La cattedrale di Sant’Ambrogio ospita l’esecuzione della “Passione secondo Giovanni” di Johann Sebastian Bach per una doppia e imminente ricorrenza: il compleanno di Bach, nato il 31 marzo 1685 ma celebrato per tradizione dieci giorni prima, e il 300esimo anniversario dalla prima esecuzione avvenuta il 7 aprile 1724, Venerdì Santo.
Sabato, alle 20.30, i riflettori si accenderanno sul coro dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia, sul Coro giovanile italiano e sull’Orchestra giovanile italiana, i due più importanti complessi giovanili vocali e strumentali italiani, tutti diretti da Marco Berrini. In duomo ci saranno anche sei solisti di grande caratura: il soprano Claudia Reinhard, il mezzosoprano Martina Baroni, il tenore Marcel Hubner nel ruolo dell’Evangelista, il tenore Oliver Kringel, il baritono Fulvio Bettini nel ruolo di Pilato e il basso Diego Maffezzoni nel ruolo del Cristo.
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Il concerto di domani ha ricevuto la direzione artistica del pianista mortarese-pavese Alessandro Marangoni e la collaborazione del musicologo Paolo Zeccara. Dopo la preparazione di questi mesi nelle rispettive sedi, i complessi corali, l’orchestra, gli oltre cento giovani musicisti si sono riuniti per un’intensa settimana di studio e di approfondimento del testo di Bach.
«È un sogno che ho da anni e che finalmente si realizza – spiega Alessandro Marangoni, pianista di fama internazionale – Per la prima volta la “Passione secondo Giovanni” di Bach viene eseguita integralmente a Vigevano, dove cento tra i migliori giovani musicisti italiani saranno radunati nella cattedrale dall’Almo Collegio Borromeo per questo immenso capolavoro di spiritualità». Ancora una volta l’Almo Collegio Borromeo si fa promotore dell’eccellenza e della trasversalità dei saperi con un percorso formativo, culturale e spirituale nel segno della condivisione e della bellezza. E lo fa con la collaborazione della Scuola di musica di Fiesole, gloriosa istituzione che da quarant’anni organizza le attività di formazione dell’Orchestra giovanile italiana, e con Feniarco, federazione che raccoglie circa 150mila cantori, fondata anch’essa nel 1984.
«Sono molto lieto – commenta il rettore dell’Almo Collegio Borromeo Alberto Lolli – che giovani di grande talento mostrino un lato della loro età che noi adulti dovremmo imparare a non dimenticare e che consiste nel lasciare che la vita sia guidata da una passione. Senza passione l’esistenza non ha alcun senso. In questo clima culturale, che spesso mostra giovani che muoiono di noia, oggi la “Passione secondo Giovanni” di Bach ci mostra un altro volto della giovinezza: quella bella gioventù che rincorre ideali e da loro si lascia possedere, e che ci insegna che persino la croce è da considerarsi solo l’esito di uomo che duemila anni fa nella vita si è lasciato guidare dalla passione per l’uomo. Perché per i propri ideali si deve vivere e si è disposti anche a morire».
Umberto De Agostino
