Sono quattro le aziende (due nel tessile e due agricole) che hanno dovuto fermarsi dopo i controlli dell'Asl: non funzionavano i sistemi di sicurezza
PRATO. L'Asl ha sospeso l'attività di quattro aziende in provincia di Prato: due nel corso di ispezioni programmate in agricoltura e due nel tessile, di cui una in seguito a un infortunio sul lavoro. L'infortunio, per il quale le indagini sono ancora in corso, spiega una nota dell'Asl, si è verificato venerdì in una filatura cardata di Montemurlo, dove un operaio straniero ha subito l'amputazione di due falangi di un dito.
Dai sopralluoghi effettuati sinora in questo comparto del tessile, sottolinea l'Asl, emerge spesso il non funzionamento dei blocchi di sicurezza, che denota una carente vigilanza da parte del datore di lavoro e dei preposti o in alcuni casi persino una elusione volontaria. Per questo motivo sono state effettuate due sospensioni, come previsto dalla recente legge 215 del 2021 che modificando il Testo unico delle norme sulla sicurezza del lavoro impone alla Asl e all'Ispettorato del lavoro di sospendere l'attività delle aziende in caso di gravi violazioni.
E' ancora vivo il ricordo dell'incidente che, sempre a Montemurlo, il 3 maggio dell'anno scorso è costato la vita alla giovane operaia Luana D'Orazio, dipendente dell'Orditura Luana di via Garigliano.
"La nuova legge 215 del 2021 richiama alla necessità di un sempre maggiore impegno nel contrasto degli infortuni sul lavoro - sottolinea l'assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini - e l'attenzione è massima da parte della Regione e dell'assessorato al diritto alla salute e sanità". Oltre al progetto Piano lavoro sicuro, aggiunge Bezzini, "con il nuovo Piano regionale di prevenzione 2020-2025 stanno prendendo avvio ulteriori progetti mirati su tutto il territorio regionale su i maggiori comparti a rischio infortuni: edilizia, agricoltura, trasporti e logistica".
Le due sospensioni in agricoltura, eseguite a seguito di interventi congiunti con l'Ispettorato del lavoro, carabinieri forestali e polizia municipale di Prato, hanno riguardato due orti cinesi per mancanza del Documento di valutazione del rischio. Nel comprensorio pratese, dall'inizio del 2022 sono state ispezionate 832 realtà e 152 cantieri. Sono stati effettuati 335 verbali di prescrizione, 66 verbali di illecito amministrativo, per un totale di 560 violazioni. Inoltre sono stati eseguiti quattro sequestri e quattro sospensioni dell'attività imprenditoriale.