foto da Quotidiani locali
I residenti e i commercianti di Campo Santi Apostoli gridano stop alle carovane alcoliche. All’indomani di un tardo pomeriggio all’insegna della violenza, la vita di tutti i giorni ha ricominciato a scorrere indisturbata nel via vai quotidiano. Della rissa di giovedì sera rimane solo una porta incrinata.
Eppure, è proprio questa apparente tranquillità ad allarmare la comunità cittadina. Già durante la serata, poco dopo l’incidente, del sangue versato sui masegni del centro storico non c’era più traccia e le attività avevano ripreso il loro corso come nulla fosse accaduto. Ma questo corso degli eventi non stupisce i veneziani.
«Per chi abita nelle vicinanze ormai le urla, gli schiamazzi, le litigate sono all’ordine del giorno. E non è solo una questione di diritto al riposo, ma anche di sicurezza. In queste zone sta diventando pericoloso circolare. E il fatto che l’evento di sangue sia capitato di sera e non di notte rende ancora più grave e preoccupante la situazione», denuncia il Comitato Danni da Movida, «qualche giorno fa è stata aggredita una turista in Campo San Giacomo dall’Orio. Giovedì sera la rissa in Campo Santi Apostoli con due feriti. Qualcuno dirà che sono episodi dettati dalle escandescenze di singoli individui, mentre invece sono solo il segno di un progressivo aggravamento della situazione del centro storico».
L’episodio di giovedì è stato un ulteriore spunto per alimentare una preoccupazione diffusa già da tempo. Non è la prima volta che il Comitato segnala l’emergenza di Campo Santi Apostoli, definendolo un «punto critico della città» in cui «molti locali restano aperti fino alle 3 antimeridiane turbando la vita quotidiana della comunità e diventando l’ultimo approdo di gruppi di consumatori di alcolici che possono sfogarsi indisturbati».
A detta dei residenti e dei commercianti, «la situazione è polarizzata: da un lato ci sono gestori che amministrano le loro attività con attenzione e decoro, dall’altro alcuni che peccano di attenzione soprattutto nel fine settimana».
Da mesi gli schiamazzi oltrepassano frequentemente anche le porte della Chiesa di Campo Santi Apostoli tanto da infastidire i fedeli durante la messa e sovrastare le parole del parroco. Il disappunto che continua a serpeggiare nella comunità risuona nell’appello cittadino contro il degrado e le ricorrenti minacce della malamovida: «Chiediamo un’attività di controllo maggiormente serrata in tutta la città e irrogazione di sanzioni nelle zone più calde della movida che abbiamo segnalato all’amministrazione e alla Polizia Locale. Auspichiamo che Venezia rimanga un luogo sicuro per tutti coloro che la vivono».
