foto da Quotidiani locali
Il rumore di uno strappo in cielo ha anticipato il black-out di piazza Ferretto: pochi minuti dopo l’odore pungente ha invaso tutta la terraferma e chiunque ha ipotizzato una fuga di gas, una rottura vicino a casa propria, magari. Solo collegando le segnalazioni, arrivate a decine e decine al centralino del 115, da via Beccaria a Favaro, dalla Gazzera a via della Libertà, si è capito che neppure la più ampia delle perdite poteva riempire così l’aria di tutto il territorio comunale.
E infatti nessuna tubatura aperta da un fulmine, nessun impianto distrutto dal maltempo, ma l’intero sistema fognario del Petrolchimico di Porto Marghera talmente stressato da non riuscire più a gestire le acque reflue.
Il complesso di via dei Petroli è un sistema chiuso, anche e soprattutto in questo senso: ogni caditoia, ogni grondaia, ogni canale di scolo confluisce in un depuratore che assicura scarichi in laguna perfettamente innocui; giovedì sera, semplicemente, il Pif (Piano integrato Fusina, il meccanismo di smaltimento) non ce l’ha più fatta e, così come in città le strade si sono allagate perché i tombini non riuscivano più a ricevere, lo stesso è successo al Petrolchimico, con la differenza che quelle acque esalavano idrocarburi. Anche così, comunque, niente è fuoriuscito dall’ambiente controllato del complesso industriale e - assicura Eni - niente è stato sversato in laguna.
Se il piazzale d’ingresso è finito sotto acqua, gli impianti - fa sapere sempre l’azienda - sono sempre rimasti in sicurezza e non c’è stato alcuno sversamento controllato, come invece era sembrato in un primo momento, anche perché si tratta di una procedura per la quale sarebbe stato necessario avvisare le autorità.
Le tante segnalazioni ai pompieri hanno comunque fatto accorrere i mezzi del comando di Mirano fino a via dei Petroli, così da verificare che tutto fosse in ordine e proprio perché Eni tratta con gli idrocarburi: odore forte, occhi che bruciano, mal di testa e mancanza di informazioni istituzionali chiare hanno fatto il resto, causando non poche preoccupazioni tra i residenti.