Chiamati alla sbarra dopo più di 40 anni. E prosciolti. Altro che cold case. Gli imputati Jimmy Page, 72 anni, e Robert Plant, 67, già anima dei leggendari Led Zeppelin sono stati assolti dall’accusa di aver plagiato una parte di uno sconosciuto brano strumentale della band psichedelica californiana Spirit intitolato Taurus datato 1968, e averlo trasformato nel capolavoro del rock Stairway to Heaven, inciso nel dicembre del 1970. L’anacronistico processo andato in scena al tribunale di Los Angeles... Читать дальше...
Capita più spesso di quanto non ce ne accorgiamo che piccoli frammenti di opere letterarie finiscano centrifugati nel turbine della creazione artistica e che, trasportati dal tempo, approdino sotto nuove spoglie in altre opere. È successo per lo meno un paio di volte alla poesia di Ernest Dowson, autore inglese vissuto alla fine del diciannovesimo secolo, versione britannica di poète maudit- non a caso traduttore di Verlaine- e amico di Oscar Wilde. Così quando Blake Edwards firmava nel 1963 il... Читать дальше...
Si parla poco nei libri di cinema dei costumisti e degli scenografi perché da sempre, e giustamente, gli autori dei film sono i registi, e in certi casi gli attori vengono considerati quasi come emanazioni del loro pensiero. Ciò rende il discorso sul cinema qualcosa di astratto, come se si parlasse più che altro di idee, di meccanismi narrativi, realizzati quasi esclusivamente attraverso movimenti di macchina e un abile uso della fotografia. Molti hanno quasi dimenticato che il cinema, soprattutto... Читать дальше...
Se 5000 copertine vi sembrano poche…Ma è il record raggiunto da Riccardo Falcinelli, romano, poco più che quarantenne, uno dei grafici editoriali (e non solo) più prolifici e originali attivi nel nostro paese, che nell’arco di vent’anni ha cambiato l’immagine – e dunque la percezione che il lettore ha – di case editrici storiche (Einaudi) e più giovani (Minimum Fax), rifondando l’idea stessa di progetto grafico. Dopo aver studiato al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, … Continua
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Andare oltre un ambientalismo impegnato per lo più a limitare i danni, e promuovere un’azione in grado di rimettere in discussione le basi stesse della convivenza dell’homo sedicente sapiens con la Terra. A questo ha dedicato la sua vita Peter Berg (1937-2011), uno dei protagonisti della controcultura Usa anni ’60 e del movimento bioregionale. Le Edizioni Mimesis hanno pubblicato ad aprile una selezione di suoi scritti dal titolo Alza la Posta!, curata da Giuseppe Moretti, contadino bio, tra... Читать дальше...
Di Billy Wilder non ci sarebbe bisogno più di parlare: il suo immenso senso dell’umorismo e la sua intelligenza artistica sono ormai parte della storia del cinema. Ma com’era Wilder nella sua gioventù, quali sono stati i suoi primi passi nel mondo del giornalismo e dello spettacolo, ce lo rivela un libro appena uscito per Lindau Edizioni (Billy Wilder «Il principe di Galles va in vacanza», pagine 224, euro 18), che raccoglie scritti del regista di «A qualcuno piace caldo» … Continua
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La gestione dei flussi migratori sta trasformando in maniera durevole la società italiana. Tra i molti orizzonti coinvolti, quello letterario è uno dei pochi che sta assorbendo la relativa novità senza il clamore della notizia. Gli stili e gli approcci sono dei più diversi, ovviamente. Sembra però intravedersi un limite generale nella recente «letteratura migrante». Più che raccontare pensieri e bisogni concreti del migrante, molti di questi romanzi mettono in scena le necessità culturali dell’autore. Читать дальше...
«Facciamo film per cercare di sovvertire, creare disordine e sollevare dubbi. «Scuotere, educare, organizzare. C’è bisogno di una scossa ed è quello che cerchiamo di fare: inceppare il congegno, stravolgere lo status quo, sfidare il racconto dei potenti». Così Ken Loach nel breve pamphlet pubblicato da Lindau («Sfidare il racconto dei potenti», pagg 56, euro 9). Ma il regista inglese rincara la dose: «La gioia nel creare un film sta nell’imprevedibilità delle relazioni interpersonali, in tutto... Читать дальше...
