Siziano. Un litigio furioso con i genitori che non gli volevano dare altri soldi e, in preda all’ira, ha colpito la madre alla testa con un pesante posacenere di vetro. Un imprenditore di 33 anni è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Pavia ed è stato rinchiuso nel carcere di Torre del Gallo. E’ accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali gravi e tentata estorsione. Adesso dovrà essere interrogato dal magistrato di turno della procura delle Repubblica di Pavia. La madre, una donna di 67 anni, è ricoverata in gravi condizioni in rianimazione. Ha infatti riportato un trauma cranico molto importante: la prognosi è riservatissima.
La drammatica vicenda è avvenuta, domenica sera verso le 23, in un’abitazione di via Stelvio. Ecco una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri che hanno interrogato alcuni dei protagonisti e i testimoni. L’imprenditore 33 enne (già conosciuto dalle forze dell’ordine) è nella sua abitazione in compagnia dei genitori, il padre ha 66 anni mentre la madre ne ha 67. Sembra che i litigi fossero molto frequenti per le continue e assillanti richieste di denaro da parte del giovane. E domenica sera il 33 enne ci ha riprovato. «Ho bisogno di soldi – ha detto al padre e alla madre – me li dovete dare subito».
I genitori ormai abituati a quelle richieste hanno subito detto di no. «Non ti diamo proprio niente – ha risposto il padre - perché non sappiamo che fine farà il denaro».
Il rifiuto
Un rifiuto netto e deciso che ha provocato la reazione violentissima del figlio. L’uomo si è infatti messo a urlare e, in preda ad un’ira incontenibile, ha impugnato un posacenere di vetro che era appoggiato su un tavolo. L’ha impugnato con forza e l’ha scagliato contro la madre che era a qualche metro di distanza. Purtroppo il posacenere ha colpito la donna alla nuca: il colpo è stato violentissimo. La padrona di casa è stramazzata sul pavimento priva di sensi.
Sono stati attimi drammatici. «Cosa hai fatto, cosa hai fatto», si è messo a urlare il padre disperato. Inutili i primi tentativi di soccorso: la donna non si riprendeva. E così qualcuno ha chiamato il 118. La centrale operativa ha inviato in via Stelvio ambulanza e automedica.
All’arrivo dei soccorritori le condizioni della ferita sono sembrate gravissime. La donna è stata sottoposta ad un primo massaggio cardiaco e, alla fine, è stata intubata e trasportata all’ospedale San Matteo. Qui, dopo altri esami, è stata ricoverata nel reparto di rianimazione. Intanto i carabinieri sono arrivati in via Stelvio, hanno raccolto le prime informazioni e hanno portato il figlio in caserma dove è stato arrestato.
