Si potrebbe partire dal «Pedalo dunque sono» di Marc Augé citato da Riccardo Barlaam mentre descrive l’arte della felicità che solo chi ha mai inforcato una bicicletta e pedalato via tutti i pensieri bui sa come si coltiva. Si potrebbe partire da lì per viaggiare, avanti e indietro nel tempo e nello spazio, nel mondo delle due ruote a raggi, che non è solo World Tour. E allora via: stavolta il manifesto in movimento si mette sui pedali, attività prediletta … Continua
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Dalla striscia di Gaza alla Valle d’Itria, da Cuneo alla Puglia, un esercito di parkour, acrobati circensi, skaters e break dancers in arrivo dai quattro angoli del mondo è in marcia alla volta di Ceglie Messapica per la dodicesima edizione del Festival dei giochi e delle tradizioni, la cinque giorni dedicata ai giochi di strada organizzata dall’associazione Casarmonica che si terrà dal 15 al 19 giugno 2016. Anche quest’anno si scommette sulle armi ludiche per risvegliare la città: attesi quindicimila spettatori più uno... Читать дальше...
L’ingresso al ballottaggio nelle principali città. Era questo, secondo Matteo Renzi – che pure aveva detto e ripetuto che la prova nei comuni non riguardava il governo – il risultato che avrebbe consentito al Pd di poter cantare vittoria. Ma dalle urne esce un quadro fosco, per il partito del premier e per lo stesso leader. A Roma Roberto Giachetti è surclassato da Virginia Raggi, che vola intorno al 37%, e prima tallonato, poi raggiunto da Giorgia Meloni, che potrebbe … Continua
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Anche se in Toscana è stato chiamato alle urne meno del 10% dell’elettorato, in 26 comuni di cui uno solo – Grosseto – con lo status di capoluogo provinciale, c’è stata comunque un’elezione dal profondo valore simbolico per il Pd: quella di Sesto Fiorentino, 50mila abitanti incollati a Firenze ma con una tradizione secolare di municipio socialista prima, comunista e post comunista poi. Dove il Pci-Pds-Ds-Pd non è stato mai costretto al ballottaggio. Che ora ci sarà sicuramente, in una … Continua
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Tutto come previsto, il primo tempo non ha riservato sorprese. Milano deciderà al ballottaggio. Beppe Sala è avanti, con una forbice percentuale che a urne appena chiuse attribuisce al candidato del centrosinistra un gradimento intorno al 44% degli elettori. Lo sfidante, Stefano Parisi, sarebbe indietro ma non troppo con il 37% circa dei voti. Sono quattro o cinque punti percentuali di distanza, troppo poco per decidere la partita. Il clima è piuttosto disteso da una parte e dell’altra. Stefano Parisi... Читать дальше...
Forse Matteo Renzi non ha trascorso una notte serena. Stando agli exit-poll, alle prime proiezioni, il Pd non esce benissimo da questo primo turno elettorale. Anzi, ne esce proprio male. A Napoli, la vincitrice delle primarie contro Bassolino, Valente, è in suspense per il ballottaggio. A Roma, Giachetti balla tra il secondo e il terzo posto, mentre a Bologna il piddino Merola è primo ma con una percentuale di voti di partito che rappresenta una netta sconfitta. Forse sarà proprio … Continua
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Il trend degli exit poll assegna inesorabile al sindaco uscente, Luigi de Magistris, e al candidato di centrodestra Gianni Lettieri il ruolo di sfidanti al ballottaggio, come cinque anni fa. Eppure al comitato della candidata dem, Valeria Valente, l’ordine di scuderia è ottimismo. «Ci attende una lunga notte, ci dividono un paio di punti dal ballottaggio». Per la chiusura delle urne arriva il segretario provinciale Venanzio Carpentieri. Alle 23 scattano le prima proiezioni e le speranze finiscono nel cassetto. Читать дальше...
