foto da Quotidiani locali
PAVIA. Il poetry slam approda all’università con una formula inedita: «Nel Salone Teresiano si terrà Dead or Alive, in cui oltre al proprio testo, lo Slammer recita quello di un poeta scomparso a sua scelta, un poeta che lo ha ispirato, al quale vorrebbe dare voce, un poeta che vorrebbe far conoscere al pubblico». A spiegare il senso dell’iniziativa in programma martedì 19 marzo alle ore 17 (ingresso libero) è Sam Kabauter che, insieme a Paolo Agrati, condurrà il poetry slam.
«L’idea del format è di Paolo – aggiunge Sam – mia invece è l’organizzazione dell’iniziativa, i poeti in gara li abbiamo invece scelti insieme, tra cui i pavesi Filippo Capobianco, campione del mondo di slam 2022, Andrea De Alberti, che ha appena pubblicato il suo nuovo libro di poesie “La rimozione del conflitto”, e Davide Ferrari, esponente di punta della nuova poesia dialettale, che se la vedranno con altri due bravissimi slammer, l’aquilano Matteo Di Genova, tra i migliori interpreti della disciplina che ha partecipato agli Europei di Slam, e Antonio Amadeus Pinnetti, attore e poeta di Milano».
Giuria scelta a caso
Il poetry slam è una competizione in cui i poeti recitano i loro versi, gareggiano fra loro e vengono valutati da una giuria composta da cinque elementi estratti a sorte tra il pubblico.
È una produzione artistica che crea un legame tra scrittura e performance, una forma poetica popolare, declamatoria, praticata nei luoghi pubblici e che spesso si avvale di una recitazione a ritmo serrato. I poeti viventi si sfidano su un palco con le proprie poesie e vengono votati da una giuria scelta a caso tra il pubblico. Sam Kabauter è un’agitatrice culturale e oste con una spiccata – si legge nella sua presentazione – «avversione alle autorità», Paolo Agrati è un poeta, speaker e cantante originario della Brianza che ha scelto di vivere a Pavia.
Le origini del poetry slam
Lo slam nasce nel 1984 quando Marc Smith, operaio nei cantieri e poeta, organizza una serie di incontri di lettura a voce alta in un jazz club a Chicago, il Get Me High Lounge. Il suo obiettivo era quello di portare qualcosa di nuovo nella scena poetica, facendo partecipare il pubblico sul palcoscenico. Molto presto l’idea venne copiata in molte città degli Stati Uniti tra cui New York e San Francisco. Al giorno d’oggi il poetry slam è diventato una forma d’arte internazionale. —