TROMELLO. É a processo con l’accusa di lesioni stradali, perché a marzo del 2022 provocò, per una mancata precedenza, un incidente con un ferito molto grave, che rimase paralizzato. Ma l’accusa a suo carico ora potrebbe aggravarsi e cambiare in omicidio colposo: il ferito, infatti, è morto, anche se a distanza di tempo dall’incidente.
La posizione di M. G., un 43enne di Dorno, è ora al vaglio della procura. Lunedì mattina l’uomo, che è difeso dall’avvocata Sara Rosso, si è presentato in tribunale a Pavia, dove la giudice Giulia Aresini ha preso atto del certificato di morte della parte offesa.
L’incidente
Mauro Trovati, 56 anni, residente a Gravellona, era rimasto ferito insieme al padre 74enne, mentre entrambi erano a bordo di una Ape Car, sulla strada per Tromello. Lo schianto era avvenuto alla rotonda tra la ex statale 596 dei Cairoli e la strada provinciale 183. Il 43enne di Dorno era alla guida di una Opel Insigna. Dai rilievi eseguiti dai carabinieri l’automobilista non diede la precedenza all’Ape Car con a bordo padre e figlio.
Proprio per le caratteristiche del mezzo ad avere la peggio furono i due occupanti dell’Ape Car e in particolare il 56enne, che fu portato d’urgenza al pronto soccorso del San Matteo, dove furono diagnosticate fratture vertebrali molto gravi. L’uomo a seguito dell’incidente restò paralizzato. L’indagine sull’incidente andò avanti e si chiuse con una imputazione di lesioni stradali per il 43enne che era alla guida della Opel. Per questa accusa è stato rinviato a giudizio. Ma tutto è cambiato con la morte del 56enne.
Il decesso
Il 56enne di Gravellona è deceduto a ottobre del 2023, ma il certificato di morte è stato prodotto nel processo solo alcuni giorni fa. Questo ha già spinto la procura a modificare il capo di imputazione, ma il fascicolo è ancora pendente: si dovrà infatti approfondire l’esistenza di un nesso di causalità tra l’incidente e la morte. In questo caso la procura chiederà il rinvio a giudizio per questa contestazione. —