foto da Quotidiani locali
Sarà un viaggio nella memoria attraverso le fotografie raccolte da Sergio Feccia, fra mondine in risaia e alunni in posa per lo scatto di fine anno scolastico. La mostra “Donne e uomini di Valle Lomellina-Scuole e attività agricole” si aprirà sabato, alle 16.30, e proseguirà domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 22, nella sala polifunzionale “Alessandro Savini” di piazza Corte Granda.
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Organizzano l’assessorato alla Cultura, guidato da Matteo Barbieri, e la biblioteca comunale “Giuseppe Marucchi”, presieduta da Marco Feccia, fratello di Sergio. Una cinquantina di famiglie ha messo a disposizione circa trecento immagini amarcord, poi ordinate dall’appassionato di fotografia Sergio Feccia, che aveva coordinato un simile appuntamento già il 1° settembre dell’anno scorso.
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«L’evento – spiega Gianluca Chiesa, consigliere della biblioteca comunale – è stato reso possibile dalla disponibilità con cui tanti vallesi hanno risposto alla richiesta di condividere il materiale d’epoca custodito nei vecchi album di famiglia. Ma perché questo materiale diventasse fruibile a tutti, sono poi occorse la cura e la meticolosità di Sergio, che ha vagliato e ordinato la gran mole di fotografie raccolte».
A differenza dello scorso settembre, quando il pubblico ha potuto assistere alla proiezione in formato digitale delle immagini, ora le fotografie saranno presentate nella forma originale e corredate da opportune didascalie.
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«Ciò ha posto un problema organizzativo – prosegue Chiesa – Poiché le foto a disposizione ammontano a quasi trecento e non essendo materialmente realizzabile un’esposizione in un blocco unico, si è deciso di suddividerle in nuclei tematici e di destinarle a tre distinti allestimenti. Nella mostra di sabato e domenica, che sarà appunto la prima di tre, le fotografie riguarderanno gli ambiti della scuola e delle attività agricole. L’evento rappresenta anche una seconda opportunità per quanti non avevano partecipato alla serata del 1° settembre, quando le immagini erano stato proiettate».
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Ora potranno dedicarvi tutto il tempo che riterranno opportuno senza dover sottostare al ritmo rapido di una proiezione. «Inoltre – conclude Gianluca Chiesa – i visitatori saranno chiamati a svolgere, nel caso, un ruolo attivo: per ogni fotografia saranno indicati l’anno o il periodo di realizzazione, il contesto, la situazione particolare e l’identità delle persone ritratte, ma non ciò è stato sempre possibile. Così chissà che qualcuno non contribuisca a chiarire un dettaglio, a precisare una circostanza, a identificare un volto rimasto anonimo. Rinnoviamo pertanto a tutta la comunità vallese l’invito a partecipare sabato, alle 16.30, all’inaugurazione della mostra, cui seguirà un rinfresco». La mostra sarà a ingresso libero.
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