Ho realizzato il film-documentario Le ceneri di Pasolini (nel 1993-4), che sarà proiettato di nuovo e rotondamente discusso alla 52a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro (2–9 luglio 2016) con l’intenzione di criticare la leggenda dell’artista viscerale. Questa leggenda (l’artista pensa con le viscere) fa il paio con la leggenda della donna uterina (la donna pensa con l’utero). È vero, l’artista e la donna sono esseri viventi particolarmente sensibili. Sentono, prima di comprendere e capire. Читать дальше...
Impacchettate occultate rimosse – per quarant’anni e oltre – come qualcosa di proibito, come una scatola nera. Questo era accaduto alle opere di Edith Lake Wilkinson, artista americana vissuta gli ultimi trentadue anni dell’800 e i primi cinquantasette del secolo scorso. Perché? Cosa c’era di così dirompente nei suoi quadri impregnati di impressionismo e di Europa, dei paesaggi della sua terra, di coloro che amava? E a lei cosa era accaduto, e alla sua compagna? Qualcuno forse non aveva resistito... Читать дальше...
Il 4 luglio del 1966 iniziava nelle zone di Sanrizuka e Shibayama, a circa un’ottantina di chilometri da Tokyo, la costruzione dell’aeroporto di Narita e con esso cominciava la lunga resistenza delle popolazioni locali, opposizione che continua tutt’ora a cinquant’anni di distanza, anche se smorzata. Il governo giapponese identificò queste zone come le più facili da espropriare ai contadini che abitavano e coltivavano le terre, ma fin da subito, da quando cioè il progetto della costruzione fu... Читать дальше...
All´appello è presente ormai su guide turistiche per esploratori urbani e su blog di cucina. Dopo alcuni trascorsi nel girone dei problemi legati all´ordine pubblico e alla convivenza pacifica, viva e arzilla è pronta a mordere l´instabile estate berlinese. La piccola Bangkok si stende con i suoi ombrelloni colorati sulla superfice del Preußenpark, nel quartiere di Wilmersdorf, a ovest della città. Anzi, per evitare ulteriori conflitti, diremo Charlottenburg- Wilmersdorf. Al di là di un mercato delle pulci... Читать дальше...
Gli ottanta anni di Arvo Pärt, festeggiati nel 2015, sono stati un evento globale. Molti sono stati gli omaggi, le celebrazioni, i libri, le uscite discografiche e in dvd delle sue opere, che hanno evidenziato ancor più la grandezza e la statura morale e intellettuale. Nondimeno sono state le dichiarazioni di autentica venerazione, stima e apprezzamento di tanti artisti, e molti tra loro non erano solo musicisti; e per quest’ultimi vale la provenienza da generi e ambiti diversi da quelli … Continua
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Si discute da anni, e da più parti, di che cosa oggi sia la critica cinematografica: di come si stia trasformando, di come sia cambiato il suo raggio d’azione e, con questo, i parametri per valutarlo. Le indicazioni sono sempre molte, ma la chiarezza – si sa – spesso latita: e anzi, quella droga che è il cinema è come se non facesse effetto. Come dire: lettera morta. Così, in merito, uno dei pochi contributi sicuramente costruttivi che, per ora, … Continua
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Edit Andras, storica e critica d”arte vive e lavora a Budapest e New York, autrice di numerosi saggi e libri, ha curato private nationalism, mostra nata in Ungheria, poi itinerante per tutto il 2015 nei paesi dell’est europeo. E’ concuratrice di Universal Hospitality progettata per il Festival di Vienna riprendendo e ampliando la mostra ungherese al tema migrazioni, nazionalismo e populismo nei paesi occidentali. Conclusasi fine giugno, andrà a Praga, dove “verrà trasformata e aggiornata alla situazione specifica... Читать дальше...
Controcorrente fin dal nome, «Universal hospitality» è un progetto tra arte e politica sul tema migrazioni, nazionalismo e controstrategie della società civile, programma di ‘Into the city’ curato da Wolfgang Schlag, un filone specifico dei Wiener Festwochen , il rinomato Festival di Vienna di teatro e cultura terminato fine giugno. ‘Universal Hospitality’ richiama il concetto kantiano e illuminista della cittadinanza universale, «che abbiamo scelto in contrapposizione al nazionalismo e la xenofobia... Читать дальше...
Riesce ancora, il teatro, a conservarsi quale attendibile rappresentazione di quanto accade fuori delle proprie mura. In poco più di 24 ore due episodi di cronaca istituzionale, autonomi quanto lontani tra loro, raccontano bene la complessa, contraddittoria, ansiogena situazione del paese. Con l’ombra lunga che li unisce di «complicità», a leggerli i fatti in maniera incrociata. Il primo fatto è l’ormai nota bocciatura senza mezzi termini del ministro Franceschini e del suo decreto legge che voleva... Читать дальше...
