Tra dirigenti e funzionari, quasi tutti laureati o con formazione post-laurea, le donne hanno raggiunto il 60% delle presenze: nello specifico, oggi sono 29 contro 17 uomini, mentre nel 2021 erano 27 contro 23
Sono sempre di più, e hanno ruoli di sempre maggior responsabilità, le donne in servizio al Comune di Voghera.
È quanto emerge dall’analisi della composizione dell’organico di Palazzo Gounela, che negli ultimi due anni ha visto salire la presenza femminile da 112 a 125 unità, buona parte delle quali sono state inserite ai piani alti della piramide organizzativa.
Tra dirigenti e funzionari, quasi tutti laureati o con formazione post-laurea, le donne hanno raggiunto il 60% delle presenze: nello specifico, oggi sono 29 contro 17 uomini, mentre nel 2021 erano 27 contro 23. Il dato è confermato anche nella categoria degli istruttori (che prevede comunque almeno il diploma di maturità) in cui le donne sono oggi 85 contro 43 uomini, mentre nel 2021 erano 74 contro 37. È difficile fare un raffronto preciso a livello nazionale, ma i dati disponibili, seppur parziali, ci danno l’idea di un Comune attento dal punto di vista della parità di genere. La percentuale delle donne impiegate negli enti locali italiani si aggira infatti intorno al 55% (e Voghera si attesta oltre il 60), mentre le donne dirigenti sono invece il 40%: il dato è in linea con la situazione vogherese, che però guadagna una ventina di punti percentuali se si sommano le 26 funzionarie (il secondo gradino della scala gerarchica comunale, per intenderci) attualmente assunte.
Il Comune di Voghera, peraltro, è guidato da un segretario generale donna (Anna Sacco Botto) e ha alla guida del settore Affari generali (uno dei più delicati) Mirella Domenichella, a sua volta subentrata dopo il pensionamento di Maurizia Codevilla. Le donne, quindi, non solo sono più numerose degli uomini, ma tengono anche in mano le redini della macchina comunale. E se consideriamo che dai ruoli apicali è cominciato l’aggiornamento del personale dal punto di vista della digitalizzazione (affidata, manco a dirlo, alla consigliera Gloria Chindamo che sta attuando una serrata campagna di formazione professionale per portare i dipendenti comunali al passo con le innovazioni tecnologiche) è anche lecito supporre che siano al momento anche le più smart.
«Al momento abbiamo concluso – dice Chindamo – 427 moduli di formazione, sottoposti a circa un terzo del personale, di cui il 70% donne dirigenti, responsabili di ufficio o comunque in posizioni organizzative. Voghera punta sulle donne digitali, e questi dati non solo dimostrano l’impegno verso la parità di genere, ma anche verso l'eccellenza professionale».
La percentuale di donne nei ruoli apicali degli uffici è peraltro curiosamente rispecchiata anche dalla giunta in carica: donna è la sindaca Paola Garlaschelli, donna è la vice Simona Virgilio e donna è anche l’assessore al commercio Maria Cristina Malvicini. E se i conti così non tornano, perché la percentuale è ancora a meno del 50% (gli assessori uomini sono infatti 5) per pareggiarli (e anzi, per rilanciare anche un po’) la figura più potente della politica vogherese attuale: l’assessore regionale leghista Elena Lucchini.