Berlusconi rischia una Caporetto quasi paragonabile a quella del suo ex socio del Nazareno. A Milano Stefano Parisi, il candidato unitario di un centrodestra diviso quasi in ogni altra città, è in partita ma di proiezione in proiezione il vantaggio di Beppe Sala aumenta e sembra attestarsi intorno ai 5 punti percentuali: molto meglio di quanto si prevedesse ai nastri di partenza ma peggio delle previsioni della vigilia, che davano i due candidati quasi gemelli in parità. Ma il vero … Continua
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Notte in bianco per dirigenti, candidati e militanti. Nella sede del Pd in via XXX Ottobre al numero 19 la fibrillazione elettorale è doppia. Il sindaco Roberto Cosolini insegue il secondo mandato, ma la rincorsa del ballottaggio è tutt’altro che tranquilla. Il segretario provinciale Nerio Nesladek ha lasciato in eredità a Muggia un bel rebus dopo dieci anni da sindaco: le primarie hanno premiato la candidata di Sel Laura Marzi, ma sulla scheda c’erano ben 14 liste con 232 candidati … Continua
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Nonostante l’affluenza in ascesa rispetto a tre anni fa ma non proprio alta, e una carica «anti-politica» che va oltre la stessa capacità elettorale del Movimento 5 Stelle, Virginia Raggi è in netto vantaggio nella corsa delle elezioni comunali romane. La sua battaglia per il Campidoglio, nonostante i dissidi all’interno dei pentastellati e una qualche difficoltà a raccogliere fondi, pareva iniziata in discesa di fronte alla lotta fratricida dei candidati del centrodestra, alla lenta partenza di Roberto Giachetti. Читать дальше...
Nessuno scossone, ma qualche sorpresa c’è stata. A Bologna il sindaco Virginio Merola guida la coalizione di centro sinistra nella competizione elettorale e al secondo turno la destra o il movimento 5 stelle, si vedrà chi delle due forze, dovranno fare i salti mortali per strappare al Pd la poltrona di primo cittadino. Il sogno, per la candidata della Lega Nord Lucia Borgonzoni e per quello dei 5 stelle Massimo Bugani, resta il ribaltone del 1999, con il civico di … Continua
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Il Viminale sforna dati come una lumaca. Quei pochi di cui disponiamo alle prime ore del 6 giugno segnalano a Cosenza un testa a testa tra il sindaco uscente Mario Occhiuto (Fi) al 43% tallonato da Carlo Guccione (Pd). Ottimo terzo il candidato della sinistra Valerio Formisani (Cosenza in Comune) con il 7,5%. Più indietro i grillini con Valerio Formisani al 3% ed Enzo Paolini (Ncd-Pse) al 2%. Il dato definitivo che balza agli occhi è l’affluenza: intorno al 75%. … Continua
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All’una di notte la vittoria smagliante di Virginia Raggi non fa quasi più notizia. E sì che è un terremoto, per la Capitale. Alle prime proiezioni la candidata a 5 stelle veleggia oltre il 36 per cento. I romani e le romane l’hanno praticamente plebiscitata, indifferenti al praticantato nello studio di Previti, alla proposta della funivia per evitare il traffico romano e a tutte le altre sue bizzarre proposte elettoriali. Dietro di lei, la sfida per la sopravvivenza è durissima. … Continua
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Dieci anni (luce) fa un testa a testa con qualsiasi sfidante esterno al centrosinistra sembrava impossibile. Ora è, invece, realtà: a Torino vanno al ballottaggio Piero Fassino (Pd) e Chiara Appendino (M5s). Nel 2006 la città della Mole era reduce dai recentissimi fasti olimpici e regalava una vittoria bulgara a Sergio Chiamparino col 66% dei consensi. A quel tempo la faceva da padrone la retorica di una città che era riuscita a scrollarsi di dosso le grigia vestigia industriali. Il … Continua
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Massimo Zedda e Piergiorgio Massidda. Sono questi i due candidati che, secondo le intenzioni di voto raccolte da una società di sondaggi per conto della Rai ieri subito dopo la chiusura dei seggi, andranno al ballottaggio. Zedda, candidato del centrosinistra, avrebbe inoltre un netto vantaggio rispetto a Massidda, l’ex senatore del Pdl scelto dal centrodestra. Fuori del gioco sarebbe la candidata del Movimento 5 Stelle Maria Antonietta Martinez: i grillini non sono riusciti a confermare il risultato... Читать дальше...
Un’affluenza drammaticamente bassa, inferiore anche a quella delle altre città campane al voto: è la disaffezione degli elettori il dato più evidente del primo turno a Napoli. È una conferma delle attese, rispetto alle elezioni comunali di cinque anni fa (affluenza 60,33%) si sono persi altri 6,2 punti percentuali. Qualcosa invece è stato recuperato rispetto alle elezioni più recenti, le regionali dell’anno scorso, quando in città votò poco più del 41% degli aventi diritto (allora il vincitore... Читать дальше...
Si chiama in “Rikudegalim”, la danza delle bandiere. È il corteo con migliaia di israeliani che si è svolto ieri alla Porta di Damasco e all’interno della città vecchia di Gerusalemme. Coloni, nazionalisti religiosi e militanti di destra, 30 mila secondo i dati forniti dalla polizia, hanno attraversato cantando, danzando e, più di tutto, sventolando bandiere i quartieri palestinesi fino al Muro del Pianto, con il fermo intento di affermare la sovranità di Israele imposta con la forza su Gerusalemme. Читать дальше...
