Ci avviciniamo sempre di più alla fase conclusiva degli internazionali d’Italia. Di certo, la solida prestazione di Iga Swiatek nei quarti di finale contro la statunitense Keys innesca più di una preoccupazione alle restanti atlete in tabellone. Per un posto in finale, la numero uno al mondo sfiderà Gauff, resasi protagonista dell’ottimo match disputato contro Zheng. Iga si concede ai microfoni dopo il match, soffermandosi sulla sua prestazione e mettendo a fuoco un punto nevralgico del gioco: il servizio.
“Contro Zheng è stata la mia giornata migliore da quando sono arrivata qui, è stata una prestazione solida”, afferma Swiatek. “non pensavo molto al punteggio o a quello che stava succedendo, ero solo sul presente, concentrata sullo scambio successivo e ha funzionato molto bene. Sono contenta di essere stata molto concentrata nei momenti importanti per non concedere a Maddie un break.” Riguardo le ottime percentuali al servizio: “Onestamente, continuo a non essere convintissima del mio servizio, ma so che è piuttosto buono. Non sarei qui se non lo fosse. Penso che, anche se non servo bene, so che posso vincere punti giocando dietro la linea di fondo. Ho sempre un piano B. Ci concentriamo costantemente sul servizio e sul movimento per renderlo fluido. Sono felice che oggi abbia funzionato perché non ho avuto molto tempo per esercitarmi dall’inizio di Stoccarda.”
Proteste in campo, che impatto hanno sulla sicurezza? “Non ho visto la protesta di ieri, ho sentito dire che stava succedendo qualcosa. Non so se fossero effettivamente vicini ai giocatori o no. Ovviamente il modo migliore è aumentare la sicurezza, bisogna avere fiducia, la WTA sarà pronta a reagire.”
Perché è importante essere completi nel gioco e migliorare i punti deboli? “Onestamente, quando parliamo con il mio allenatore prima delle partite, ci concentriamo sempre sui miei punti di forza. Ma per diventare una giocatrice completa, beh, sì, il mio primo servizio potrebbe essere più consistente, direi, così come il mio gioco di volley e il mio tocco”. Sei una fan di Rafa, hai inserito parti del suo gioco nel tuo? “È bene guardare il suo dritto, per esempio, come usa lo spin per fare la differenza. Anche il suo rovescio è piuttosto piatto. Penso che abbiamo molte somiglianze in questo caso. In generale sono un suo fan più che altro per come si comporta. Questo è qualcosa a cui cerco di ispirarmi di più.“
Affronterai le giocatrici con cui sei cresciuta per i prossimi 10 anni, sarà una sfida divertente? “È una sfida. È interessante, credo, anche per i tifosi. Sicuramente ci sono molti giocatori contro cui ho giocato nelle giovanili, sono felice di essere quella che ha che ha raggiunto la vetta della classifica. Una decisione presa a 17 anni può creare un percorso completamente diverso. Io sono solo fortunata di aver preso buone decisioni ed aver avuto buone persone intorno a me, per questo posso essere qui”.
Pietro Sanò