La delibera anti-paccottiglia? Funziona. A dimostrarlo, c’è il dato della diminuzione di aperture dei cosiddetti “apri chiudi”. Quelle attività che, per sfuggire a tasse e multe, aprivano e chiudevano il negozio cambiando ”la facciata”, quindi il nome, ma restando sempre la stessa società. Il record è di un gestore che, nel giro di tre anni, aveva cambiato 19 volte. Ma la festa è finita e a metterci il sigillo è l’assessore al commercio Sebastiano Costalonga. “Dal 2018-2019 al 2023-2024, questo fenomeno è diminuito del 57 per cento. Se guardiamo al 2023, risultano chiuse solo tre attività”, snocciola i numeri l’assessore. La delibera è nata nel 2022, con l’obiettivo di limitare una volta per tutte i negozi di cineserie, souvenir di bassa qualità: in una parola, paccottiglia.
Allo stesso tempo, la delibera non ha bloccato l’arrivo di nuovi negozi: a cambiare, è la qualità. Sempre confrontando i dati del pre pandemia con l’oggi, i nuovi esercizi aperti nel 2018-2019 sono stati 246 (di cui 122 nel centro storico) e nel 2023-2024 195 (di cui 93 in centro storico). “Bisogna sottolineare che metà delle attività vengono aperte in centro storico”, sottolinea Costalonga, “Qui, grazie alla delibera, il 74 per cento delle nuove attività ha aperto in area di tutela, fuori solo il 26. Il provvedimento è efficace perché non incide sull’attrattività economica”.
Snocciolando sempre i dati, dall’entrata in vigore della delibera – che agisce sulle aree di tutela in prossimità di palazzi vincolati e nelle aree ad alto flusso turistico – sono state aperte 155 nuove attività. La maggior parte rientrano nel settore di alta gamma, seguite subito dall’artigianato artistico. “Abbiamo riportato gli artigiani nei luoghi centrali della città”, sottolinea Costalonga. Di fronte a chi sostiene che tutta la città andrebbe regolata dalla delibera, Costalonga ricorda che a livello giuridico non è possibile: per questo si è individuata una mappa che coniuga vincoli, flussi e, nella sua interezza, il sestiere di San Marco.
Inevitabili le sanzioni. “In questi due anni, abbiamo applicato 78 sanzioni complessive”, spiega il comandante della polizia locale Marco Agostini, “in più 38 sanzioni accessorie, tra cui sei revoche totali, 24 chiusure da tre giorni, otto da 15. Lo stesso metodo di controllo lo stiamo portando avanti sui pubblici esercizi: per i plateatici fuori norma, l’anno scorso siamo arrivati a 164 chiusure da 3 a 15 giorni”.
Ripetendo più volte che gli effetti dell’anti-paccottiglia si vedranno con il tempo, intanto in questi due anni sono state chiuse quattro attività, che avevano aperto attraverso Scia senza rispettare la delibera. Plus, c’è una commissione che valuta le nuove aperture e che ha dato otto valutazioni negative.
Il prossimo passo? La delibera ha durata triennale poiché è una sperimentazione (quindi il prossimo andrà in scadenza), ma l’intenzione è che diventi un vero e proprio regolamento comunale.