Trisha Brown e Twyla Tharp, superlative signore della danza americana, magnetica ricercatrice la prima, galoppatrice tra generi e stili la seconda, a loro modo entrambe amanti della sperimentazione e di una visione della danza in perenne movimento. 75 anni compiuti ieri per Tharp, e cinquant’anni di compagnia, festeggiati ila scorsa settimana al Ravenna festival 2016, dove siamo stati, e a Firenze. In scena un trittico che ha sfoggiato in anteprima mondiale Beethoven Opus 130, l’ultima creazione... Читать дальше...
Una partita da ricordare. E possibilmente da vincere, per cementare una tradizione. Tra poche ore l’Italia si gioca con la Germania un posto per le semifinali degli Europei francesi, un’altra finale anticipata, dopo quella vinta dagli Azzurri contro la Spagna. Ma stavolta non è solo dura, è davvero un’impresa, i tedeschi sono quelli dei Mondiali brasiliani, quelli che schiacciavano il Brasile padrone di casa, in più la sensazione Draxler nel motore, assieme al ritorno di Mario Gomez, 28 reti al … Continua
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Le cinque giornate di Milano furono insurrezione. E non ci riferiamo a quelle di marzo del 1848, ma a quei giorni dello scorso luglio – dal 21 al 25 –, durante i quali, a dispetto della canicola, sotto la Torre del Filarete, al Castello Sforzesco, infuriò la tempesta nell’aria. A scatenarla le liriche urlanti di Majakovskij, fatte vibrare da un plotone di duecento ragazzi, coinvolti da Marco Martinelli – regista e drammaturgo, fondatore con Ermanna Montanari del Teatro delle Albe … Continua
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Théo et Hugo dans le même bateau di Olivier Ducastel e Jacques Martineau ha aperto la 30esima edizione del Festival MIX, dedicato al cinema gaylesbico e queer culture. Gli attori Geoffrey Couet e François Nambot incontrano i loro desideri nelle nude oscurità di un sex club parigino. I due innamorati viaggiano per le vie silenziose della metropoli notturna, ma la rivelazione di Hugo che manifesta la propria sieropositività potrebbe guastare il loro percorso. Arrivato alla settima regia assieme... Читать дальше...
La pratica delle «residenze artistiche», sponsorizzata dalla Regione, ha segnato la vita del Festival di Castiglioncello, rassegna di prima fascia (nato come Armunia negli anni 80 sarebbe poi diventato Inequilibrio) della sempre effervescente offerta estiva della Toscana. Il meccanismo era virtuoso e garantiva reciproca soddisfazione (minori costi, più visibilità, maggiori contatti, più sostegno a promozione e circuitazione) per entrambi i contraenti. Attori e tecnici si installavano nelle sale del Castello Pasquini... Читать дальше...
La storia si svolge non solo nel tempo, ma anche nello spazio. È quanto scrive lo storico tedesco Karl Schlogel nel suo prezioso libro Leggere il tempo nello spazio. Saggi di storia e geopolitica. L’artista svizzero Marco Poloni sembra seguire le sue indicazioni perché nelle sue mostre, che compone assemblando materiali d’archivio, documenti, immagini e film, indaga i processi storici e le loro ripercussioni in termini spaziali, estetici e relazionali. Codename: Osvaldo è l’ultima tappa della... Читать дальше...
Non è la Napoli di Gomorra ma un territorio limitrofo, che lambisce ed è attraversato da quello dove ’o Sistema è legge. Ci trovi di tutto: investigatori privati a riposo che cercano di arrangiarsi per campare, colonie di immigrati che investono in patria quel che raggranellano qui, maghi sciupafemmine, camorristi spietati ma innamorati come adolescenti, cantanti neomelodiche che rischiano di piacere troppo al boss di turno, avvocati di grido e azzeccagarbugli, stelle della politica con la testa... Читать дальше...
Non dovremmo meravigliarci se gli uomini uccidono le donne. Finché sono identificate (e nell’immaginario dominante lo sono tuttora) con la sessualità e la maternità, considerate dall’uomo doti femminile «al suo servizio», o a lui finalizzate, è scontato che esploda la possessività nel momento in cui le donne decidono (separandosi) di non essere più quel corpo a disposizione. È questa idea della donna, posta a fondamento della nostra, così come di tutte le civiltà finora conosciute, che va scalzata... Читать дальше...