La moda maschile è in forma come non mai e le cifre lo confermano. I risultati delle vendite di vengono definiti «senza precedenti». Dopo due anni di pandemia, si allineano al ritorno alla vita «normale» e, in particolare, al tramonto definitivo dell'uso delle mascherine. In uno studio realizzato per la Federazione delle vendite online (FEVAD), l'Osservatorio dell'Istituto francese della moda (IFM) indica che durante gli ultimi sette mesi le transazioni nel settore dell' abbigliamento maschile sono aumentate del 16,3% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Gildas Minvielle, direttore dell'Osservatorio economico dell'IFM, ha confidato al quotidiano economico e finanziario francese Les Échos che «il mercato della moda maschile è stato quello più penalizzato nel 2020». Il Covid sarebbe stato la causa del declino della moda uomo nel 2020 e della sua ascesa nel 2022. In effetti, tra smart working e ripetuti lockdown, gli uomini non hanno trovato la necessità di comprare nuovi vestiti per andare al lavoro, uscire o cenare con gli amici.

Gli armadi non sono stati rinnovati, sono pieni di vestiti vecchi e spesso la taglia non è più quella giusta. «Gli uomini non si riconoscono e hanno smesso d’amare i vestiti che indossavano prima. Sentono il bisogno di nuovi outfit in grado di valorizzarli al meglio per tornare in ufficio», spiega Pierre Mahéo, fondatore di Officine Générale, al quotidiano francese. «Non ci sono solo acquisti 'di piacere' a spiegare questi risultati eccezionali di vendita», aggiunge. «Bisogna vestirsi per tornare in ufficio. Un abito e una giacca non costano quanto un jeans e un maglione per lavorare da casa».   
A contribuire all'aumento delle cifre relative all'abbigliamento maschile è stato anche il ritorno di eventi familiari come i matrimoni e altre celebrazioni. Questi risultati sono stati, comunque, molto superiori a quelli della moda femminile, che ha registrato un aumento del 6,1% nella primavera del 2022.