Si salvano i progetti per l’ex Neca e il Parco Cardano, resta al palo il recupero degli scali ferroviari
PAVIA. Il consiglio comunale di lunedì ha messo la pietra tombale sul Pgt e di fatto congela il recupero dell’ex Necchi e degli ex scali ferroviari di via Rismondo e via Trieste. Ora la palla passa alla prossima amministrazione comunale che dovrà decidere come procedere. Ma se si salvano alcuni mega interventi, come il recupero dell’ex area Neca e la realizzazione del Parco Cardano, i progetti di le riqualificazioni dell’area Necchi e degli scali ferroviari rischiano di slittare in avanti di un anno. E questo nella migliore delle ipotesi.
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Procedura da rifare
Si prospetta lo stop dell’iter che porterà a realizzare il nuovo quartiere Supernova, già partito con demolizioni e bonifiche, mentre resterà al palo il progetto di recupero dello scalo ferroviario che a breve sarebbe dovuto approdare al Mezzabarba. La prossima amministrazione dovrà scegliere se ritirare il Piano di governo del territorio e ripartire da capo o se procedere con la convalida delle incompatibilità, riesaminare le osservazioni, passate da 4mila a 280, e poi arrivare all’approvazione dello strumento urbanistico.
«I tempi saranno legati alla scelta intrapresa da chi vincerà le elezioni», spiega l’ingegner Giovanni Biolzi, dirigente del settore Urbanistica, che ha deciso di rimanere a Pavia, rinunciando al Comune di Milano dove avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di direttore dell’area Patrimonio immobiliare.
«Questa variante ora necessita della convalida delle incompatibilità, in modo da sanare la posizione degli otto consiglieri comunali che hanno manifestato potenziali conflitti di interesse – spiega Biolzi -. Se la nuova amministrazione procederà con la convalida e il riesame delle osservazioni, accertando la coerenza con le linee guida della variante e il programma di governo della nuova maggioranza, il documento potrebbe essere approvato entro fine anno». Peraltro il riesame delle osservazioni da parte di un nuovo Consiglio potrebbe portare ad un esito differente dal precedente. «Altra strada percorribile – fa sapere il dirigente – è il ritiro della variante. A questo punto bisognerà ripartire dall’inizio e saranno necessari un paio di anni».
Il naufragio del Pgt non avrà conseguenze su alcuni dei progetti partiti.
I progetti salvi
«Il recupero dell’ex area Neca non subirà ripercussioni, in quanto il piano attuativo è conforme allo strumento urbanistico vigente. In questo momento si sta valutando se l’intervento dovrà essere o meno assoggettato a Vas, valutazione ambientale strategica – chiarisce Biolzi -. E non ci saranno ritardi per il Parco Cardano, conforme all’attuale Pgt». Si ferma invece la riqualificazione dell’ex Necchi il cui piano attuativo è difforme al Pgt adottato, mentre non ci sarà alcun impatto su Waterfront. «Resta confermato il Parco del Salute che ha preso il posto del maneggio – avverte il dirigente -. Ho deciso di rimanere a Pavia in quanto credo che questa città, con le sue trasformazioni ed il percorso avviato per la rigenerazione delle grandi aree dismesse, possa offrire nel prossimo decennio possibilità di crescita professionale analoghe a Milano, con uno sguardo lungimirante».