foto da Quotidiani locali
PAVIA. Tutto esaurito in neanche due giorni: con l’estate in arrivo è corsa per assicurarsi un posto nei Grest parrocchiali della città, l’alternativa più economica ai centri estivi privati che, nonostante le rette intorno ai 150 euro a settimana, sono una necessità per i genitori che devono gestire i figli in vacanza mentre le ferie sono ancora lontane. «Abbiamo già ricevuto circa 400 richieste per gli oratori del centro» spiega Luca Gregorelli, direttore della pastorale giovanile di Pavia. Si riferisce alle iscrizioni per il grest “congiunto” degli oratori di San Primo e del Carmine, tra i primi a partire con la raccolta adesioni lo scorso lunedì, 15 aprile: i posti disponibili sono andati sold out in meno di due giorni, tanto che le iscrizioni sono state chiuse e alcune famiglie si son viste respingere la richiesta. Ma Gregorelli rassicura: «Le iscrizioni per gli altri oratori della città partiranno a breve, cercheremo di accontentare le richieste di tutti».
Trend in crescita
Tre mesi senza scuola mentre i genitori ancora lavorano, con il costo della vita che impone di fare i conti con il portafogli: sarà anche per questo che, i grest cittadini registrano numeri in aumento. Lo afferma il referente della pastorale giovanile: «Il trend di iscrizioni è di certo in crescita – prosegue Gregorelli – per i genitori c’è la necessità di un luogo dove mandare i figli nel periodo estivo. Gli oratori coniugano una buona proposta educativa con prezzi bassi, perché non tutte le famiglie riescono a sostenere le quote che magari vengono richieste dalle strutture private».
È il caso del grest organizzato negli oratori di San Primo e del Carmine, cui afferiscono le parrocchie del centro di Pavia: 60 euro a settimana (e 30 euro di iscrizione) per partecipare alle attività dedicate ai bimbi dalla prima elementare alla terza media, programmate dal 10 giugno al 12 luglio. Giornate in piscina, gite e pranzi sono solo alcuni dei servizi resi possibili dai volontari cui affidare i figli, con possibilità di uno sconto sulla retta nel caso venissero iscritti due fratelli.
Un’offerta concorrenziale, anche secondo le famiglie che un posto se lo sono assicurato: «Io ci sono riuscita, ma alcuni genitori che conosco non ce l’hanno fatta» racconta Silvia, mamma che è riuscita a iscrivere il proprio figlio. «Molte famiglie hanno bisogno di soluzioni economiche per organizzare il periodo estivo, dato che le ferie non sempre si allineano con il periodo di vacanza dei figli e non tutti possono spendere anche 150 euro per un centro privato. I miei genitori, per esempio, abitano a più di un’ora da Pavia e non posso permettermi di portare i figli da loro quando io e il mio compagno lavoriamo».
Scuola e vacanze
La prolungata pausa estiva che caratterizza la scuola italiana (tra le più estese in Unione europea) è più volte finita al centro del dibattito pubblico, per via delle difficoltà di gestione dei figli quando le classi chiudono e dei costi di gestione, specie se non si hanno parenti che contribuiscano alla cura dei piccoli. E così, organizzare le attività estive dei piccoli è un compito rimesso alla disponibilità economica delle famiglie: chi può paga un centro estivo privato, chi non può (magari) rinuncia a una vacanza o stringe la cinghia in attesa delle ferie, quando anche i genitori si liberano dagli impegni.
È in questo contesto che gli oratori svolgono un ruolo di supporto fondamentale: «L’accoglienza è parte del dna delle parrocchie» racconta don Davide Rustioni, parroco della chiesa di San Primo. «Noi abbiamo aperto le iscrizioni lunedì, anticipandole per motivi organizzativi. Salvo esaurimento posti, avevamo fissato la chiusura per il 26 aprile. Ma abbiamo esaurito la disponibilità in due giorni». Gregorelli, tuttavia, rassicura: «Gli altri oratori della città stanno mettendo a disposizione i moduli per il grest in questi giorni – conclude il referente della pastorale giovanile – ci sono tanti oratori prossimi al centro come quello di San Muro o San Lanfranco. Chi non ha trovato posto in centro può trovarlo presso le altre parrocchie». —
