Il tenente colonnello Alessandro Alberioli guiderà la spedizione: Mattarella gli ha consegnato la piccozza tricolore
La piccozza con il tricolore gliel’ha affidata personalmente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E tra una manciata di giorni il feltrino Alessandro Alberioli, 43 anni, tenente colonnello della guardia di finanza, comandante dei corsi di soccorso alpino della Gdf al passo Rolle, la isserà su una, forse due vette ancora inviolate nelle Ande.
L’obiettivo è quello di celebrare con una impresa alpinistica i 250 anni della guardia di finanza e di portare a termine, allo stesso tempo, una missione solidale: formare in Bolivia un gruppo di giovani guide di montagna che, con l’aiuto di un missionario italiano, potranno costruirsi un futuro facendo crescere il turismo montano sulle Ande.
La missione del feltrino Alberioli – diploma al liceo scientifico Dal Piaz, poi l’Accademia ufficiali della finanza e via via incarichi sempre più di rilievo che l’hanno portato anche l’anno scorso nel mare glaciale artico assieme allo scienziato feltrino Carlo Barbante – è stata ufficializzata al Quirinale, alla presenza dei massimi vertici delle fiamme gialle.
Il tenente colonnello di Feltre e la sua squadra di istruttori Sagf composta tutta da finanzieri del vicino Primiero – il brigadiere Marco Brunet e gli appuntati scelti Qs Riccardo Scarian, Walter Tomas e Marco Canteri – sono stati ricevuti da Mattarella assieme al comandante generale delle fiamme gialle, generale di corpo d’armata Andrea De Gennaro, dal sottocapo di stato maggiore, generale di divisione Mariano La Malfa, e dal comandante della scuola alpina di Predazzo, colonnello Sergio Lancerin.
Mattarella ha dunque consegnato all’ufficiale feltrino e ai suoi uomini la piccozza che accompagnerà la loro missione, al via mercoledì, nella Cordillera Real in Bolivia, dove le vette conquistate verranno battezzate con nomi dedicati ai 250 anni della guardia di finanza.
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«Sono montagne tra i 5 e i 6 mila metri», spiega Alberioli, «su una tenteremo una progressione alpinistica in parete, l’altra la affronteremo in stile alpino, visto che è una cima con misto di neve e ghiaccio».
«Sarà una spedizione complessa», spiega l’ufficiale feltrino che guida la struttura del Rolle, emanazione della scuola alpina di Predazzo, in cui vengono formati i soccorritori in divisa di tutte le 29 stazioni Sagf in Italia, dalle Alpi alla Sicilia. «Andremo in una zona pressoché inesplorata, solo l’avvicinamento richiederà un giorno di viaggio in fuoristrada e un giorno di cammino con i muli per trasportare il materiale al campo base attorno ai 4.500 metri all’interno della Cordillera Real. Trattandosi di una cima inviolata dovremo attrezzarla e questo richiederà del tempo, ma opereremo nella massima sicurezza».
Ma altrettanto importante, oltre alla parte alpinistica, sarà la parte solidale della missione: quella di aiutare il missionario comasco padre Antonio Zavatarelli, da sempre attivo nella realizzazione di progetti sociali, a promuovere lo sviluppo della regione grazie alla collaborazione con l’Universidad Catolica boliviana.
L’idea è quella di sostenere il turismo montano degli appassionati di trekking formando una struttura di giovani guide e soccorritori locali nel villaggio di Peñas.
Alberioli e i suoi istruttori, che al Rolle formano gli operatori del Soccorso alpino guardia di finanza, utilizzeranno dunque i giorni di acclimatamento all’altitudine per fare lezioni di soccorso ai giovani. Dando loro una base importante per costruirsi un futuro di guide sulle Ande.