L’intervento per mettere in sicurezza il fiume costerà oltre 200 milioni, già stanziati i primi 30. Sarà garantita la laminazione delle acque e la creazione di un bacino di espansione
Per convergere su una soluzione capace di garantire la difesa idraulica del medio e basso corso del Tagliamento e la tutela ambientale del bacino ci sono voluti decenni.
L’opera finalizzata alla laminazione delle piene del Tagliamento, ora, può partire. La giunta regionale ha accolto l’aggiornamento del Piano di gestione del rischio di alluvioni, dando – con un primo stanziamento di 30 milioni di euro – il via libera al documento preliminare all’avvio della progettazione della traversa sul ponte di Dignano, finalizzata alla laminazione delle piene.
Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale per la Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro al termine della seduta dell’esecutivo che ha approvato il documento preliminare alla progettazione di una traversa laminante con luci mobili e paratoie piane, adiacente al ponte di Dignano per la creazione di un bacino di espansione in linea, in alveo attivo. L’opera avrà un costo stimato di 200.698.906 euro.
L’intervento è stato inserito tra quelli a priorità regionale massima e si è dato mandato al presidente della Regione Massimiliano Fedriga, in qualità di commissario straordinario per il rischio idrogeologico, di destinare l’importo di 30.743.657 euro – resi disponibili dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica per il 2024 – al finanziamento dell’opera.
Un percorso iniziato nel novembre 2022, quando nel Programma triennale per i lavori pubblici era stata inserita la realizzazione di un’opera per la laminazione delle piene del Tagliamento secondo quanto indicato nel Piano di gestione rischio alluvioni, fissando l’importo di 900 mila euro per la progettazione.
Gli uffici avevano affidato la redazione del documento preliminare per la progettazione sulla base delle indicazioni tecnico-scientifiche: il lavoro è stato svolto in stretto raccordo con l’Autorità di bacino distrettuale e la Regione Veneto.
La soluzione individuata, frutto del confronto con le comunità dei territori interessati, ha portato a una modifica del Piano di gestione del rischio alluvioni e all’individuazione della soluzione approvata dalla giunta. «Le ipotesi previste – ha assicurato l’assessore – verranno condivise e discusse con i territori nelle prossime settimane per valutare le soluzioni più adeguate con il più ampio coinvolgimento delle comunità territoriali interessate alla sicurezza idraulica e alla tutela ambientale del Tagliamento.
È stato avviato un dialogo costante con la Direzione regionale delle Infrastrutture e l’assessore competente per valutare come meglio integrare il progetto della traversa anti-piena alle ipotesi progettuali legate alla viabilità e al nuovo ponte sul Tagliamento a Dignano.
«La Bassa friulana ha atteso per 60 anni la messa in sicurezza del fiume Tagliamento e oggi prende finalmente il via questo progetto che assicurerà, in primis, la sicurezza dei cittadini, ma anche la crescita e lo sviluppo del territorio» commenta Maddalena Spagnolo, consigliere del Gruppo Lega Fvg.
«Ringrazio il presidente Fedriga e coloro che hanno portato a questo risultato così importante per Latisana e la Bassa friulana» conclude.