Il comandante Siragusa: "Navigare tra silenzio e stelle, poi illuminare ogni porto"
LIVORNO. La incontri la prima volta e scatta la scintilla. E l'emozione si ripete all'infinito. Una, cento, mille volte... L'oggetto del desiderio è la nave "Amerigo Vespucci", che continua a solcare gli oceani con i legni, la polena e gli ottoni tirati a lucido. Correva l'anno 1962 quando il veliero incrociò in Mediterraneo la portaerei "USS Independence". Gli americani, usando i segnali luminosi, chiesero a quella nave che sembrava uscita da un romanzo di avventure ottocentesco di identificarsi. "Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana" risposero dalla plancia. E da bordo della portaerei, grigia e mastodontica, aggiunsero: "Siete la nave più bella del mondo".
IN 400 PER IL MARE
Gli allievi della 1^ classe che si imbarcheranno per la campagna di istruzione saranno 143, di cui 13 stranieri (Montenegro, Arabia Saudita, Libia, Tunisia, Albania, Somalia) e 33 ragazze, tutte italiane. La partenza sarà il 2 luglio alle ore 12, dopo la cerimonia sul cassero con le massime autorità. Complessivamente a bordo ci saranno oltre 400 persone, considerando che l'equipaggio dell'unità - comandante compreso - è di 264 fra ufficiali, sottufficiali e marinai.
L'ITINERARIO
L'itinerario 2022 prevede soste a Palermo (dal 6 al 9 luglio), Tunisi (dal 12 al 15 luglio), Lisbona (dal 28 al31 luglio / riserva Cadice), Casablanca (dal 6 al 9 agosto), Trapani il 23 e 24 agosto), Malta (dal 27 al 30 agosto), con arrivo a Taranto il 3 settembre. Al comando di nave "Vespucci", dal settembre dello scorso anno, c'è il capitano di vascello Massimiliano Siragusa, originario di Rapallo, classe 1973, che sbarcherà il 12 settembre con destinazione lo Stato Maggiore a Roma in previsione, dal settembre 2023, di assumere il ruolo di consigliere militare presso l'ambasciata a Madrid.
Comandante Siragusa, lei ha frequentato l'Accademia Navale, corso Daimonos. Erano i primi anni Novanta. Su nave "Vespucci" è salito da allievo della prima classe, ora è al comando. Si aspettava che potesse accadere?
«Già quando uno è allievo ha nella sua testa sogni e aspirazioni. Io, per il mio carattere, ho sempre ragionato di passo in passo, ho apprezzato e sfruttato le occasioni che mi si sono presentate, ho ritenuto molto utile il lavoro fatto all'estero come sottotenente di vascello presso la Marina Usa nel '98, poi due anni come tenente di vascello con la Marina spagnola. Vere e proprie full immersion. Questo sulla nave scuola, dopo due su navi grigie, e il mio terzo e ultimo comando: essere sul "Vespucci"è al tempo stesso uno straordinario strumento di relazioni con l'esterno, è la sintesi della mia esperienza».
La "Vespucci" è considerata ambasciatrice dell'Italia nel mondo. Cosa significa?
«Vuol dire che porta la Marina Militare e quindi l'Italia intera in tutti porti. Un messaggio per un pubblico molto più vasto di quello che comunque è affezionato alle forze armate».
Quali sensazioni si hanno in navigazione, specialmente la notte, stando a bordo di nave "Vespucci"?
«Di notte, sotto le stelle, navigando a vela. Il solo rumore è il fruscio della prua dello scafo che rompe l'acqua. Senza dimenticare che quando siamo vicini alle coste la nave si presenta con l'alberata tricolore. Un gioco di luci bianche, rosse e verdi, i colori della bandiera. I Comuni fanno a gara a chiedere il passaggio della nave illuminata».
L'unità è attualmente la più vecchia in servizio della Marina Militare, essendo stata varata nel febbraio del 1931 a Castellammare di Stabia. Come si dipana la vita di questa grande signora del mare al di là delle estati con gli allievi?
"In Arsenale a La Spezia vengono effettuate le attività di manutenzione necessarie per mantenere sempre in efficienza tutti gli apparati. Il personale va a turno in licenza, la nave diventa meno vissuta, si mangia a terra. Poi si torna in mare».
Avete avete fatto anche una tappa a Imperia dove è avvenuto un incontro con le Frecce Tricolori.
«È vero. Con le Frecce è nata un'idea di gemellaggio. Noi di nave "Vespucci" siamo stati nella loro base di Rivolto alla fine di aprile. Poi c'è stato l'incontro di Imperia. Un incontro fra mare e cielo, pianificato a tavolino, con la nave alla fonda in una posizione strategica, tra il pubblico che era a terra e le Frecce Tricolori che, sullo sfondo, facevano le loro acrobazie. Una giornata emozionante per tutti»
Lei e il suo equipaggio, insieme agli allievi, sarete in mare, lontani dall'Italia, per due mesi. E la famiglia? «Sono sposato e ho tre figli: Francesco nato nel 2008, Gabriel nel 2010 e Bernadette nel 2013. La residenza è a Padova, dove mia moglie Rossella è medico».
I figli vorrebbero seguire le orme del papà?
«Per ora non lo so, certamente in famiglia qualche esempio ce l'hanno. Perché anche mia moglie viene dall'Accademia Navale, corso a nomina diretta. È stata ufficiale medico dal 2004 al 2018, poi si è congedata con il grado di tenente di vascello».
Come facevate nel quotidiano quando anche sua moglie vestiva la divisa della Marina?
«Posso dire che sono stato uno dei primi ufficiali maschi a organizzare da solo il matrimonio. Era il 2007 e Rossella era imbarcata su nave "Durand de la Penne". Dopo la cerimonia nuziale in Calabria, siamo andati in viaggio nozze negli Stati Uniti e in Polinesia. Quando siamo rientrati, lei è tornata a bordo per altri due mesi. E comunque - sorride il comandante Siragusa - funzionava quasi sempre che quando ero imbarcato io lei era a terra e viceversa».
In questi giorni a bordo della Vespucci si sta lavorando per allestire l'unità in "modalità" allievi ufficiali dell'Accademia. E durante la visita a bordo non si può non notare una specie di vademecum ideato dallo stesso comandante nel quale ogni lettera che compone la parola "Vespucci" diventa lo spunto per una riflessione: valore (unicità e prestigio dell'unità), equipaggio (una famiglia e la nave è la sua casa), sicurezza (minimizzazione dei rischi per l'equipaggio e gli ospiti), programmazione (delle attività), unione (gruppo 'coeso e accogliente'), capacità (mantenimento delle apparecchiature efficienti e personale addestrato), collaborazione (lavoro di squadra), iniziativa. Otto lettere per il nome "Vespucci"