Rinviato a giudizio per violenza sessuale. L’imputato è don Giuseppe Bacchion, 89 anni (che fa parte della diocesi di Treviso), nativo di Mirano e residente a Noale (entrambi comuni del Veneziano) anche se da qualche tempo vive in una Casa di riposo. I fatti oggetto di questa indagine sono accaduti il 30 gennaio 2023 a Trebaseleghe davanti alla chiesa. C’erano due ragazzini che si divertivano con la skate. Ad un certo punto è arrivato un anziano che si è messo a guardare le loro esibizioni. Ad un certo punto ha avvicinato uno dei due ragazzi, sedicenne, facendo degli apprezzamenti sulla sua muscolatura, proseguendo anche con delle allusioni alle parti intime. Prima di andarsene ha palpeggiato il ragazzo, con una mossa repentina.
Quando l’adolescente è arrivato a casa ha informato di quanto successo i genitori che hanno denunciato quanto accaduto ai carabinieri. Il fascicolo è finito sul tavolo del pubblico ministero Sergio Dini. Il magistrato ha delegato l’acquisizione delle telecamere che hanno ripreso la scena: si nota l’uomo che si avvicina al ragazzo e seppur in modo non chiaro lo tocca. Tanto è bastato però per identificare il responsabile, ossia Bacchion. Che ora è difeso di fiducia dall’avvocato Niccolò Zampaolo di Padova. Ieri la gup Laura Alcaro ha deciso per il rinvio a giudizio per le accuse contestate. Il ragazzo è stato ritenuto credibile e con gli elementi di prova attualmente nel fascicolo del pubblico ministero il giudice ha ritenuto sussistano i requisiti per sostenere l’accusa a processo.
Non si sa perchè il sacerdote fosse in quel periodo a Trebaseleghe, dove non era il parroco. Il 5 ottobre del 2020 nella parrocchia di Zeminiana e San Dono di Massanzago era stata celebrata una messa per festeggiare i sessant’anni di sacerdozio di don Giuseppe. Le indagini sono state svolte dai militari della stazione dei carabinieri di Trebaseleghe. Bacchion è stato ordinato parroco il 24 giugno del 1960 e compirà 90 anni il prossimo 13 agosto.