Furore agonistico fuori controllo durante i quarti di finale dei play off di serie C: viene espulso, se la prende con gli arbitri, sfonda una porta degli spogliatoi, volano insulti, minacce e spinte violente, al punto che – per consentire di terminare la partita in sicurezza – vengono allertati i carabinieri.
Al centro della vicenda – lontana dalla lezione sullo sport e la partecipazione di De Coubertin – è stato L.L.C. del New Basket Sandonà.
L’increscioso episodio si è verificato sabato 18 maggio sera nella palestra comunale di Noventa Padovana, dove alle 20.30 era in programma la partita di basket tra la squadra di casa, il Welsea Roncaglia, e il New Basket Sandonà.
Il sandonatese era impegnato coi suoi compagni di squadra nella terza partita dentro-fuori con il Roncaglia. Il suo atteggiamento violento – dentro e fuori al parquet – ha tolto tranquillità e in un certo modo contribuito a chiudere l’avventura del New Basket Sandonà, che al termine ha perso per 78-76.
L’escalation: il giocatore nel secondo quarto viene espulso, pare che nel corso della partita avesse messo in fila proteste a ripetizione. Dopo un fallo tecnico se la prende con gli ufficiali di campo, blocca la partita e scatta il cartellino rosso.
La sanzione non lo placa, anzi, lo infiamma. E mette nel mirino l’arbitro che si sente dire di tutto, una sfilza di insulti distanti anni luce dal galateo.
Viene allontanato, il gioco riprende, ma il cestista non si dà per vinto. E durante l’intervallo raggiunge lo spogliatoio degli arbitri, che vengono nuovamente travolti da offese.
Impauriti, i direttori di gara si chiudono nello spogliatoio, ma il giocatore abbatte la porta con violenza e si dirige a muso duro contro uno degli arbitri. Completamente fuori di senno, ostenta il fatto che sarà la sua ultima partita, e ci va giù pesante. E dopo le minacce, spinge uno degli arbitri, che perde l’equilibrio e cadendo sbatte contro tavolino e sedie.
Il parapiglia attira uno degli avversari, che riesce a spedire fuori dalla stanza l’aggressore. C’è paura, il match dopo qualche minuto di ritardo riprende – e finisce con la sconfitta del quintetto sandonatese – ma per tutelare gli arbitri scatta l’allarme e nella palestra di via 25 aprile arrivano i carabinieri, che di fatto scortano fino al termine della partita i direttori di gara presi di mira.
Desolato il comunicato del New Basket Sandonà che ha preso anche formalmente «le distanze da tali comportamenti, ritenendoli non accettabili, altamente lesivi dei valori e dell’immagine della Società, oltre che contrari ai valori sportivi e di fairplay.
Lo spirito e i valori del New Basket Sandonà sono il nostro principale obiettivo, ben oltre i risultati sportivi. La nostra principale missione è la formazione e educazione dei nostri atleti, sin dal minibasket, dove viene loro insegnato un modo di comportarsi sempre guidato da sportività, correttezza e rispetto per gli arbitri, parte fondamentale del nostro sport».
E adesso? «Riteniamo dunque necessario porgere le nostre più sentite scuse agli arbitri, per il comportamento del nostro atleta, evidenziando che saranno presi gli opportuni provvedimenti». Quasi certamente anche la Fip – sempre in prima linea nella lotta contro i comportamenti incivili – interverrà con la mano pesante nei confronti dell’atleta violento. —
