foto da Quotidiani locali
PAVIA. Il termometro sembra quello di metà giugno ma il calendario smentisce: è ancora primavera. Con quasi 30 gradi sfiorati ieri a Pavia, era dal 2011 che non si registravano temperature così alte durante un giorno di metà aprile. «Il caldo farà pur piacere ma queste non sono temperature normali per il mese in corso: la media di ieri (domenica 14) è almeno otto gradi più alta di quella rilevata nel trentennio di riferimento» spiega Tommaso Grieco, meteorologo del centro meteo lombardo e curatore del portale Paviameteo, che monitora il tempo che fa in provincia: quello dei prossimi giorni annuncia cambiamenti e un temporaneo addio al caldo fuori stagione.
Fuori dalla media
Prima la pioggia da record caduta a marzo, adesso le temperature fuori scala con massime di 29.2 gradi raggiunte a Pavia nel primo pomeriggio di ieri. Per trovarne di simili, bisogna sfogliare il calendario a ritroso fino al 2011, quando il 9 aprile di quell’anno si registrò un picco di poco superiore ai 30 gradi. E se giornate come queste invogliano le persone a godersi il verde di Pavia e il suo centro storico (con lunghe code di fronte le gelaterie) sono anche il segno che il cambiamento sta modificando l’andamento storico delle temperature. Grieco spiega: «Masse d’aria fresca situate tra Algeria e Libia hanno determinato la risalita di correnti anticicloniche calde verso le nostre zone – aggiunge Grieco – guardando indietro alle cartine meteo di vent’anni fa, ci si accorge che il gioco di masse d’aria è cambiato, e a parità di condizioni sembra volgere verso al caldo. Bisogna comprendere che temperature simili non sono normali in questo periodo sono uno degli effetti del clima che cambia. Ma attenzione, non tutti gli eventi eccezionali come ondate di calore o violente grandinate sono riconducibili al cambiamento climatico. Non si può banalizzare il fenomeno».
I dati storici
Ma giornate come quelle di ieri sono fuori scala anche guardando la storia del meteo cittadino: un confronto con la media storica del periodo 1981-2010 rende l’idea del cambiamento. Secondo i dati del trentennio preso a riferimento (in meteorologia i confronti si fanno nell’arco di 30 anni) la temperatura media dell’aprile pavese – almeno da quando si tiene traccia del meteo – è di 13.1 gradi, dato superato persino dalla minima di ieri. «Soltanto nella notte tra sabato e domenica, la minima cittadina non è mai scesa al di sotto dei 14.4 gradi – prosegue il meteorologo – la media preliminare delle temperature di ieri oscilla intorno ai 21 gradi, cioè circa otto gradi al di sopra della media storica del periodo 1981-2010. La storia del meteo della nostra provincia testimonia che temperature folli come quelle di ieri non fanno parte delle rilevazioni passate, e che sembrano destinate a diventare sempre più frequenti anche da noi».
Lo scenario attuale, in ogni caso, non sembra destinato a durare: nuove correnti d’aria si stanno avvicinando al nord Italia e, secondo le previsioni, già da domani si assisterà a una progressiva discesa delle temperature.
Dalle isole britanniche
Secondo Paviameteo, masse d’aria fredda in arrivo dalle isole britanniche e dalla Scandinavia comporteranno un’intensificazione dei venti e un abbassamento delle temperature a partire da domani: «È attesa una rinfrescata sulla nostra provincia tra domani e mercoledì – aggiunge Grieco – potrebbero entrare venti di foehn che abbasseranno le temperature minime di svariati gradi almeno fino a giovedì mattina, quando le massime potrebbero scendere sotto i dieci gradi nelle prime ore della giornata. Insomma, ci sarà bisogno di tirar fuori il giubbotto dagli armadi».
Le previsioni a più di tre giorni di distanza peccano sempre di precisione, ma a partire da venerdì potrebbe arrivare anche la pioggia: «Le linee di tendenza lasciano presagire un po’ di instabilità, che andrà confermata in seguito» conclude il meteorologo.