foto da Quotidiani locali
PAVIA. La pavese Monica Boggioni comincia col botto i campionati europei di nuoto paralimpico in corso di svolgimento a Funchal, sull’isola di Madeira, Portogallo, conquistando una medaglia d’oro ed una d’argento, oltre ad un quarto posto.
Nella prima giornata la nuotatrice azzurra venticinquenne è salita sul primo gradino del podio nei 50 rana categoria SB3 con il tempo di 54”16, lasciando lontanissime le avversarie, la spagnola Fernandez Infante (58”65) e l’ucraina Verbova (1’01”89). Monica è invece salita sul secondo gradino del podio nei 50 stile Sb5. La portacolori delle Fiamme Oro e di Pavia Nuoto ha fermato il crono a 38”57 nei 50 stile, terminando dietro soltanto all’ucraina Poida (37”84).
«Sono soddisfatta sia dei risultati che dei tempi che ho fatto registrare nella prima giornata di gare – spiega dal Portogallo Monica Boggioni – ho vinto la medaglia d’argento a stile con un tempo migliore di quattro decimi del crono che avevo fatto registrare ai mondiali di Manchester l’estate scorsa. E’ un risultato positivo, segno che il lavoro che sto facendo mi ha migliorato ulteriormente. Sono contenta per la medaglia d’oro dei 50 rana ed anche per il tempo, più basso di quello che avevo fatto registrare sempre a Manchester, dove anche in quelle gare ero stata la più veloce di tutte. Nell’ottica delle gare delle paralimpiadi di Parigi devo però lavorare ancora per abbassarlo ulteriormente».
Nella finale diretta dei 50 dorso della seconda giornata, Monica Boggioni ha spinto a tutta, ma alla fine ha toccato la piastra al quarto posto, col crono di 45”17.
I campionati europei rappresentano un passaggio importante in vista dei giochi paralimpici francesi.
«L’obiettivo della stagione è Parigi, ma questi europei che sono open, cioè possono partecipare anche atleti non europei, rappresentano un test interessante per verificare a che punto siamo col lavoro e dove dobbiamo migliorare nei quattro mesi che mancano ai Giochi – aggiunge Boggioni – le gare che disputo questa settimana sono poi quelle che affronterò a Parigi, tranne i 50 stile perché per la mia classe di disabilità non sono previsti nel programma olimpico. Oltre a quelle che ho già nuotato, dunque devo ancora affrontare i 100 e i 200 stile libero e i 200 misti e la staffetta, anche se quest’ultima sarà decisa dallo staff dello nazionale. Fino ad ora sono soddisfatta, perché vincere una medaglia fa sempre grande piacere comunque, è un bello sprone per lavorare ancora di più, significa che la strada che stiamo intraprendendo è quella giusta».