La cicatrice disegna un percorso circolare sul volto del ragazzino appena operato nell’ospedale di Hiroshima. Dall’occhio chiuso arriva al collo, passando per l’orecchio: sembra un confine di filo spinato. Quando – il 23 luglio 1957 – Domon Ken (Sakata 1909 -Tokyo 1990) si reca a Hiroshima sono passati dodici anni dal primo bombardamento atomico della storia. Incredibile che ne siano passati molti di più perché un presidente statunitense si recasse in visita al Memoriale della Pace, come è avvenuto il … Continua
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Se qualcuno pensava che l’elezione del verde Alexander Van der Bellen a presidente della Repubblica mettesse finalmente un freno alle tendenze xenofobe dell’Austria, può abbandonare le speranze. Dopo aver concluso i lavori per la costruzione della barriera al Brennero, dove ha anche inviato 80 poliziotti per rafforzare i controlli, Vienna rilancia adesso chiedendo all’Unione europea di non concedere asilo politico a chi entra illegalmente in Europa dal mare e propone di confinare i migranti su delle isole. Читать дальше...
Ho conosciuto Piero Pizzi Cannella, detto Pizzi, all’incirca nel 1983 quando, con i suoi cerulei occhioni languidi, somigliava tale e quale a Jean Gabin, non era ancora fidanzato con la sua musa ispiratrice (Rossella Fumasoni, pittrice, moglie, madre di suo figlio, compagna di strada ormai ventennale), e già produceva quadri da far girar la testa. Nel maggio 1984 all’Attico, durante la mostra «Extemporanea» – sottotitolo: «Otto artisti all’opera sotto gli occhi del pubblico» (Maurizio Corona, Giancarlo Limoni... Читать дальше...
Nel corso degli ultimi anni lo sviluppo economico cinese pare aver imboccato una nuova strada, con delocalizzazioni verso l’interno del paese e all’estero, mentre alcuni commentatori hanno sottolineato l’emergere di un’ampia classe media. Tuttavia, i conflitti che attraversano il paese hanno raggiunto un nuovo picco all’inizio del 2016. Il numero di lavoratori migranti interni che si spostano verso le città continua a crescere e ha superato il 20% della popolazione, circa 270-280 milioni: impegnati... Читать дальше...
L’escalation militare contro lo Stato Islamico tra Siria e Iraq ha un effetto immediato sul flusso di nuovi rifugiati che scappano dalle città chiave, teatro degli scontri più duri: Raqqa, Aleppo, Fallujah alimentano il dramma dei civili. Allo stesso modo intensificano le pressioni militari sull’Isis. Tra venerdì e sabato per la prima volta dal 2014 l’esercito del presidente Assad è entrato nella provincia di Raqqa: coperta da pesanti raid russi, Damasco ha varcato il confine della provincia di... Читать дальше...
Sembra un luogo comune: il dono inaspettato. Non lo è, non lo sarà in futuro. Soprattutto quando un amico se ne va e la notizia circola improvvisa e secca, inappellabile. Eppure è come se funzionasse una sorta di trasmittente nascosta nelle pieghe delle cose, nei viluppi del tempo che svanisce attimo dopo attimo, e quell’amico ha lasciato un regalo prezioso, appena dopo aver fatto un segno di saluto con una mano che oscillava, piano, piano, a dire «ci rivediamo, prima … Continua
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Il «sogno marxista» della Svizzera, come lo hanno chiamato i media locali e non, è naufragato nel voto referendario di ieri. I cittadini, ma soprattutto i cantoni elvetici hanno detto no al «reddito di base incondizionato» (Rbi), una proposta avanzata da un gruppo di movimenti indipendenti e di sinistra contro la quale si erano schierati governo e parlamento. Vince invece il pragmatismo riformista, con il sì a procedure più rapide e meno costose per le richieste d’asilo e la modifica … Continua
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Le convulse primarie presidenziali americane sono al capolinea: si concluderanno domani con elezioni nella mezza dozzina di stati rimanenti Montana Dakota sud e nord, New Jersey, New Mexico e California. Alla vigilia del voto i tre candidati restanti hanno concentrato le proprie forze in quest’ultimo, lo stato più popoloso e più ricco di delegati – 172 per i repubblicani, ben 546 per i democratici, e di enorme peso simbolico per entrambi i partiti. È stato quindi un ultimo intenso weekend … Continua
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