza della famiglia, David Cameron e Jeremy Corbyn hanno ricordato la collega scomparsa e hanno esaltato... Читать дальше...
Il primo giorno da sindaco, niente note dolenti. Oggi si festeggia, si fanno promesse, bisogna cercare di farsi voler bene: “Se c’è una cosa che voglio, in ogni modo, è essere un uomo giusto”, questo il cinguettio d’esordio del neo sindaco di Milano. Che fa il paio con il primo incontro istituzionale annunciato: il cardinale Scola. Meglio così, l’ex manager chiamato alla politica per puntellare un progetto già naufragato in fondo è l’unico che in queste ore si merita un … Continua
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«I numeri parlano chiaro. Siamo di fronte a una sconfitta. I ballottaggi ci hanno consegnato risultati molto al di sotto delle aspettative». Roberto Speranza confessa di essersi morso la lingua varie volte durante la campagna elettorale. Adesso è finita. Ed è andata male. Quindi parla. Per chiarire quello che non va nel Pd la sua area, Sinistra riformista (la minoranza di rito bersaniano), aveva convocato un’assemblea per venerdì 24. Ma la notte scorsa Renzi, senza neanche una telefonata di cortesia... Читать дальше...
Non è più il momento d’oro della campagna presidenziale di Trump che, forse a causa dei ripetuti scivoloni nei sondaggi, ha licenziato il manager della sua campagna, l’intoccabile – fino ad ora – Corey Lewandowsky- Licenziato in tronco, come nel reality di cui Trump era protagonista prima di voler fare il presidente degli Stati uniti. Il 42enne Lewandowsky è un personaggio controverso: detestato dalla maggior parte dei giornalisti per i modi arroganti ed aggressivi, inviso da molti membri dello staff... Читать дальше...
I 17.635 voti della lista Milano in Comune (3,5%) sono stati determinanti per l’elezione di Beppe Sala. Una non vittoria complicata da gestire per Basilio Rizzo. Milano respinge la destra ma salva Matteo Renzi. Il bicchiere è mezzo vuoto e il contenuto ha un sapore amaro. Con uno sguardo meno proiettato sulle cose locali, che impressione ti fa sentir dire che questo Pd in declino diventerà la cifra politica di Milano nei prossimi anni? Non sono d’accordo con questa lettura. … Continua
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Il voto di domenica ha spaccato in due la città: il nucleo che si estende dal centro alla collina solidale con il sindaco uscente Piero Fassino, abbracciato da un mantello di diverso colore, in questo caso a Cinque Stelle. Giovanni Semi insegna Sociologia delle culture urbane e Sociologia generale all’Università di Torino, tra i suoi testi più noti Gentrification. Tutte le città come Disneyland? (Il Mulino, 2015) su come riqualificazioni artificiose di quartieri, attraverso il risanamento di aree popolari... Читать дальше...
Onorevole Ministra Beatrice Lorenzin, nel corso degli Stati Generali della Ricerca, Lei ha illustrato una proposta per affrontare il drammatico problema della precarietà, troppo presente nel settore sanitario e negli istituti zooprofilattici. Più delle parole, a qualificare la sua proposta è la figura geometrica da lei utilizzata per rappresentare questo percorso: un triangolo. Un’immagine che tradotta vuol dire: entrano in tanti e arrivano, a fine percorso, in pochi. Nel dettaglio, infatti, la... Читать дальше...
Le autorità iraniane avrebbero sventato un piano di colpire la capitale Tehran. Lo ha reso noto il ministero dell’Intelligence iraniano che ha precisato che l’attentato sarebbe stato ideato da militanti sunniti. Nella nota ufficiale si parla di arresti di un «gruppo di infedeli anti-islamici» e del sequestro di grandi quantità di esplosivo. I pasdaran iraniani sono coinvolti sul campo nel conflitto in Siria e in Iraq. Uno degli obiettivi delle milizie sciite è di colpire gli avamposti dello Stato... Читать дальше...