foto da Quotidiani locali
PAVIA. Due mesi di musica barocca, esattamente da oggi (venerdì 19 aprile) fino al 19 giugno. Una grande opportunità per gli appassionati di questo genere che ha caratterizzato in particolare il XVII secolo e che viene offerta da “Pavia Barocca”, la rassegna giunta alla sua quattordicesima edizione e organizzata da Ghislierimusica con il sostegno del Comune di Pavia.
Si inizierà questa sera (venerdì 19 aprile) alle ore 21 nella chiesa del Carmine (ingresso gratuito) con "Legami Armonici", capolavori sacri della famiglia Scarlatti. Un’esibizione a cura dell’orchestra barocca della civica scuola di musica “Claudio Abbado” e del coro universitario del collegio Ghislieri, diretto dal maestro Luca Colombo. «Attraverseremo sia la grande produzione vocale sacra con due imponenti salmi del padre Alessandro, sia con sonate e sinfonie strumentali del figlio Domenico – spiega Colombo – per concludere con due oratori del romano Giacomo Carissimi: Historia Jephtae e Historia Jona, con una grande partecipazione del coro che si occuperà anche delle principali parti solistiche».
Questo appuntamento d’esordio rientra nel primo dei due filoni in cui quest’anno si è scelto di dividere la rassegna. “Contrappunti” è infatti la tranche che accompagnerà la prima parte della rassegna, mentre la seconda (da giugno) si chiamerà “Roma” e interesserà il filone appunto della musica romana. Il Coro Universitario Ghislieri apre e chiude la stagione. Si rinnovano anche antiche collaborazioni come quella con la libreria Il Delfino dove avverranno due incontri con gli artisti.
Tornano inoltre diversi concerti per le chiese della città: oltre al Carmine anche San Teodoro e la cappella di San Pio del Ghislieri. E sarà anche l’occasione per il Collegio di aprire le porte alla città di alcune delle sale più belle.
Giulio Prandi, direttore artistico di “Pavia Barocca”, così presenta le novità della rassegna. «Per la prima volta presentiamo al nostro pubblico una commissione contemporanea: il compositore emergente Matteo Magistrali, attivo anche come tenore in Coro Ghislieri e recente vincitore del concorso Anima Mundi di Pisa, è chiamato, nel ciclo Contrappunti – spiega Prandi – a trarre ispirazione dalle radici più primordiali della tradizione musicale europea, il canto gregoriano, per la creazione di un repertorio sacro e spirituale contemporaneo, che sarà presentato in prima esecuzione assoluta. E proprio l’investimento sulla creatività emergente è la caratteristica che più ci preme sottolineare».
Protagonisti sul palco saranno i giovani musicisti del territorio, con le formazioni del Coro e dell’Ensemble Universitario del Collegio Ghislieri, che saranno guidati dai loro Maestri, Luca Colombo e Carlo De Martini, e sostenuti dagli esperti musicisti di Coro e Orchestra Ghislieri. A loro si uniranno i giovanissimi allievi dell’Accademia Aimart di Roma, che, con i loro docenti, anch’essi concertisti attivi sulla scena internazionale, ci faranno esplorare il repertorio romano frutto delle loro ricerche.
Secondo incontro – a matrice letteraria - in programma lunedì 6 maggio, alle 18, alla libreria Il Delfino Ubik, con Renato Cadel e Matteo Magistrali che discuteranno, moderati da Prandi, sulla suggestione del Canto Gregoriano nella composizione, tra storia e contemporaneità.
Daniela Scherrer