Secondo il pm, Enore Saccò è stato ucciso durante un litigio per ragioni economiche, poi gli indagati hanno incendiato la casa nel tentativo di far sparire il cadavere
BRESSANA. Arrestati i quattro presunti assassini di Enore Saccò, il cui cadavere è stato ritrovato nella sua casa di Bressana. I carabinieri del nucleo investigativo di Pavia e i colleghi della compagnia di Stradella, coordinati dal pubblico ministero Giuliana Rizza, hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari, dopo aver intercettato conversazioni telefoniche tra i quattro arrestati. Gli indagati martedì sono stati interrogati nel comando provinciale di Pavia dei carabinieri, gli interrogatori sono proseguiti fino a tarda notte.
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Da quanto emerso dalle indagini, l’omicidio sarebbe la diretta conseguenza di un diverbio scaturito per ragioni economiche, poi degenerato. Il 12 febbraio scorso i quattro si sarebbero presentati a casa di Saccò per chiarire le divergenze economiche. Nel corso della discussione sarebbe stato commesso l’omicidio.
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Poi i quattro avrebbero tentato di caricare sul suo furgone il corpo di Saccò, nel tentativo di disfarsi del cadavere. Non riuscendoci, avrebbero deciso di dare fuoco alla casa di Saccò, con il suo cadavere all’interno. Nei giorni successivi i quattro avrebbero tentato di sbarazzarsi delle prove a loro carico, come indumenti e scarpe, poi ritrovati e sequestrati dai carabinieri durante le perquisizioni di martedì nei luoghi abitualmente frequentati dagli indagati.
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Per le indagini sono stati ascoltati testimoni e analizzate ore di immagini raccolte dagli oltre 30 impianti di videosorveglianza recuperati. Due arrestati, O. C. di 35 anni e D.D.B. di 40 anni, sono stati portati nel carcere di Pavia, gli altri due, S. N. di 26 anni e A.B. di 30 anni, sono stati portati nel carcere di Voghera.