SAN GENESIO. È stata anticipata dal 3 settembre al prossimo 16 aprile l’udienza preliminare per un episodio che l’opposizione consigliare di San Genesio ritiene di voto di scambio.
A raccontare i dettagli della vicenda era stata Marzia Testa, avvocata e consigliera comunale di opposizione all’amministrazione guidata dal sindaco Enrico Tessera, a San Genesio. Una storia di chat e terreni che prese avvìo il 15 settembre 2021, cioè 18 giorni prima delle elezioni comunali a San Genesio vinte da Tessera.
«Una mia amica – riferisce la consigliera Testa – che aveva la figlia nella stessa classe della figlia di una candidata nella lista del sindaco Tessera, mi fece vedere una chat di Whatsapp. La candidata scriveva “se qualcuno vuole mandare curriculum per il supermercato MD che sorgerà a San Genesio contattatemi in privato”. Il 4 ottobre 2021 presentammo un esposto alla Procura della Repubblica per corruzione elettorale».
Il 28 novembre 2023, il pubblico ministero chiese l’archiviazione del fascicolo. La consigliera e avvocata Testa si oppose e il giudice fissò l’udienza preliminare al 3 settembre 2024. Adesso a Testa è stato notificato un avviso con cui viene anticipata la data dell’udienza preliminare.
Il riferimento al supermercato realizzato a San Genesio, peraltro, è legato a un’altra vicenda che - è giusto precisarlo - non ha alcun rilievo di carattere penale.
Prosegue la consigliera Testa: «Recuperammo i documenti relativi al terreno sul quale era stata quasi terminata la costruzione dell’MD. Scoprimmo che il 30 settembre 2019, davanti al notaio Pelizza, il terreno era stato acquistato per 200mila euro dalla società Du Port Srl, costituita al 30% dai genitori dell’eurodeputato, Angelo Ciocca, Ferdinando Ciocca e Giovanna Fracassi e al 20% da lui stesso e dalla società Studio tecnico Ciocca. A quell’epoca il terreno risultava, al catasto, come “seminativo irriguo. Era un terreno che aveva una destinazione agricola.
«Il 6 ottobre 2020 il Consiglio comunale approvò, con l’assenza dell’onorevole Ciocca, una variante che rese quel terreno a destinazione commerciale produttiva. Due giorni dopo, l’8 ottobre, davanti al notaio Ciccariello, la Du Port rivendette il terreno, per un milione di euro, alla società Greenmarket, proprietaria del marchio MD». —