INVERNO E MONTELEONE. I clienti li raggiungevano nei boschi tra Inverno e Monteleone dopo appuntamenti telefonici. Zone impervie dove gli spacciatori riescono a nascondersi tra la vegetazione. Ma l’altro pomeriggio H. H., un cittadino marocchino di 26 anni, è stato bloccato dai carabinieri dopo un inseguimento nella boscaglia. Il complice è invece riuscito a fuggire. Il giovane nordafricano è stato arrestato con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere.
I carabinieri gli hanno trovato addosso una notevole quantità di droga che doveva spacciare forse lo stesso giorno: 473 grammi di eroina, 461 grammi di cocaina e tre etti di hashish. Sono stati sequestrati anche materiale per confezionare le dosi e un coltello a serramanico.
Il 26enne marocchino, secondo gli investigatori, era uno dei principali rifornitori di droga della Bassa Pavese. I clienti non mancavano mai e arrivavano anche dal Milanese e dalla provincia di Lodi, che si trova a pochi chilometri. L’operazione è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Corteolona.
Martedì pomeriggio una pattuglia ha notato movimenti sospetti nelle campagne di Inverno e Monteleone. I militari sapevano già del giro di spaccio che, quasi ogni giorno, viene organizzato da quelle parti e così si sono avvicinati a un’auto con a bordo due nordafricani.
I due spacciatori si sono accorti della presenza dei carabinieri e sono fuggiti di corsa nei boschi. Ed è iniziato un inseguimento a piedi: il 26enne è stato bloccato da un carabiniere particolarmente veloce. Lo spacciatore è stato bloccato ed è stato perquisito sul posto: aveva addosso quasi un chilo e mezzo complessivo di droga. È stato accompagnato in caserma e, dopo aver avvisato il magistrato di turno della procura della Repubblica di Pavia, i carabinieri lo hanno dichiarato in arresto. Il marocchino è stato rinchiuso nel carcere di Pavia Torre del Gallo. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA