foto da Quotidiani locali
CANTU’. L’Apu Old Wild West perde (76-66) anche gara 2 nella semifinale di play-off a Cantù e si ritrova già spalle al muro: venerdì 24 maggio, al Carnera, deve vincere se vuole allungare la serie.
La sconfitta è stata più netta rispetto a quella rimediata domenica 19 maggio: brianzoli dominanti e friulani costretti sempre a rincorrere se si eccettuano i due vantaggi nei primi minuti (1-2 e 3-5).
Troppe palle perse, inferiorità a rimbalzo e basse percentuali al tiro. Il meno 10 finale non racconta tutta la differenza che si è vista in campo.
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L’energia difensiva di Cantù è da subito superiore a quella di Udine. È un problema perché in queste gare se la squadra di casa prende subito il largo diventa difficile poi ricucire lo strappo.
Difendere forte significa anche rischiare di caricarsi di falli, però dopo cinque minuti a entrare in bonus è l’Apu mentre la San Bernardo è ferma a uno. Strano.
Le rotazioni difensive canturine funzionano e mettono in difficoltà soprattutto le guardie friulane che non riescono né a trovare un tiro facile né a servire sotto i lunghi.
Nel primo quarto la differenza la fa soprattutto Bucarelli che con tre bombe di fila apre la prima forbice nel punteggio (14-9). La tripla di Young, poco dopo, vale il primo doppio vantaggio canturino (19-9). Alibegovic non riesce nemmeno ad andare al tiro, l’unica tripla la mette Arletti. Così è dura.
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Ancor di più quando un alley-oop di Nikolic all’inizio del secondo quarto fa esplodere il Pala Desio. Moraschini da tre regala il massimo vantaggio a Cantù (28-15) a un’Apu che soffre la maggiore fisicità degli avversari e che non riesce a contenere il numero delle palle perse, dato sul quale coach Vertemati aveva insistito molto al termine di gara 1.
Udine ha poco e niente soprattutto da Caroti e Monaldi, le brutte copie dei giocatori ammirati soprattutto nella prima parte della stagione. La verità che mancando Clark aumenta il loro minutaggio, ma cala la qualità.
Il capitano mette la tripla del meno 8 (30-22) ma poi in transizione ne cerca un’altra con troppa fretta. Quella che non ha Bucarelli (36-24) al quale risponde subito Da Ros 36-27). Ma non basta, non può bastare meno che mai se vai negli spogliatoi con un 9 su 30 al tiro. Insomma, il film è lo stesso di gara 1, con la differenza che le percentuali di tiro di Cantù sono decisamente superiori.
L’inizio del terzo quarto è da film dell’orrore. Ennesima palla persa di Caroti, fallo in attacco di Arletti e parziale di 8-0 che vale il 45-27 dopo 22’19’’.
L’ex Cremona è in serata nerissima: un suo tiro da tre sfiora la retina, poi da una sua palla persa nasce un contropiede tre contro uno che sa di resa quando ci sono da giocare un quarto e mezzo. La quarta tripla di Bucarelli vale il più 19 al 26’10’’. Alibegovic segna il suo primo canestro al 27’ e questo la dice lunga.
Udine riesce a rientrare un po’ (meno 11) pareggiando di fatto il terzo parziale. Cantù entra in modalità gestione, l’Apu per ribaltarla avrebbe bisogno di un’impennata nelle percentuali dall’arco. Quando Alibegovic e Caroti ne mettono due in un amen arriva il meno 10 a 2’06 dalla fine. Troppo tardi.
SAN BERNARDO CANTU’ – APU OLD WILD WEST 76 – 66
23-13, 38-27, 56-45
SAN BERNARDO CANTU’ Baldi Rossi 4, Berdini 3, Nikolic 15, Bucarelli 15, Hickey 11, Burns 7, Moraschini 14, Young 7. Non entrati: Cesana, Del Cadia, Tosetti e Tarallo. Coach Cagnardi.
OLD WILD WEST UDINE Alibegovic 14, Cannon 16, Caroti 12, Arletti 3, Gaspardo 4, De Laurentiis 4, Da Ros 3, Monaldi 3, Ikangi 7. Non entrati: Delia e Marchiaro. Coach Vertemati.
Arbitri Salustri di Roma, Nuara di Treviso e Bartolini di Pesaro.
Note Cantù: 14/31 al tiro da due punti, 11/25 da tre e 15/24 ai liberi. Old Wild West: 15/30 al tiro da due punti, 9/33 da tre e 9/9 ai liberi. Uscito per 5 falli: Caroti.