foto da Quotidiani locali
PAVIA. Quando si dice il destino. Se nel 2013, tra gli artisti selezionati per portare la musica a bordo di un tram storico di Milano, non fosse mancato proprio un interprete dei Beatles, forse Fabrizio Grecchi avrebbe preso un’altra strada. Invece ormai da un decennio il musicista e compositore milanese porta avanti, con tour sempre sold out in Italia e all’estero, il suo Beatles Piano Solo. E se nel luglio dello scorso anno Grecchi non fosse stato invitato a presentare il suo spettacolo al festival di Villa Arconati, forse non sarebbe nemmeno nato il concerto benefico in programma giovedì sera 29 febbraio nell’Aula Magna dell’Università di Pavia.
«Una curiosa concatenazione di casualità – ammette Grecchi –. Penso che la musica parli della vita. Mi piace immaginare che esista per questo. I Beatles sono il motivo per cui ho iniziato a suonare. Il mio concerto è un ringraziamento più che un tributo. Ma è anche l’occasione per ricordare un amico e continuare a sostenere una battaglia che lui stesso aveva intrapreso contro una malattia ereditaria». L’amico è Dario Zigiotto, tra i fondatori del festival di Villa Arconati, scomparso a gennaio.
La raccolta fondi
Il concerto di giovedì (ore 21, a offerta libera minimo di 15 euro, informazioni ricercahht.pv@gmail.com) contribuirà a raccogliere fondi per la ricerca: rientra, infatti, nell’ambito del progetto lanciato da Universitiamo, piattaforma di crowdfunding dell’ateneo pavese, dal titolo Una ricerca HHTvante. L’HHT, o Teleangectasia Emorragica Ereditaria, è una malattia genetica rara che si manifesta con malformazioni dei vasi sanguigni in grado di causare gravissime complicazioni. La diagnosi precoce rimane un’arma fondamentale. Da più di 20 anni l’Università di Pavia e il San Matteo sono un punto di riferimento nazionale grazie alla sinergia fra ricerca di base e clinica, che offre ai pazienti la migliore assistenza dalla diagnosi.
Proprio per dare sostegno a questo progetto di ricerca Fabrizio Grecchi porta a Pavia un concerto che ha fatto sold-out ovunque durante il tour 2023: da Palermo a Milano, da Brescia all’arena tra i boschi del Trentino, dalla Francia alla Grecia.
Il pubblico parte attiva
In tutto hanno già visto e partecipato a Beatles Piano Solo ben 40mila persone. Si tratta di un concerto unico dove il pubblico diventa parte dello spettacolo. Il pianista milanese, classe 1964, abbatte le distanze tra palco e platea e crea un gioco con gli spettatori raccontandosi.
«Non propongo una replica dei successi dei Beatles – anticipa Grecchi – ma una rivisitazione. Ho cercato l’essenziale nel vasto repertorio dei quattro di Liverpool riadattando i brani per farne delle versioni originali e particolari che dal vivo vengono impreziosite da improvvisazioni costruite sulle armonie dei pezzi originali. Tornano così a nuova vita canzoni indimenticabili come Michelle, Hey Jude, Yesterday e molti altri classici dei Fab 4.
Pianista e compositore, Fabrizio Grecchi ha al suo attivo collaborazioni tra cui quelle con Andrea Bocelli e PFM. Ha scritto numerose colonne sonore. Ha arrangiato e remixato le tracce originali di Shock the Monkey di Peter Gabriel. Ha scritto diversi jingle (Danone, Danito, Honda Civic e campagna EU Ford Fiesta 2019) e ha prodotto musiche per cinema e teatro. Per 4 edizioni ha suonato al Cavern Club di Liverpool durante l’International Beatles Week. —