Dove eravamo rimasti? Nel pomeriggio del 22 aprile scorso, al rientro dalla Turchia, il campione olimpico della 20 km di marcia Massimo Stano si era sottoposto a risonanza magnetica e tac all’Istituto di Medicina e Scienza dello sport del CONI, a Roma, per valutare l’entità dell’infortunio rimediato nei Mondiali a squadre. Il responso non era stato dei più lusinghieri.
Il responsabile medico federale, dottor Andrea Billi, riportava: “Stano ha riportato un episodio distorsivo del piede sinistro con frattura della base del quinto metatarso. All’atleta è stato applicato un gambaletto di colla di zinco per la riduzione dell’edema e per l’immobilizzazione articolare. Dovrà utilizzare stampelle per 15 giorni con divieto di carico, e fra 15 giorni si provvederà alla rimozione del gambaletto e all’esecuzione di una nuova tac di controllo, che consentirà di valutare il prosieguo del programma terapeutico“.
Una situazione non ideale pensando ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e da questo punto di vista arrivano aggiornamenti dal profilo Instagram dell’atleta azzurro. “La situazione sta migliorando, non si è ancora formato il callo osseo, ma posso comunque appoggiare il piede a tolleranza utilizzando un tutore walker e le stampelle“, le parole di Stano.
“Con il mio fisioterapista stiamo lavorando sull’edema e su altre cose che lui sa. Con il mio allenatore Patrick stiamo continuamente adattando l’allenamento in base a ciò che è fattibile fare, finalmente abbiamo introdotto il lavoro in piscina e un altro lavoro è stato svolto da tutto lo staff sanitario“, ha aggiunto il nostro portacolori. In sostanza, segnali confortanti in vista di quel che sarà.
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