VIGEVANO. Si sono presentati in due farmacie, a Vigevano e Mortara, per acquistare ossicodone, un oppioide utilizzato come droga. Secondo l’accusa avrebbero utilizzato ricette intestate ad altre persone, su cui sono ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri. In manette sono finiti Eros Loris Scala, un 41enne residente in provincia di Milano, e Walid Ali Mahmoud Hassan, 41enne senza fissa dimora. Devono rispondere di spaccio: in auto avevano 224 pastiglie da 80 milligrammi. Secondo l’accusa si sarebbero prestati a svolgere il ruolo di acquirenti, gestori e trasportatori di OxyContin (il nome commerciale del farmaco) nell’ambito di un traffico di droga dai contorni ancora da definire. I due, difesi dagli avvocati Valeria Chioda e Roberto Grittini, si trovano a Torre del Gallo e sono stati già interrogati dal giudice Luigi Riganti: hanno negato ogni responsabilità, dicendo di avere solo accompagnato un altro uomo.
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Il sequestro
Gli arresti, che seguono di pochi giorni un altro sequestro di mille pastiglie a Certosa, sempre eseguito dai carabinieri, sono scattati giorni fa. Una pattuglia dei carabinieri di Vigevano ha notato due persone a bordo di una Polo mentre parcheggiavano davanti a una farmacia di Vigevano senza spegnere il motore. Uno dei due occupanti è sceso ed è entrato in farmacia, uscendone pochi minuti dopo con un sacchetto di plastica. L’uomo è poi risalito sulla macchina. I militari hanno seguito l’auto, che ha raggiunto un’altra farmacia, a Mortara. Anche qui la stessa scena. A questo punto hanno deciso di controllare la macchina.
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Nelle mani di uno dei due sospettati c’erano quattro scatole di OxyContin da 80 milligrammi, mentre nella macchina, nascoste sotto il sedile anteriore, vicino all’imbottitura, sono state trovate altre quattro scatole dello stesso farmaco-droga. Nello sportello del lato guida, inoltre, c’erano due ricette rosse con prescrizione del farmaco, a firma di un medico di Magenta, una intestata a Eros Loris Scala, conducente e proprietario dell’auto, e una intestata a un altro uomo, su cui ora sono in corso gli accertamenti. Nel portafogli di Scala i carabinieri hanno trovato anche una carta Postepay, intestata a questo terzo uomo. Le ricette che avevano permesso di acquistare il medicinale alla farmacia di Vigevano sono invece risultate intestate ad altri due uomini.
