VOGHERA
Le domande arrivate, con tutti i requisiti necessari, sono 237. Peccato che le case a disposizione siano solo 20, ovvero meno di un decimo di quelle che servirebbero. Passano gli anni e la situazione è sempre più o meno la stessa: a Voghera e dintorni (ma il problema è in realtà è nazionale) gli alloggi popolari continuano a scarseggiare nonostante le incessanti richieste.
Nello specifico, a questo giro sono stati messi a disposizione 17 appartamenti nel Comune di Voghera (di cui 4 di proprietà di Aler e 13 di proprietà comunale), 2 nel Comune di Casei Gerola e 1 nel Comune di Varzi. Le domande si potevano presentare entro il 29 febbraio: adesso ogni ente proprietario provvederà ad approvare la graduatoria provvisoria e successivamente, dopo quindici giorni, la graduatoria definitiva. Per partecipare si dovevano possedere una serie di requisiti: cittadinanza italiana o straniera; residenza o attività lavorativa nella regione Lombardia; Isee non superiore a 16 mila euro; assenza di diritti di proprietà su beni immobili; assenza di precedenti assegnazioni di alloggi sociali destinati a servizi abitativi pubblici. Erano esclusi coloro che hanno avuto una dichiarazione di decadenza dall’assegnazione di alloggi di servizi abitativi pubblici per morosità colpevole, coloro che abbiano abusivamente occupato alloggi negli ultimi cinque anni e coloro che abbiano ceduto l’alloggio precedentemente assegnato.
L’emergenza abitativa c’è, persiste da tempo ed è innegabile, ma i numeri vanno contestualizzati: «I 217 richiedenti esclusi, voglio sottolineare – spiega l’assessore ai servizi sociali del Comune di Voghera Federico Taverna – sono utenti che hanno i requisiti per richiedere la casa, ma non persone che sono in mezzo a una strada. Le loro situazioni sono praticamente tutte sotto controllo, monitorate e attenzionate dai servizi sociali. Certo, ci piacerebbe poter dare una casa popolare a tutti coloro che hanno i requisiti per averla, ma purtroppo dobbiamo fare con gli appartamenti che abbiamo a disposizione e che, nel corso dell’anno, dovrebbero aumentare un po’: in teoria dovremmo riuscire a ripristinare ancora circa 15-20 appartamenti nei prossimi mesi, appartamenti che verranno assegnati scorrendo la graduatoria di questo bando».
Ma quante case vuote, di fatto, ci sono ancora a disposizione in città? Se per quelle di proprietà comunale è più facile rispondere («Sono occupati 320 alloggi su 350 – spiega l’assessore – e i 30 vuoti avrebbero bisogno di ristrutturazioni per cui, al momento, stiamo cercando fondi») più difficile è fare il conto di quelli di proprietà di Aler. L’Azienda Lombarda per l'Edilizia Residenziale fatica ancora più del Comune a trovare il denaro necessario per mettere a posto un patrimonio immobiliare senz’altro vasto (anche se gli uffici non sono stati in grado, nei giorni scorsi, di fornirci i numeri precisi) ma piuttosto vetusto e bisognoso di importanti opere di ripristino. Quello che assicura l’azienda è che nel 2024 dovrebbe riuscire a sistemarne qualche altro appartamento e che appena sarà fatto verrà subito messo a disposizione di chi ne ha diritto. Serena Simula
