Un omaggio a uno dei più originali cantautori italiani. Venerdì, con inizio alle ore 21, al circolo Via d’Acqua di Pavia (ingresso con tessera Arci, nel locale è possibile cenare a partire dalle ore 19.30), andrà in scena il tributo a Rino Gaetano dei Fabbricando Case, la band pavese formata da Filippo Milani alla voce, Fabrizio Dall'Angelo alla chitarra, Luca Pedeferri al piano, Giacomo de Barbieri alle percussioni.
«Quest’anno – spiega Filippo Milani – si festeggiano i 50 anni dall’uscita del suo primo album, “Ingresso libero”». Naturalmente tutti i componenti della band sono grandi fan del cantautore originario di Crotone. Domanda d’obbligo: quali sono i brani che ispirano di più Filippo Milani, che dei Fabbricando Case è il frontman? «Non è facile rispondere. Capofortuna, Aida, Mio fratello è figlio unico che sono poi tra le più conosciute. Ma penso che il sottobosco produttivo di Rino sia altrettanto interessante e quindi posso citare pezzi che magari molti non conoscono: Rosita, Sombrero, Sei Ottavi, che forse avrei annoverare tra quelle più conosciute, Cogli la mia rosa d'amore. Probabilmente la risposta potrebbe cambiare da un giorno con l'altro perché in un certo senso “C'è una canzone di Rino per ogni umore e per ogni giornata”».
All’alba del 2 giugno 1980 Rino Gaetano moriva per le conseguenze di un incidente stradale: un terribile frontale, tra la sua auto, e un camion sulla strada che percorreva tutte le notti per tornare a casa.
«Le sue canzoni non hanno perso forza e attualità – conclude Filippo Milani – era un anticonformista, un battitore libero: era decisamente in anticipo sui tempi». —
