foto da Quotidiani locali
È suonato l'allarme ed è stato allertato tutto il quartiere, ma i ladri si sono portati via di peso i cassetti con all'interno i gioielli d'oro. Il furto in una villetta di via Borgo Anese è avvenuto in pieno giorno, di mattina. Erano le 10.30 quando Marcello Meneghin e la moglie sono ritornati a casa e hanno scoperto il colpo.
«L'allarme è suonato, ma in tre minuti hanno portato via direttamente i cassetti», racconta la famiglia, che vive tra San Pietro e Monaco, dove hanno delle gelaterie. Nemmeno il sistema anti-intrusione è servito a fermare i banditi. Sono però stati avvistati dagli abitanti. Erano in quattro, con un altro da fare da palo e da autista. All'interno di un'Audi Q3 di colore grigio scuro è stato notato un individuo che indossava una mascherina chirurgica, per nascondere parzialmente il volto.
C'è un parziale di targa della vettura, che probabilmente però è stata rubata. I ladri sono entrati nella villetta scassinando una finestra, una tecnica simile a quella attuata nei furti a Mareno.
Anche lì, in un orario anomalo domenica mattina, i ladri erano entrati in azione con i residenti che si trovavano in giardino. «Noi eravamo usciti di casa verso le otto, quando siamo ritornati verso le 10.30 abbiamo scoperto il furto – hanno spiegato i coniugi -. Se trovate in giro un cassetto di un comodino è il nostro».
I malviventi infatti per fare più velocemente hanno preso i cassetti e, caricatili in auto, sono scappati. Hanno poi avuto il tempo di rovistare con calma. Probabilmente si sono disfatti di quello che non gli serviva in qualche campagna. Un modo non da una banda di esperti. Il furto è stato denunciato ai carabinieri di Conegliano. A San Pietro di Feletto un veicolo che correva a tutta velocità, sgommando, ieri mattina verso le 11 è stato visto in via Roncalli, vicino all'Antica Pieve. A febbraio i soliti ignoti avevano colpito in via della Libertà a Rua.
Per costruirsi un varco di fuga avevano tagliato la recinzione delle scuole, per poi andare a rubare nelle palazzine adiacenti. La banda in quel caso però quasi certamente erano un'altra. L'allerta in paese rimane elevata e attraverso il Controllo del vicinato si cerca di diffondere il più possibile le segnalazioni e fornire un aiuto alle forze di polizia.