Nella notte scritte con la vernice rossa hanno coperto l’intera facciata dell’edificio che ospita anche lo Smact
Scritte contro i vaccini, contro il 5G e contro la Smart city. La galassia complottista si scatena a Padova: il padiglione7 della fiera che dà su via Tommaseo è stato imbrattato con enormi scritte rosse. La sigla è quella inconfondibile del movimento “Vivi” nato dai no-vax, che dopo la pandemia contesta diversi ambiti della società contemporanea.
Sulle scritte e gli imbrattamenti indagherà la Digos di Padova. Nell’edificio del padiglione 7 è ospitato anche lo Smact competence center del Nord Est, che potrebbe essere il bersaglio dell’incursione per le sue attività innovative.
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“Fiera di Padova e il Competence Center esprimono profondo rammarico e la loro condanna nei confronti di un gesto sconsiderato e privo di senso, che prende di mira una realtà da anni al servizio delle imprese del territorio e attiva nella diffusione della cultura dell’innovazione e delle nuove tecnologie. Il gesto vandalico non rappresenta altro che un serio danno di immagine per la città di Padova, a pochi giorni dall’inaugurazione dell’evento “Elettromondo” (11-12 aprile), con migliaia di operatori del settore impiantistico in arrivo da tutta Italia, e di “Padova Benessere”, fiera dedicata al wellness e all’alimentazione biologica (13-14 aprile) – scrivono in una nota le due realtà - A questo si aggiunge il danno economico, con la prospettiva di dover far fronte ad un’ingente spesa per il ripristino della facciata della sede e a difficoltà organizzative per riparare al danno in tempo per l’avvio delle manifestazioni. Fiera di Padova e SMACT si augurano che siano presto identificati i responsabili dell’atto vandalico, che nulla ha a che fare con la libertà di critica e con un serio dibattito democratico”.