Se avesse dovuto scegliere se aiutare un bambino o un anziano, non avrebbe avuto alcun dubbio. Si sarebbe dedicato all’anziano, semplicemente perché è il soggetto più fragile, ma meno bello da vedere. Ha fatto di questo la sua missione perché fin da quando era piccolo la cosa che lo faceva andare su tutte le furie erano le ingiustizie.
Alberto Pivato è mancato ieri, domenica 28 aprile, all’età di 32 anni per un infarto intestinale, a casa poco dopo aver salutato sua moglie Beatrice, che aveva sposato solo 5 mesi fa a Palazzo Rinaldi.
Si è sentito male in casa, a nulla sono servite le manovre di rianimazione del personale del Suem 118 accorso non appena allertato dalla famiglia.
Alberto era un infermiere specializzato, dal 2020 al 2023 aveva lavorato a Casa dei Gelsi per poi mettersi in proprio e lavorare come infermiere freelance in diverse case di riposo della città e della provincia. Prima di laurearsi aveva lavorato come Oss al Gris e in altre Rsa.
Oltre a Beatrice, Alberto lascia anche la figlia Ginevra, i genitori e la sorella Sara.
Il rito delle esequie sarà celebrato giovedì 2 maggio alle 16 nella sala delle Cerimonie della casa funeraria Ivan Trevisin.
