Un nuovo ponte sul Bacchiglione a sud di quello attuale, la risistemazione del cavalcavia sopra l’A13, l’approdo ad Agripolis con un park scambiatore. Ecco l’allungamento del Sir3 fino a Ponte San Nicolò e Legnaro, un progetto da oltre 70 milioni di euro per cui i tre Comuni coinvolti – c’è anche ovviamente Padova – definiranno entro l’estata il progetto di fattibilità tecnica-economica e parteciperanno al bando del Ministero per ottenere i finanziamenti. È un altro tassello che amplia il sistema Smart anche ai centri della cintura, con la rete dei Translohr che si allungherebbe a 90 chilometri di lunghezza, aggiungendone sei agli 83,5 attualmente in costruzione.
LA SCELTA DEL PERCORSO
L’incarico di realizzare la progettazione preliminare dell’allungamento del Sir3 è stato dato un anno fa a un raggruppamento di imprese con a capo E-Farm Engineering & Consulting srl. Gli ingegneri hanno lavorato a quattro alternative di percorso da sottoporre alla valutazione dei Comuni coinvolti. Nei giorni scorsi le tre amministrazioni hanno deliberato la scelta: è la soluzione 1 - alternativa A. In pratica dal capolinea in costruzione in via Piovese il mezzo proseguirà passando sotto la tangenziale Est e poi lungo la statale 516. Il primo ostacolo, dopo la fermata “Parco Vita” è l’attraversamento del Bacchiglione.
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Anziché utilizzare il ponte esistente, si è deciso di fare una deviazione verso sud, andando così a creare una nuova fermata “Viale del Lavoro”, per poi riagganciarsi alla strada principale. Ci sarà poi da superare l’A13, ma si utilizzerà – rafforzandolo – il ponte esistente. L’approdo a Legnaro è abbastanza semplice: si entrerà in viale dell’Università e poi si arriverà con il capolinea in via Orsetto, dove sarà realizzato un nuovo park scambiatore e anche una rimessa per i mezzi del tram.
«È la soluzione che meglio risponde a tutte le esigenze dei Comuni coinvolti ed è in grado di servire un bacino d’utenza più ampio possibile», spiega l’assessore alla mobilità di Padova Andrea Ragona. Adesso i progettisti proseguiranno con il lavoro per arrivare alla consegna del disegno di fattibilità tecnico-economica entro l’estate, per poi partecipare all’avviso ministeriale per ottenere i fondi.
IL NUOVO PONTE
«Abbiamo visto che a Voltabarozzo la realizzazione di un ponte nuovo sia una sfida importante, uno dei cantieri più lunghi, impattanti ed economicamente rilevanti – prosegue Ragona – È importante a questo punto definire al meglio costi e tempi di realizzazione dell’opera». «Questo è un primo passo importante – spiegano il responsabile del procedimento Diego Galiazzo e il presidente di Aps Holding Giuseppe Farina – Ci apprestiamo ad affrontare nuove imprese, forti dell’ampio bagaglio esperenziale di questi mesi».