foto da Quotidiani locali
PAVIA. Sarà una lista del Partito democratico, e più in generale una coalizione di centrosinistra, che dovrà fare a meno di alcuni dei suoi “senatori”. In vista delle comunali dell’8 e 9 giugno prossimi, quando il dem Michele Lissia tenterà di togliere il capoluogo al controllo del centrodestra, nelle liste del Pd non compariranno i nomi di Giuliano Ruffinazzi e di Ilaria Cristiani. Mentre sul versante di Azione anche Angela Gregorini non si candiderà.
Lunga esperienza
Giuliano Ruffinazzi, dopo l’esordio in comitato di quartiere Centro, è stato in Consiglio comunale dal 1996 a oggi, ricoprendo ruoli importanti come quello di presidente del Consiglio comunale, assessore nelle giunte Albergati e Depaoli e, attualmente, presidente della commissione di Garanzia. «Una esperienza arricchente sotto tanti punti di vista che mi ha dato tantissimo non solo dal punto di vista politico, ma soprattutto dal punto di vista umano. In 28 anni ho incontrato qualche centinaio di colleghi consiglieri , assessori a decine e sei sindaci, ma soprattutto centinaia se non migliaia cittadini di Pavia con i quali mi sono confrontato su tanti temi e su tanti problemi che riguardano la nostra città». Un solo rimpianto: «Se mi sarebbe piaciuto fare il candidato sindaco? Certo mi sarebbe piaciuto, sentivo questa volta dopo 28 anni di Consiglio di essere pronto per questa sfida. Ma a volte non basta sentirsi pronti, a volte bisogna trovarsi al posto giusto al momento giusto. Mi fa molto piacere però che la scelta sia caduta sul mio amico Michele. Io sono e sarò al suo fianco».
Anche Ilaria Cristiani, capogruppo uscente del Partito democratico, ha deciso che non si ricandiderà. «Sono stata in Consiglio per dieci anni – dice – ed è stata una esperienza molto importante. Rimane sempre forte la volontà di dare un contributo alla crescita di Pavia in questo momento. Potrò essere utile anche fuori dal Consiglio, con la mia esperienza politica e il mio lavoro di ricerca e insegnamento universitario. Credo anche che in politica serva un ricambio, che sia necessario dare l'opportunità ad altre e altri di partecipare al consiglio comunale, portando energie fresche e idee nuove».
Cristiani è stata assessora all’Istruzione nella giunta guidata da Massimo Depaoli e, nel 2019, è stata la candidata del centrosinistra contro il centrodestra di Fabrizio Fracassi. Inoltre, in cinque anni all’opposizione ha interpretato il proprio ruolo politico sempre in maniera incisiva. Ma se il Partito democratico non potrà contare su Ruffinazzi e Cristiani, avrà la possibilità di confermare alcuni uscenti, schierare nomi nuovi o recuperarne altri.
Chi va avanti
Alcuni consiglieri comunali uscenti del Pd si ricandideranno anche l’8 e 9 giugno. È il caso di Antonio Sacchi, ex presidente del Consiglio comunale, Fabio Castagna, ex assessore nella giunta Depaoli, Cristina Barbieri e Pietro Alongi, che hanno fatto parte della pattuglia di opposizione a Fracassi.
Per quanto riguarda i nomi nuovi, invece, ci sono Cosimo Lacava, fondatore dell’associazione “Il sellino spiritato”, che si batte per i diritti dei ciclisti dell’utenza debole del traffico, Roberto Calabrò, segretario cittadino all’epoca dell’amministrazione Depaoli o Carolina Orellana, sorella dell’ex senatore del Movimento 5 stelle (da cui poi uscì), Luis Alberto Orellana. Infine i volti di quanti costituiscono in qualche modo un “ritorno” avendo rivestito in passato incarichi istituzionali. È il caso di Milena D’Imperio, che per il Partito democratico è stata vice presidente dell’amministrazione provinciale e ha ricoperto ruoli di opposizione anche in Consiglio comunale a San Genesio. Un altro “ritorno” sarà quello di Stefano Gorgoni, consigliere comunale di maggioranza durante la consigliatura Depaoli e tesoriere del Partito democratico.
Nella lista del Pd a sostegno della candidatura di Michele Lissia ci sarà anche il nome di Matteo Pezza, assessore ai Lavori pubblici nella giunta di centrosinistra guidata da Piera Capitelli e, successivamente, presidente di Pavia acque. Quello di Pezza, tra l’altro, è un nome che era circolato anche nel “toto candidato” quando si trattava di individuare chi sarebbe stato il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra. Infine non figura tra i candidati ma sta giocando un ruolo da playmaker Francesco Brendolise, ex assessore ai Servizi sociali nella giunta Capitelli e poi consigliere comunale e provinciale. —
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